Fino ad allora la maggioranza di chi poteva fare ferie di una certa durata, era originario di qualche isola o paese di montagna o di campagna e aveva la casa paterna dove andare, oppure veniva ospitato da parenti.
I cittadini
originari restavano in città ma non rinunciavano mai ai bagni di
mare che questi sì che erano un diritto, sancito perfino da Andreas Papandreou che verso la fine degli anni '80 si è appellato al "rispetto per i bagni del popolo” per rifiutarsi di ricorrere a
elezioni anticipate!
Buona parte dei greci
quindi le isole le conosceva soltanto di nome. Alcune perchè
studiate a scuola e altre dai titoli dei giornali che riportavano le
vacanze di divi stranieri e greci!
Sifnos invece era
conosciuta per altri motivi. Per aver dato i natali a Nikolaos
Tselementès (chef di cui il nome è diventato sinonimo di
ricettario) e per l'artigianato di terrecotte di cui ho parlato qui.
La sua gastronomia è tipica di quella delle Cicladi, con alcune particolarità. La "revythada", una minestra di ceci cotta per ore e ore in un vaso di terracotta sigillato, il "mastelo", capretto o agnello marinato e cotto in vino rosso su rami di vite in un recipiente di terracotta, la kaparosalata (capperi stufati con cipolle, aceto, alloro e vino rosso). Melopita (torta di formaggio e miele) e lolì (torta di zucca con uvetta, cannella e chiodi di garofano) sono i suoi dolci più famosi.
Ingredienti:
- 150 gr. ceci
- 120 gr. di patate (una grande o 2 piccole)
- 1 cipollotto (foglie verdi incluse) tritato
- maggiorana fresca tritata (o secca)
- menta fresca tritata (o secca)
- prezzemolo tritato
- sale
- pepe macinato fresco
- olio per friggere
- farina per infarinare
Procedimento:
Mettere in ammollo i ceci per 20 ore
cambiando l'acqua dopo 10 ore. Scolarli, asciugarli e tritarli in un
mixer fino a ridurli in una poltiglia.
Lessare le patate, sbucciarle e ridurle in purè
con lo schiacciapatate oppure con una forchetta. Mescolare i ceci con
le patate, aggiungere il cipollotto tritato, la menta il prezzemolo e
la maggiorana, salare e macinare del pepe. Impastare bene con le mani
fino ad amalgamare gli ingredienti, mettere in una ciotola, coprire
con pellicola e mettere in frigo per un'ora.
Togliere dal frigorifero e prendendo
poco impasto alla volta formare delle polpettine leggermente
appiattite.
Infarinare e friggere in abbondante
olio bollente. Scolare e appoggiare su carta assorbente.
Servire caldissime con una salsa allo
yogurt come segue:
Versare un vasetto di yogurt
auspicabilmente greco in una ciotolina, aggiungere uno spicchio di
aglio pestato nel mortaio, mezzo cucchiaio di limone, sale, pepe, un cucchiaio di
olio evo e mescolare. Se avete della mentuccia fresca mettetene un
poco tritata.
Nota: con le quantità degli
ingredienti che ho riportato ho una decina di polpette. Basta aumentare le quantità per ottenerne di più!!!
10 commenti:
Idea!!!
Grazie.
Cristiana
le copio di sicuro! buon w.e. Laura
Buone le polpette di ceci mi ricordano un pò i falafel. Preso nota li devo fare. Buona fine settimana.
Bellissima ricetta, grazie la copio anch'io, mi piacciono tanto anche i ceci....
Buon Anno cara Irene.
Mi piacerebbe davvero provarle, ma il marito non sopporta il fritto in genere, :(((
Sifnos la conosco dai racconti di conoscenti che sono originari dell'isola, è defilata e poco turistica, mi piacerebbe molto andarci ! Buone le polpette di ceci! Felice domenica Irene, un abbraccio
Anch'io amo i ceci e questa ricetta è perfetta per quando viene il mio genero vegetariano! La rifarò di sicuro. Un abbraccio
Gnam! Queste polpette le porterò presto in tavola.
Grazie per la ricetta
Ho provato a farle ma mi si sono aperte tutte mentre le friggevo! Cosa ho sbagliato? L'uovo non serve? le patate sono di qualche varietà particolare? Magari le mie sono troppo farinose... Di solito le tue ricette mi vengono perfette, questa volta un disastro. Aiuto, vorrei provare a rifarle!
Buonissime! Confesso che le ho cotte in forno, riuscite bene lo stesso. Le rifarò
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