Nei tempi passati chiaramente, ormai
solo gli appassionati fanno la fillo in casa, tutti gli altri la
comprano già pronta, industriale o artigianale, e via.....
Pronta o fatta in casa, nessuno però
rinuncia alle pites, che declinate in decine e decine di varianti
sia per la preparazione della pasta che per la farcitura,
costituiscono la spina dorsale della cucina tradizionale greca.
Certo bisogna saperci fare con il mattarello, quel mattarello sottilissimo che è la condizione sine qua non per preparare le carta veline che avvolgono la farcitura senza sovrastarla.
Certo bisogna saperci fare con il mattarello, quel mattarello sottilissimo che è la condizione sine qua non per preparare le carta veline che avvolgono la farcitura senza sovrastarla.
Se però vi manca il mattarello oppure
non ci sapete proprio fare, non preoccupatevi. Ho trovato e vi
fornisco la soluzione. Senza particolari abilità potete preparare e
gustare una pita con la farcitura che vorrete!
La preparazione l'ho vista qui; la
signora che gestisce il blog vive a Xanthi e come ormai è
acclarato, le signore del nord con le pites ci sanno proprio fare!!!!
Ingredienti: (per
una teglia rotonda di 23 cm di diametro)
per la pasta:
- 300 gr. di farina 00
- 50 ml di olio evo
- 1/3 di uovo (sbattere leggermente un uovo e prelevarne un terzo)
- un pizzico di sale
- 150 ml di acqua calda
per la farcitura:
- 400 gr di carne macinata (mista di vitello e maiale)
- 1 porro grande (solo la parte bianca)
- 2 cipollotti
- aneto tritato
- sale
- pepe nero macinato fresco
- 5 cucchiai di olio evo
inoltre:
- misto di olio e burro fuso (50 e 50)
Procedimento:
Farcitura:
Farcitura:
Preparare prima di tutto la farcitura
che deve essere fredda quando la utilizziamo. Pulire il porro e i
cipollotti, lavarli, asciugarli e tagliare a rondelle. In una
casseruola larga e bassa versare l'olio evo, versare porri e
cipollotti e far appassire a fiamma bassa per 20 minuti.
In un altra casseruola senza aggiunta
di grassi far rosolare la carne macinata sgranandola bene. Unirla ai
porri, salare, macinare del pepe, aggiungere metà dell'aneto tritato
e cuocere per circa 20 minuti. Verso fine cottura aggiustare di sale.
Ritirare dal fuoco, aggiungere l'aneto rimanente, mescolare, coprire
e lasciare da parte.
Pasta fillo:
Per la pasta, versare sulla spianatoia la farina, un pizzico di sale, fare la classica montagna erompervi versarvi l'uovo. Versare anche l'olio e con una forchetta, sbattendo
l'uovo mescolandolo con l'olio cominciare a incorporare la farina.
Versare poco alla volta l'acqua e lavorare la pasta finchè non
diventi lucida e liscia.
Per la pasta, versare sulla spianatoia la farina, un pizzico di sale, fare la classica montagna e
Formare un panetto, tagliarlo a 18
pezzi di uguale peso, oliarli leggermente, coprire, e lasciare
riposare per 45 minuti.
Trascorsi i 45 minuti, prendere una
pallina alla volta stenderla in un dischetto piccolo. (10 cm, di
diametro sono sufficienti).
Imburrarlo con un misto di burro fuso e
olio evo nelle proporzioni di 50 e 50, ma anche se prevale
leggermente l'uno o l'altro è indifferente. Prendere un altra
pallina e stendere un altro dischetto. Imburrare anche questo e
sovrapporlo a quello precedente. Continuare allo stesso modo fino a 8
dischetti. Il nono dischetto si sovrappone agli altri ma non serve
imburrare. Prendere la pila e sistemarla nel centro di una teglia
rotonda imburrata.. Cominciare a tirare con le mani
più uniformemente possibile, finchè non si arrivi a coprire tutto
il fondo della teglia.
Composizione e cottura:
Composizione e cottura:
Versare sulla pasta la farcitura e
livellare bene.
Accendere il forno a 180 gradi. Con lo
stesso metodo fare una seconda pila, tirare con le mani per allargare
fino alle dimensioni della teglia, sollevare e appoggiare sulla
farcitura. Sistemare sempre con le mani fino a coprire tutta la
farcitura, ungere con in misto burro olio anche l'ultima sfoglia e
con un coltello affilato incidere le porzioni.
Infornare per circa 50 minuti.
Togliere dal forno, lasciare
intiepidire per quindici minuti e gustare come spuntino, come accompagnamenti di altri piatti, oppure anche come piatto principale accompagnato da un'insalata invernale di finocchi, noci e scaglie di parmigiano.
7 commenti:
Forse questa pita non la farò mai, però spero di assaggiarla magari in un ristorante greco. Buon San Valentino!
Ciao Irene!!! Come stai???
I tuoi piatti mi fanno tornare in Grecia, che adoro!!
Questa pita dev'essere deliziosa!!
Ti mando un abbraccione grande! Roby
@andrea
in genere i ristoranti greci all'estero fanno la tyropita la spanakopita e stop! ma non si sa mai!!!
@roberta
grazie Roberta. Sto bene e senz'altro anche tu a quanto vedo dal tuo blog!
ricambio l'abbraccio
un'altra ricetta che mi mette voglia di Grecia, la segno ! un bacione e buona settimana cara Irene !
@chiara
eh si, e con l'avvicinamento della primavera si comincia a sognare!!!!
Un'altra ricetta che vorrei provare...Una domanda da "pelnellovo":
tra gli ingredienti parli di 1/3 d'uovo. Nel procedimento è scritto
di rompere l'uovo direttamente sulla farina. Ho un dubbio: quanto
uovo ci va? Grazie!
#ruli
un terzo (anche se non al millesio di grammo va bene) dell'uovo
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