31/01/14

portokali glyko koutaliou / scorze di arancia allo sciroppo

Le scorze di arance candite allo sciroppo sono uno dei migliori esempi del no spreco greco.
E' un'adorabile dolce di quelli che definiamo "glyko koutaliou" (dolce al cucchiaio).
Questo tipo di dolce si prepara con praticamente tutti i frutti e anche alcuni  tipi di verdure. Dopo un pretrattamento che varia secondo il tipo di prodotto che vogliamo preparare, segue una bollitura nello sciroppo di acqua e zucchero. Il tutto viene travasato in vasetti sterilizzate. Si conservano per diversi mesi e costituiscono una soluzione per soddisfare il desiderio di dolce,  ragionevolmente calorica e assolutamente senza grassi.
Tra i tanti dolci di questo tipo uno dei miei preferiti in assoluto sono le scorze di arancia. Colore arancione brillante, sapore dolce dal retrogusto  amaro, equilibrio perfetto di sapori.

Le arance devono essere dalla scorza spessa e non devono assolutamente essere  trattate dato che andremo a mangiare le scorze che notoriamente trattengono ogni sorta di conservante e lucidante cui spesso sono ricoperte. 
Se quindi non siete più che sicuri della provenienza delle vostre arance, meglio lasciare perdere. 
Se invece lo siete  o perchè avete un giardino e raccogliete direttamente il frutto dal nostro albero, oppure ve  le regala qualche amico generoso, vi consiglio caldamente di farlo.

Il formato che suggerisco è quello tradizionale, come le faceva mia mamma. Se preferite però, potete tranquillamente tagliarle a strisce dopo le 48 ore di ammollo e proseguire come indicato nella ricetta.
Volendo  potete optare per  la vaniglia come aromatizzante. In questo caso mettete un cucchiaino di essenza di vaniglia anzichè la cannella nella pentola con l'acqua e lo zucchero.

Tradizionalmente si servono insieme al caffè greco e un bicchiere di acqua. 
Ma possono anche essere  a strisce o a pezzettini e mescolate allo yogurt per la colazione, messe dentro farciture di altri dolci, accompagnare un plateau di formaggi.


Ingredienti:
  •           4 arance dalla buccia spessa (non trattate)
  •           1 bastoncino  di cannella
  •           750 gr. di zucchero semolato
  •           ½  lt di acqua
  •            2 cucchiai di succo di limone
Procedimento:
Lavare le arance e grattugiarle dai fori più piccoli della grattugiaper togliere lo strato più esterno della scorza. Lavarle di nuovo e asciugarle. 
Tagliare una calotta in alto e una in basso e  con un coltello affilato incidere la scorza da un’estremità all’altra  a spicchi. Staccare la scorza  con le mani tirandoi da un estremità dell'arancia all'altra.
E’ un’operazione molto semplice e  con un minimo di attenzione le scorze non si rompono.

Prendere una bacinella, riempirla di acqua fredda e immergere le scorze. Posizionare a filo d’acqua un piatto a contatto  per tenerle immerse completamente.
Lasciare in ammollo  per 48 ore cambiando l’acqua 5 -6 volte al giorno.
Dopo le 48 ore scolare e arrotolare senza stringere ogni pezzo  di scorza,   partendo da una estremità e arrivando all’altra. 
Fissare trafiggendo con uno stuzzicadente.

Mettere abbondante acqua in una pentola e far bollire le scorze per 5 minuti da quando stacca il bollore.
Buttare l’acqua della bollitura e ripetere per altre due volte. In totale bollire per 3 volte x 5 minuti ogni volta.
E' un'operazione indispensabile per far perdere il sapore amaro delle scorze, quindi vi consiglio di non accorciare nè i tempi nè le volte di bollitura.

Versare in una pentola capace di contenere le scorze con i loro stuzzicadenti l’acqua con lo zucchero.
Aggiungere il bastoncino di cannella e far bollire per  6 – 7 minuti da quando stacca il bollore e finchè lo zucchero non sia sciolto completamente.
Aggiungere le scorze e far bollire finchè lo sciroppo non abbia raggiunto la giusta consistenza.
Il metodo per capirlo: versare su un piattino un poco di sciroppo e far raffreddare velocemente (magari mettendo per qualche attimo in frigo). Solcare lo sciroppo con un coltello: se il solco resta aperto è pronto. Se si chiude velocemente lasciare bollire ancora per un po’.  Qualche minuto prima di ritirare dal fuoco versare il succo del limone.

Togliere velocemente gli stuzzicadenti (facendo attenzione a non scottarsi!!!), mettere le scorze in vasetti sterilizzati e  rabboccare con lo sciroppo. Chiudere, capovolgere  e lasciare raffreddare completamente. 
Conservare in luogo fresco e buio
Si mantengono a lungo anche se a casa mia non accade mai. 




9 commenti:

Fabiana Del Nero ha detto...

Sì, ecco....diciamo che l'idea di perdere qualche chiletto con queste golosissime scorzette è decisamente rimandata, ma tanto qualche scusa io l'avrei comunque trovata, tanto vale che sia per provare una specialità della tua terra, in fondo è un fatto di conoscenza..di cultura, praticamente un "dovere"!:)))))
Anche le mie piante hanno regalato al prato un sacco di frutti, in Liguria vento pazzesco:((

mm_skg ha detto...

Adoro questo dolce!

mosaicology ha detto...

Εξαιρετικό! Προσπάθησα να το κάνω και απέτυχε γιατί είχα βάλει πολύ ζάχαρη. Την επόμενη φορά (να βρω το κουράγιο πρώτα) θα ακολουθήσω την συνταγή σου! Καλό Σ/Κ!

Amelie ha detto...

Quelle che ci prepara la nostra vicina, signora Kathina, sono ottime. io non ho mai provato a cimentarmi. Però ormai sono bravissima a fare il caffè! metrio, grazie.
felice week end
amelie

piccoLINA ha detto...

Caspita...che calendario complicatissimo per i digiuni!!!!
Le scorze d'arancia invece.... che buone! Mi piacciono da impazzire! Hanno un bellissimo aspetto cosi' arrotolate!
Un abbraccio
Paola

Unknown ha detto...

Figlia di greca ...che ricordi di quando ero piccola e la mamma le faceva spesso! Insieme alle cartidates i miei dolci preferiti!
Grazie, proverò

Irene ha detto...

@si, sono dolci molto evocativi. per me è lo stesso.
grazie del commento

RenataBaruffi ha detto...

che cosa sono le cartidates?, forse hanno a che fare con le nostre carteddate?

Irene ha detto...

@renata
francamente questo istnte non so risponderti; si tratta di cibo?

Posta un commento