Le
fave (koukià) hanno subito lo stesso destino riservato a diversi alimenti,
associati alla povertà. Molto utilizzate prima del diffuso e recente
benessere economico, non appena quest'ultimo si è profilato
all'orizzonte, le fave che hanno sfamato generazioni su generazioni
sono state accantonate quasi a voler esorcizzare un passato di
privazioni.
Prima
di essere accantonate però, hanno sfamato tanta gente......
A Creta, dove si usavano molto negli anni passati,
in tante case costituivano l'alimento principale estate inverno. Se poi
dovessero mancare anche queste, significava che la famiglia si era
ridotta allo stato di povertà assoluta. Si diceva allora che
“l'unica cosa che gli è rimasta è l'acqua nella brocca”.
Vista la
loro storia millennaria sono entrate inevitabilmente entrate nel
linguaggio parlato in tante forme. Barzellette, detti, no sense... il
cui forse più famoso è il seguente:
- “ti kàneis Yanni?” (come stai Yanni?)
- “koukià spèrno” (fave sto seminando)
Qui
bisogna specificare che “ti kàneis” può significare sia “come
stai” che “cosa fai” ma generalmente significa “come stai?”
e da qui la risposta strampalata!!!!
Sono
tanti i modi per cucinarle. Secche e con la buccia si mangiano
lessate e condite con olio, limone e origano, al pomodoro, in stifado
(in umido al pomodoro con cipolline piccole) e quasi sempre
accompagnate da aringhe affumicate, acciughe, lakerda, come quasi
tutti i legumi secchi in Grecia.
Io
le propongo invece in una ricetta con fave decorticate, della chef
Stavrianì Zervakakou.
Lei
usa olive cultivar koronèiki che io ho sostituito con olive taggiasche.
Ingredienti:
(per 2 persone)
- 200 gr. di fave secche decorticate
- 1 foglia di alloro
- sale
Salsa:
- una decina di olive nere
- 1 cipolla piccola
- 1 cucchiaio da minestra di aceto di mele
- 1 cucchiaino da tè di miele (acacia, millefiori)
- 1 peperoncino piccante tritato
- 1 cucchiaio da minestra di doppio concentrato di pomodoro
- sale
- olio evo
Procedimento:
(preparazione 10 min. - cottura 60 min.)
Versare
le fave in una pentola, coprire di acqua fredda fino a 2 dita sopra.
Aggiungere la foglia di alloro e bollire fino a quando non di disfino
completamente. Se vedete che l'acqua comincia a scarseggiare,
aggiungerne della calda, poca alla volta. Verso fine cottura salare.
Frullare
con il minipimer.
Salsa:
Sbucciare
la cipolla e tagliarla ad anelli sottili.
Versare
3 cucchiai di olivo evo in una padella e aggiungere la cipolla, il
peperoncino tritato e un pizzico di sale. Far stufare per 5 minuti
mescolando.
Aggiungere
le olive.
Diluire
il concentrato di pomodoro in 100 ml di acqua e versarlo nella
padella. Cuocere per una decina di minuti, finchè non evaporino
buona parte dei liquidi.
Ritirare
dal fuoco, aggiungere l'aceto e il miele e mescolare.
Servire
le fave con un giro di olivo evo, qualche goccia di limone e la
salsa.
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