Quando si parla di fava a casa mia quasi sempre si intende il modo di preparazione classico e millenario. Fava lessata in forma di purè, condita con cipolla cruda, olio, sale e limone. E' sempre stata una soluzione pratica, veloce e fino a qualche anno fa anche economica per portare a tavola il pranzo oppure per arricchire un tavolo di mezès.
Più
raramente ma con crescente frequenza ultimamente, intendiamo anche le
polpette di fava che seppur non veloci nella preparazione, sono
semplici e sfiziosissimi da mangiare come mezès per accompagnare
un bicchierino di tsipouro.
Il
lavoro che richiedono non è gravoso né complesso. Sono i tempi di
riposo della fava bollita, lunghi ma necessari, a richiedere
un'organizzazione rigorosa dei tempi. Affinchè la fava rassodi bene
e le polpette non si disfino durante la frittura è necessario che
una volta lessata, riposi in frigorifero almeno 3 – 4 ore.
Se
devono essere portate a tavola a pranzo meglio lessare la fava la
sera prima e metterla a riposo tutta la notte. Se invece devono
essere servite a cena oppure a un aperitivo si può lessare la
mattina stessa.
Pronte e
servite, si mangiano con le mani. Il fingerfood in Grecia esiste da
secoli, dura da secoli e non è stato mai abbandonato!!!!
Ingredienti:
(per circa 15 di polpette)
- 1 tazza da tè di fava greca (180 ml)
- 5 tazze da tè di acqua (900 ml)
- 1 foglia di alloro
- 40 gr. di semolino (tipo quello per gli gnocchi alla romana)
- 1 cipollotto
- prezzemolo o aneto
- sale
- farina per infarinare
- olio per friggere
Per
la salsa cruda di pomodoro:
- un pomodoro grande maturo
- mezza cipolla tritata grossolanamente
- sale
- 1 cucchiaio di olio evo
Procedimento:
(tempo di preparazione 15 min. - tempo di attesa 3/4 ore – tempo di
cottura un'ora e mezza)
Come
in genere per tutte le ricette che richiedono un rapporto tra
alimento/acqua, ho utilizzato come unità di misura una normale
tazza da tè che equivale a un volume di 180 ml. Voi potete
aumentare/diminuire la quantità a piacimento, ma in questo caso
tenete presente il semolino che va aggiunto. Il peso di 40 gr.
equivale a circa 2 cucchiai da minestra colmi.
Versare
la fava in un pentolino e aggiungere l'acqua con la foglia di alloro.
Accendere e quando la fava comincia a bollire, abbassare la fiamma e
lessarla a fiamma bassa e senza coperchio, schiumando se si forma
schiuma eccessiva. In genere dopo circa 50 minuti la fava ha
assorbito tutta l'acqua, si è praticamente disfatta e assume la
forma di una polenta un poco lenta. A questo punto togliere la
foglia di alloro, salare e frullare con il minipimer. Continuare la
cottura mescolando molto spesso per non farla attaccare sul fondo
del pentolino, finchè non diventi come una polenta soda.
Ritirare
dal fuoco e far raffreddare la fava. Una volta raffreddata,
trasferirla in una ciotola di vetro o di terracotta, coprire e
mettere in frigorifero per almeno 4 ore. Anche tutta la notte fino al
momento di preparare le polpette va benissimo.
Mezz'ora
prima di servire, pulire il cipollotto, lavarlo e tritarlo insieme al
prezzemolo o aneto.
Togliere
la fava dal frigorifero e controllare se ha rilasciato dell'acqua. Se
si, inclinare la ciotola nel lavandino per far uscire l'acqua
rilasciata.
Unire
alla fava il semolino crudo, il cipollotto e il prezzemolo (o l'aneto)
tritato e mescolare bene. Volendo si può aggiungere qualche spezie. Cumino o paprika vanno benissimo.
Versare
della farina per infarinare in un piatto.
Prendere
una quantità di fava grande come una noce o anche poco più, formare
una pallina e premere per appiattirla leggermente. Sistemare in un
piatto e procedere fino a formare tutte le polpette.
Versare
olio per friggere in una padella per circa 2 cm dal fondo. Portarla
a temperatura di frittura (circa 170-180 gradi ma non di più
diversamente le polpette si imbiondiranno subito lasciando crudo
l'interno).
Infarinare
le polpette, passarle da una mano all'altra per 2-3 volte per
togliere l'eccesso di farina e metterle a friggere poche alla volta
nella padella. Dopo circa 2 minuti, girarle delicatamente con 2
spatole di silicone e friggerle per 1 minuto circa anche dall'altro
lato. Se non avete spatole di silicone vanno bene anche 2 forchette
ma attenzione a non romperle con i rebbi.
I
tempi di frittura come sempre sono indicativi perchè dipende dalla
dimensione delle polpette. Quando le polpette arrivano a doratura
sono pronte.
Toglierle
dalla padella e sistemarle su un vassoio rivestito di carta
assorbente perchè perdano l'olio in eccesso.
Servire
calde come mezès insieme alla salsa cruda di pomodori.
Per
la salsa cruda di pomodori:
Incidere
una croce sul fondo del pomodoro e tuffarlo in acqua bollente per 1
minuto. Scolarlo e spellarlo tirando la pelle dai lembi
dell'incisione.
Tagliarlo
a dadini piccoli e metterli in una ciotola.
Tritare
la cipolla e unirla al pomodoro. Salare, versare l'olio evo e
mescolare.Servitela così insieme alle polpette di fava, oppure frullatela con il minipimer.
3 commenti:
Per fave, si intendono le fave secche messe in ammollo prima di essere lessate? Grazie
è un legume della famiglia cui appartengono anche le cicerchie e sono molto simili. con le fave secche mai provato ma penso vengano buone.
NO ,Le fave come intendiamo noi in Italia non c'entrano niente .INFATTI sono come dei piselli secchi di colore giallo chiaro spaccati a meta e il sapore è completamente diverso. Le cicerchie sono simili ma il sapore è molto diverso . io in Italia non sono mai riuscito a trovarle ,peccato , perché la fava sia con cipollotti, pomodori secchi ,capperi ,foglie di capperi di Santorini, anche questi da noi introvabili.
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