Fu così che negli ultimi 2 anni la piazza di Aghia Eirini con l’omonima chiesa nella zona di Monastiraki, laddove prima c’erano negozi di scarpe e di articoli religiosi è diventato un must per gli ateniesi che amano uscire e socializzare, in fermento quasi 24 ore al giorno!
Nella tarda mattinata di un Sabato qualsiasi, mi è stato impossibile trovare un tavolino all'aperto in tutta la piazza! E di tavolini ce ne sono veramente tanti.
Ma i fasti della notorietà la piazza li aveva già conosciuti!
Il primo vescovado ateniese era la chiesa dedicata a Santa
Irene, nella centralissima via Eolou nella quale il nuovo sindaco della città inaugurava
il suo mandato. In questa chiesa si festeggiò nel 1835 l’entrata in età adulta del giovane
re Ottone, il quale non portava né corona né scettro dato che la nave che li
trasportava non arrivò tempestivamente a destinazione!!! Qui nel 1838 ebbe luogo per la prima volta la
funzione che designava il 25 marzo come giorno di festa nazionale, anniversario della
liberazione. Alla funzione fu presente il giovane re che portava il tipico gonnellone. Nella
stessa chiesa ebbe luogo la funzione per
il primo anniversario della Costituzione.
Esattamente di fronte si trovava il Caffè d’Europa
che
funzionava sin dai primi anni del
regno di Ottone ed era il primo che disponeva di un biliardo. Quasi di fianco, nel decennio del 1830 aprì le sue porte il
primo ristorante ateniese, il Petroupolis. Fino ad allora soltanto alcuni alberghi disponevano di un ristorante. Da un cronista dell’epoca si viene a sapere che
i suoi clienti si pulivano le mani nella parte posteriore del gonnellone del cameriere mentre la parte
anteriore era riservata al cameriere stesso.
Ingredienti: (per una teglia di 22 cm di diametro)
Per la pasta fillo:
-
100 gr. di acqua (circa)
-
200 gr. di farina 0 oppure 00
-
sale
-
2 cucchiaio di olio evo
-
1 cucchiaio di vino bianco secco
-
olio evo per spennellare i fogli della pasta
Per il ripieno:
-
1 cipolla bianca affettata sottilmente
-
3 – 4 pomodori tipo grappolo maturi ma sodi
-
50 gr. di feta sbriciolata
-
10 foglie di basilico spezzettate
-
3 cucchiai di olio evo
-
sale
-
pepe macinato fresco
-
una fetta di pane toscano raffermo
Procedimento:
Preparare un impasto con gli ingredienti della pasta e lavorarlo finchè non diventi lucido e sodo. Formare una palla, oliare leggermente, mettere in una ciotola, coprire e lasciare riposare per mezz’ora. In alternativa usare pasta fillo pronta.
Preparare un impasto con gli ingredienti della pasta e lavorarlo finchè non diventi lucido e sodo. Formare una palla, oliare leggermente, mettere in una ciotola, coprire e lasciare riposare per mezz’ora. In alternativa usare pasta fillo pronta.
Farcitura:
Sbollentare per un minuto i pomodori , spellarli e tagliarli a dadini raccogliendo pure il succo che rilasciano.
Far appassire la cipolla in una padella nell’olio evo per una decina di minuti a fuoco basso, all’occorrenza aggiungere un cucchiaio di acqua. Unire i pomodori e cuocere a padella scoperta per circa 15 minuti.
Togliere la crosta al pane, tagliarlo a pezzetti piccoli e unirlo ai pomodori. Salare, macinare del pepe nero,, aggiungere il basilico e la feta, mescolare e cuocere ancora per 5 minuti. Ritirare dal fuoco e lasciare raffreddare completamente.
Assemblaggio e cottura:
Sbollentare per un minuto i pomodori , spellarli e tagliarli a dadini raccogliendo pure il succo che rilasciano.
Far appassire la cipolla in una padella nell’olio evo per una decina di minuti a fuoco basso, all’occorrenza aggiungere un cucchiaio di acqua. Unire i pomodori e cuocere a padella scoperta per circa 15 minuti.
Togliere la crosta al pane, tagliarlo a pezzetti piccoli e unirlo ai pomodori. Salare, macinare del pepe nero,, aggiungere il basilico e la feta, mescolare e cuocere ancora per 5 minuti. Ritirare dal fuoco e lasciare raffreddare completamente.
Assemblaggio e cottura:
Prendere l’impasto e dividerlo in 8 pezzi di uguale
peso. Tirare con il mattarello più
sottile che si può il primo pezzo e stenderlo in una teglia oleata lasciando
che fuoriescano il bordi. Oliare la pasta e procedere con altri 3 pezzi
spennellando ciascuno con l’olio. In totale dobbiamo stendere 4 pezzi per la
parte sotto evitando di oliare il quarto.
Versare il ripieno e livellare bene. Piegare sul ripieno i bordi della pasta che fuoriescono e proseguire con gli altri 4 pezzi allo stesso modo, coprendo il ripieno e oliando tutti quanti, anche l’ultimo.
Incidere la pita per laddove andranno fatte le porzioni senza però arrivare fino in fondo. Serve per far evaporare i liquidi ed evitare che la pasta si afflosci.
Versare il ripieno e livellare bene. Piegare sul ripieno i bordi della pasta che fuoriescono e proseguire con gli altri 4 pezzi allo stesso modo, coprendo il ripieno e oliando tutti quanti, anche l’ultimo.
Incidere la pita per laddove andranno fatte le porzioni senza però arrivare fino in fondo. Serve per far evaporare i liquidi ed evitare che la pasta si afflosci.
Accendere il forno, a 200 gradi e scaldare per 10 minuti. Infornare al ripiano più basso e cuocere per 15 minuti. Abbassare a 180 gradi, spostare la domatopita al ripiano di mezzo e cuocere
ancora per 40 minuti.
Togliere dal forno, lasciare intiepidire e servire come
antipasto, spuntino o pranzo insieme a un’insalata verde.
credits: in2life
8 commenti:
wow !
ne mangerei volentieri una bella fetta!
Irene, questa pita dev'essere deliziosa, la proverò presto... Grazie!!!
Se volessi comprare una pasta già fatta? La pasta della pizza no perchè non c'è il lievito. Forse una sfoglia o brisè?
personalmente opterei per la sfoglia anche se non ho mai provato. la tyropita per esempio, spesso viene fatto con la sfoglia anzichè con la fillo.
Perfetto grazie perché con la pasta ho dei problemi. Quella che hai preparato tu è la fillo?
si, è la fillo. ovviamente casalinga quella industriale è più sottile.
Buonissima con la sfoglia ma mi è rimasta bassa. Forse il forno ventilato? Oppure più feta?
Se l'hai fatta con la pasta sfoglia come hai scritto, la prossima volta prova a tenere la pita una volta che l'hai assemblata del frigorifero per mezz'ora prima di infornarla. Lo shock termico gonfia la sfoglia. Se invece è scarso il ripieno, io aumenterei tutto quanto.
comunque sono contenta che ti sia piaciuta! grazie
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