20/08/18

polpette di fava con salsa cruda di pomodori


Quando si parla di fava a casa mia quasi sempre si intende il modo di preparazione classico e millenario. Fava lessata in forma di purè, condita con cipolla cruda, olio, sale e limone. E' sempre stata una soluzione pratica, veloce e fino a qualche anno fa anche economica per portare a tavola il pranzo oppure per arricchire un tavolo di mezès.
Più raramente ma con crescente frequenza ultimamente, intendiamo anche le polpette di fava che seppur non veloci nella preparazione, sono semplici e sfiziosissimi da mangiare come mezès per accompagnare un bicchierino di tsipouro.
Il lavoro che richiedono non è gravoso né complesso. Sono i tempi di riposo della fava bollita, lunghi ma necessari, a richiedere un'organizzazione rigorosa dei tempi. Affinchè la fava rassodi bene e le polpette non si disfino durante la frittura è necessario che una volta lessata, riposi in frigorifero almeno 3 – 4 ore.
Se devono essere portate a tavola a pranzo meglio lessare la fava la sera prima e metterla a riposo tutta la notte. Se invece devono essere servite a cena oppure a un aperitivo si può lessare la mattina stessa.
Pronte e servite, si mangiano con le mani. Il fingerfood in Grecia esiste da secoli, dura da secoli e non è stato mai abbandonato!!!!


Ingredienti: (per circa 15 di polpette)
  • 1 tazza da tè di fava greca (180 ml)
  • 5 tazze da tè di acqua (900 ml)
  • 1 foglia di alloro
  • 40 gr. di semolino (tipo quello per gli gnocchi alla romana)
  • 1 cipollotto
  • prezzemolo o aneto
  • sale
  • farina per infarinare
  • olio per friggere
Per la salsa cruda di pomodoro:
  • un pomodoro grande maturo
  • mezza cipolla tritata grossolanamente
  • sale
  • 1 cucchiaio di olio evo

Procedimento: (tempo di preparazione 15 min. - tempo di attesa 3/4 ore – tempo di cottura un'ora e mezza)

Come in genere per tutte le ricette che richiedono un rapporto tra alimento/acqua, ho utilizzato come unità di misura una normale tazza da tè che equivale a un volume di 180 ml. Voi potete aumentare/diminuire la quantità a piacimento, ma in questo caso tenete presente il semolino che va aggiunto. Il peso di 40 gr. equivale a circa 2 cucchiai da minestra colmi.

Versare la fava in un pentolino e aggiungere l'acqua con la foglia di alloro. Accendere e quando la fava comincia a bollire, abbassare la fiamma e lessarla a fiamma bassa e senza coperchio, schiumando se si forma schiuma eccessiva. In genere dopo circa 50 minuti la fava ha assorbito tutta l'acqua, si è praticamente disfatta e assume la forma di una polenta un poco lenta. A questo punto togliere la foglia di alloro, salare e frullare con il minipimer. Continuare la cottura mescolando molto spesso per non farla attaccare sul fondo del pentolino, finchè non diventi come una polenta soda.
Ritirare dal fuoco e far raffreddare la fava. Una volta raffreddata, trasferirla in una ciotola di vetro o di terracotta, coprire e mettere in frigorifero per almeno 4 ore. Anche tutta la notte fino al momento di preparare le polpette va benissimo.

Mezz'ora prima di servire, pulire il cipollotto, lavarlo e tritarlo insieme al prezzemolo o aneto.
Togliere la fava dal frigorifero e controllare se ha rilasciato dell'acqua. Se si, inclinare la ciotola nel lavandino per far uscire l'acqua rilasciata.

Unire alla fava il semolino crudo, il cipollotto e il prezzemolo (o l'aneto) tritato e mescolare bene. Volendo si può aggiungere qualche spezie. Cumino o paprika vanno benissimo. 
Versare della farina per infarinare in un piatto.
Prendere una quantità di fava grande come una noce o anche poco più, formare una pallina e premere per appiattirla leggermente. Sistemare in un piatto e procedere fino a formare tutte le polpette.

Versare olio per friggere in una padella per circa 2 cm dal fondo. Portarla a temperatura di frittura (circa 170-180 gradi ma non di più diversamente le polpette si imbiondiranno subito lasciando crudo l'interno).
Infarinare le polpette, passarle da una mano all'altra per 2-3 volte per togliere l'eccesso di farina e metterle a friggere poche alla volta nella padella. Dopo circa 2 minuti, girarle delicatamente con 2 spatole di silicone e friggerle per 1 minuto circa anche dall'altro lato. Se non avete spatole di silicone vanno bene anche 2 forchette ma attenzione a non romperle con i rebbi.

I tempi di frittura come sempre sono indicativi perchè dipende dalla dimensione delle polpette. Quando le polpette arrivano a doratura sono pronte.
Toglierle dalla padella e sistemarle su un vassoio rivestito di carta assorbente perchè perdano l'olio in eccesso.
Servire calde come mezès insieme alla salsa cruda di pomodori.

Per la salsa cruda di pomodori:
Incidere una croce sul fondo del pomodoro e tuffarlo in acqua bollente per 1 minuto. Scolarlo e spellarlo tirando la pelle dai lembi dell'incisione.
Tagliarlo a dadini piccoli e metterli in una ciotola.
Tritare la cipolla e unirla al pomodoro. Salare, versare l'olio evo e mescolare.Servitela così insieme alle polpette di fava, oppure frullatela con il minipimer.



3 commenti:

Unknown ha detto...

Per fave, si intendono le fave secche messe in ammollo prima di essere lessate? Grazie

Irene ha detto...

è un legume della famiglia cui appartengono anche le cicerchie e sono molto simili. con le fave secche mai provato ma penso vengano buone.

Anonimo ha detto...

NO ,Le fave come intendiamo noi in Italia non c'entrano niente .INFATTI sono come dei piselli secchi di colore giallo chiaro spaccati a meta e il sapore è completamente diverso. Le cicerchie sono simili ma il sapore è molto diverso . io in Italia non sono mai riuscito a trovarle ,peccato , perché la fava sia con cipollotti, pomodori secchi ,capperi ,foglie di capperi di Santorini, anche questi da noi introvabili.

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