22/12/18

Natale - kourabiedes


Se per Jo di  Piccole Donne “Natale non è Natale senza regali”, io posso affermare lo stesso sostituendo i regali con i kourabiedes. Questi friabili e aromatici fiocchi di neve che rendono così bene l'idea che abbiamo noi di Natale sono il meraviglioso contributo greco alla moltitudine di ricette nel mondo dedicate a questa Festa.

Ed è un  bene che almeno finora non si è arrivati al punto di trovarli durante tutto l'anno. E' bene che la loro preparazione resti circoscritta in un determinato e preciso periodo dell'anno, il Natale!

Il modo tradizionale per prepararli è uno unico, con alcune varianti. Con uovo o senza, è quella più importante e sostanziale. Le mandorle possono essere spellate oppure utilizzate con la pellicina. Il liquore può essere brandy, o amaretto; alcuni usano l'ouzo, che io per ora almeno non ho ancora provato. La spruzzata con acqua di rose prima di cospargerli di zucchero a velo, è praticamente obbligatoria per rispettare la tradizione, ma si può anche omettere se non piace quel profumo nei dolci.
Capitolo burro: Come vedrete dalla ricetta, i kourabiedes sono praticamente dei frollini e richiedono tanto burro. In passato quello più utilizzato era il burro di pecora, animali allevati maggiormente in Grecia, data la conformazione del suo territorio.
Ha un aroma caratteristico e delle note particolari che restano al palato e per questo alcuni preferiscono usare il burro vaccino. Personalmente trovo che il burro di pecora conferisce esattamente quel aroma tipico dei kourabiedes tradizionali e ho utilizzato proprio questo. L'ultima volta che sono stata ad Atene ho comprato un vasetto e l'ho tenuto apposta per questo uso.
Ovviamente non essendo facile trovarlo in Italia, usate pure tranquillamente il burro vaccino. E' quello che usano tanti anche in Grecia, cedendo alla modernità!!!!

Ingredienti: (per circa 20 kourabiedes)
  • 70 gr. di mandorle sgusciate
  • 200 gr. di burro
  • 15 gr. di zucchero a velo
  • 1 tuorlo
  • 1 cucchiaino da tè di baking powder
  • 1 cucchiaino da tè di essenza di vaniglia
  • 15 ml di liquore (amaretto, brandy)
  • 250 – 260 gr. di farina 00

Per la finitura:
  • acqua di rose
  • abbondante zucchero a velo


Procedimento: (preparazione 20 min. – cottura 20 - 25 min.)
Le mandorle vanno usate con la pellicina. Se proprio volete potete toglierla, ma la tradizione le vuole con.
In una padella antiaderente e senza aggiunta di grassi tostare le mandorle per un paio di minuti mescolando ogni tanto finchè non diventino marroncine. Pestarle grossolanamente nel mortaio. Non ridurli a poltiglia né a farina nel mixer; la mandorla nei kourabiedes deve avere una certa consistenza, deve sentirsi sotto i denti. Se non avete il mortaio, mettetele in un sacchetto e pestatele con il batticarne. Metterle in una ciotolina e tenere da parte.

Setacciare la farina con il baking powder.

In una ciotola capiente mettere il burro ammorbidito e lavorarlo con la frusta elettrica finchè non diventi quasi una crema. Aggiungere lo zucchero a velo e continuare con la frusta. Tenete presente che il segreto che rende i kourabiedes friabili sta nella quantità di tempo che si lavora il burro. Diciamo che almeno 8 -10 minuti sono d’obbligo. Se avete la planetaria usate questa.

Versare metà della farina e mescolare delicatamente per incorporarla nel burro. Aggiungere il tuorlo, l’essenza di vaniglia, il brandy e il resto della farina. Mescolare sempre delicatamente e infine unire le mandorle tritate. Impastare velocemente per amalgamare gli ingredienti ma senza lavorare troppo l’impasto. Giusto il tempo per unire tutti gli ingredienti e poter formare i kourabiedes.

Accendere il forno a 170 gradi, modalità statica, resistenze accese sopra e sotto.
Rivestire una teglia con carta forno.

Formare delle palline di circa 30  gr. cad. e premere leggermente con il pollice per creare un leggero incavo. L’incavo serve per raccogliere meglio lo zucchero a velo.
Infornare nel ripiano di mezzo e cuocere per circa 20 - 25 minuti. Dico circa perché il tempo di cottura dipende sia dal forno che dalle dimensioni dei kourabiedes. Non devono assolutamente scurirsi, devono essere appena imbionditi, quasi pallidi.

Toglierli dal forno e lasciarli raffreddare completamente.. Appena tolti dal forno vi sembreranno molto morbidi e molto friabili, sul punto di rompersi. Non cadete però nella tentazione di prolungare la cottura, altrimenti si induriscono e diventano come biscotti. Loro invece devono essere fragranti e friabili, sciogliersi in bocca. Si induriranno naturalmente, una volta raffreddati.
Quando saranno freddi, spruzzarli con un pò di acqua di rose. Usate un vaporizzatori, oppure mettere qualche goccia nei vostri palmi e agitarli sopra i kourabiedes.

Prendere una ciotola che possa e versare dentro  abbondante zucchero a velo. Metterci pochi  kourabiedes alla volta,  quelli che ci stanno senza forzature e rotolarli dentro lo zucchero.
Man mano che li togliete dalla ciotola, metterli sul piatto di portata e creare uno strato con quelli che ci stanno. Con un colino o uno spargifarina coprirli di ulteriore zucchero a velo. Sistemare sopra un altro strato e coprirli di zucchero a velo. Ripetere fino a finire la vostra montagna di palle di neve!!!
Copriteli con della carta di alluminio perché tendono ad assorbire umidità e perdere in fragranza.
Si conservano bene per 3 – 4 giorni.


4 commenti:

edvige ha detto...

Devono essere molto buoni ed in questo periodo qualcosina di dolce pilucco anch'io faccio finta di niente.... poi ritorno al solito ...non devo.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo a te e Famiglia un abbraccio forte,

Irene ha detto...

@Edvige
si, sono molto buoni. anche io come te qualcosa pilucco ma cerco di tornare subito nei ranghi!!!
Buone Feste cara, ricambio gli auguri di cuore.
un abbraccio
irene

lauraincucina ha detto...

Complimenti !! Leggo sempre le tue originali ricette .Saluti cari

Irene ha detto...

@laura
ti ringrazio tanto.
un saluto anche a te.

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