Il mosto per la moustalevrià può
essere “tagliato” come si dice in Grecia, cioè fatto bollire
prima che cominci la fermentazione e la dispersione degli zuccheri. Per
renderlo limpido si usa farlo bollire con della cenere, che ha la
peculiarità di far affiorare tutte le impurità cosicché si possa
schiumare facilmente. La cenere chiaramente non deve essere quella del barbecue. Non deve contenere grassi e/o altre sostanze.
Se potete trovare della cenere per "tagliare" il mosto, prendete un paio di cucchiai da minestra di cenere, mettetela in un sacchettino di garza e fate bollire insieme al mosto.
Se potete trovare della cenere per "tagliare" il mosto, prendete un paio di cucchiai da minestra di cenere, mettetela in un sacchettino di garza e fate bollire insieme al mosto.
In alternativa e in assenza della
cenere, il mosto si fa bollire in ogni caso, si filtra diverse volte e si schiuma scrupolosamente durante
la bollitura.
Come per tante ricette della tradizione, in ogni famiglia si racconta la sua di ricetta , quindi io racconto qui quella della mia, escludendo ovviamente il mosto che si comprava già pronto.
Un suggerimento per chi decide di farla: siccome potrebbe essere leggermente acidula, quando si comincia la bollitura dopo aver versato le farine nel mosto, assaggiare, e nel caso si preferisca un budino più dolce, aggiungere uno o due cucchiai di zucchero ma non di più. Un leggerissimo tono acidulo è necessario!
Io ho utilizzato uva bianca per un
risultato finale più delicato, ma c'è chi preferisce alla lunga
prepararla con l'uva rossa.
Ingredienti:
- 2 kg di uva bianca
- 2 cucchiai da minestra colmi di farina 00
- 2 cucchiai da minestra colmi di amido di mais
- cannella in polvere
- noci pestate nel mortaio
Procedimento:
Lavare molto bene l'uva, asciugarla e
separarla in piccoli grappoli oppure se avete la pazienza, separare
gli acini
Prendere una bacinella e posizionare sopra uno scolapasta. Mettere nello scolapasta l'uva e cominciare a pigiare con le mani oppure con un peso, come vi è più comodo. Il risultato che vogliamo ottenere è quello di estrarre tutto il succo dall'uva. Gli acini si devono rompere e rilasciare tutto il loro succo.
Quando l'uva sarà tutta pigiata, prendere le bucce con le mani e strizzarle molto bene. Vedete che c'è ancora del succo.
Prendere una bacinella e posizionare sopra uno scolapasta. Mettere nello scolapasta l'uva e cominciare a pigiare con le mani oppure con un peso, come vi è più comodo. Il risultato che vogliamo ottenere è quello di estrarre tutto il succo dall'uva. Gli acini si devono rompere e rilasciare tutto il loro succo.
Quando l'uva sarà tutta pigiata, prendere le bucce con le mani e strizzarle molto bene. Vedete che c'è ancora del succo.
Da 2 chili di uva ho ottenuto 900 ml
di succo.
Fatta questa operazione procedere al
filtraggio. Filtrare il succo con con colino a maglie fitte.
Fare un secondo filtraggio con un
filtro di carta di quelli che si usano per il caffè francese e
ancora meglio fare un terzo.
A questo punto mettere in un pentolino
il succo di uva e far bollire per 30 minuti, togliendo con grande
scrupolo la schiuma che si forma in superficie. Dopo 30 minuti di
bollitura e schiumature varie, si ottengono circa 400 grammi di mosto
cotto.
Lasciare raffreddare.
Prendere 150 ml e di mosto cotto e
versarli in una ciotola. Sciogliere dentro la farina e l'amido di
mais stando molto attenti affinchè non si creino dei grumi.
Mettere il resto del mosto a bollire e
quando stacca il bollore versare dentro il mosto con la farina e
l'amido. Mescolare molto bene e procedere con la bollitura mescolando
molto spesso con un cucchiaio di legno oppure con la frusta per circa
15 minuti o comunque finchè il mosto non assuma una consistenza
cremosa.
Versare nei bicchieri e mettere in
frigo per almeno un'ora. Al momento di servire cospargere di cannella
in polvere e granella di noci.
La quantità finale ottenuta sono 3 bicchiere come quelli che si vedono nelle foto.
6 commenti:
Merhabalar, üzüm şıranız çok leziz ve iştah açıcı görünüyor. Ellerinize sağlık.
Saygılar.
Dev'essere molto buono, mi attira. Ho ancora un po' d'uva sulla
pergola, e un bellissimo comodo torchietto che fa al caso. Ma
non so se arrivo ai due kg...Non mi va di comperarla: sono
sicura che la mia è bio! Se no lo farò il prossimo anno. Grazie
per questa deliziosa ricettina autunnale
@ruli
ti capisco; anche a me prende male a fare il mosto con l'uva comprata. e onestamente l'ho fatto unicamente per non far mancare al mio blog una ricetta tipica e molto popolare.
Per ottenere il succo di uva posso usare un estrattore?
Per estrarre il succo con piu facilita' posso usare l' estrattore e poi procedere?
@gabriella
ah si si, sicuramente.
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