Accadde quasi improvvisamente e e durò
parecchi anni! I greci che sono stati cresciuti e sfamati per
moltissimi anni dai legumi hanno preso a snobbarli.. Usciti
finalmente dalla povertà che per lungo tempo li ha costretti a
una cucina povera ed essenziale, hanno scoperto i piaceri
della carne e i prodotti industriali e vi si sono dedicati anima e
corpo. Tutti? No no; alcuni hanno resistito strenuamente; mia mamma è
un esempio luminoso di questa resistenza (anche noi figlie per la verità seppur con qualche trasgressione) e devo dire che ha fatto
bene! La storia le ha dato ragione!!!!Una buona parte di greci però si è
improvvisamente ritrovata sovrappeso con annessi tutti i disturbi che ne
derivano da un’alimentazione sbilanciata e sovrabbondante!
Ora però la musica sta cambiando e non
so se esserne felice o dispiacermene. Se da una parte la crisi ha
contribuito alla riduzione drastica degli eccessi, anche
l’alimentazione mediterranea proposta come modello mondiale di
alimentazione d'altra parte contribuisce a far scoprire quegli cibi sconosciuti ai
più giovani e dimenticati dai più grandi, con enorme guadagno in
salute!
A Creta usano mangiarle anche crude:
messe in ammollo e fatte ammorbidire, condite solo con un poco di
sale per accompagnare un bicchierino di rakì. Se cotte invece, usano
sbucciarne una buona parte e cuocerle fino a spapolamento, più o meno come il
macco siciliano.
A casa mia invece, oltre che condite
con olio, limone e origano, usavamo molto cuocere anche in umido.
Fave giachnì: (per 3 -4 persone)
Ingredienti:
- mezzo chilo di fave secche
- 1 grande cipolla bionda tritata
- 5 cucchiai di olio evo
- una scatola di polpa di pomodoro (oppure 4 pomodori grandi maturi pelati e tritati al coltello)
- sale
- origano fresco o secco
Procedimento:
Mettere le fave in ammollo in acqua
fredda per 18 ore.
Scolarle e con un coltello togliere
l’occhio nero in cima (veramente somiglia più a un
sopracciglio ma si chiama occhio!!!). Mia mamma questa operazione la faceva con le fave
ancora secche, prima di ammollarle e non ho mai capito il perché.
E’un’operazione faticosa e senza senso….
Dicevo, togliere l’occhio nero e
metterle a lessare in abbondante acqua per circa 1 ora o comunque
finchè non diventano morbide.
Nel mentre, versare l’olio in una
casseruola e aggiungere la cipolla tritata. Stufarla a fiamma bassa
bassa per 10 minuti per farla ammorbidire, eventualmente aggiungere
un paio di cucchiai di acqua dovesse servire.
Versare il pomodoro e cuocere sempre a
fiamma bassa per 5 minuti.
Unire a questo punto le fave, mescolare
bene, aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda e cuocere per circa 30 minuti.
Controllare la cottura. Le fave devono essere molto tenere, sul punto di disfarsi.
Dieci minuti prima di ritirare dal fuoco, salare, aggiungere le foglioline di origano, mescolare e ultimare la cottura.
Controllare la cottura. Le fave devono essere molto tenere, sul punto di disfarsi.
Dieci minuti prima di ritirare dal fuoco, salare, aggiungere le foglioline di origano, mescolare e ultimare la cottura.
Lasciare intiepidire e servire con del
buon pane e un’insalata verde. Se per forza volete anche qualche
proteina animale, la feta sta benissimo!!!!!
Fave ladorigano:
Procedere come sopra per l'ammollo e la pulizia. Far lessare fino a chè diventano tenere. Scolare, mettere in un'insalatiera e condire con sale, olio evo, limone e origano secco.
3 commenti:
quanto mi piacciono queste ricette greche così lontane da quelle offerte ai turisti, con te cara Irene, scopro molti piatti interessanti! Buon we, un bacione
Che spettacolo questa ricetta!!!!! io solo ad Andros ho trovato le fave nel menù.. in pratica quelle di Creta.. e le servivano come una crema.. una vera bontà!!! Mi piace però la tua proposta.. e tanto anche! baci e buon sabato :-*
Preso nota io le sbuccio sempre ma ora voglio provare con. Grazie carissima e buona domenica.
(PS. In Austria esistono dei fagioli grandi come le fave dell'immagine anche di più e si chiamana "keferbohnen " - si trovano solo in scatola pronte e qualche volta secche al mercato ma fresche mai e le coltivazioni sono solo di piccoli orti). Ciaooo buona domenica.
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