In modo ironico un
insieme di cinque elementi uguali, una cinquina insomma, la si chiama
“pentara”; (pente =cinque).
La “pentara”, che ho appena fatto
in tempo a conoscere, era una monetina di alluminio, bucata, del
valore di 5 centesimi di dracma. Che valore potrebbe avere una moneta
così ai giorni nostri non riesco nemmeno a immaginarlo,
probabilmente un valore infinitesimo, tendente allo zero, come
d'altra parte lo stesso valore ha la monetina del centesimo di euro
dei giorni nostri!
Non che valesse anche allora.... nel
lessico nazionale la pentara è rimasta a significare un valore
insignificante, un valore sostanzialmente
inesistente.
Mi piace pensare che le patates
pentarates di Naxos si chiamano così per la loro essenzialità e
totale assenza di qualsiasi fronzolo, fatte con niente sostanzialmente, affidato tutto alla materia
prima, le patate DOP isolane. Ma questa è una mia interpretazione
arbitraria non avendo trovato nulla sull'etimologia del nome.
Oppure potrebbero chiamarsi così
perchè gli ingredienti che servono sono cinque e quindi formano una
“pentara” ma anche questa è una mia interpretazione arbitraria!
In ogni caso il piatto è buono,
rustico quanto basta e sufficientemente riempiente!
La versione originale prevede che si
faccia tutto in padella, prima le patate, quando sono semifritte si
aggiungono le cipolle e si finisce la cottura in padella. Il
formaggio è facoltativo, alcuni lo mettono ma tanti altri no.
Ingredienti:
- mezzo chilo di patate
- 250 gr. di cipolle
- olio evo
- sale
- formaggio di pasta semidura (casera, pecorino toscano, latteria) grattugiato dai fori grossi della grattugia
Procedimento:
Spazzolare le patate sott'acqua
corrente, lavarle bene e asciugarle. Sbucciare le cipolle e
tagliarle a filetti sottili. Tagliare le patate senza sbucciarle a
rondelle di 3-4 mm.
Versare in una padella dal fondo
pesante tanto olio quanto serve per arrivare a circa un centimetro ed
mezzo dal fondo e scaldare; le patate non devono essere immerse
nell'olio.
Rosolare le patate nell'olio bollente
fino a doratura girandole per rosolare anche l'altro lato. Scolarle e
metterle su carta assorbente per togliere l'olio in eccesso. Salare
leggermente.
Buttare la maggior parte dell'olio e
lasciare solo una velatura sul fondo della padella. Rimettere sul
fuoco, aggiungere le cipolle e abbassare la fiamma. Salare
leggermente e far stufare per dieci minuti.
Accendere il forno a 180 gradi.
Prendere una teglia da forno e fare uno
strato con le patate, coprire con uno strato di cipolle e ripetere:
patate cipolle finendo con le cipolle. Cospargere sopra abbondante
formaggio grattugiato e infornare per circa 15 minuti, fino a
scioglimento del formaggio.
4 commenti:
un po' come le Bratkartoffeln in Germania (senza la pancetta ovviamente).
si fa in padella o al forno? ora vado a vedere.
visto; si, molto simile.
un gustosissimo modo per gustare le patate !
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