Così praticamente sempre quando si va al ristorante ci si trova nelle mani un menù composto da nomi di piatti variabilmente lunghi , secondo estro e creatività di chi lo ha composto. “Risotto con gamberi del golfo di Amvrakikòs, purè di salicornia al lime, bottarga affumicata e riduzione di mosto cotto” dovrebbe essere un nome sufficientemente chiaro per capire cosa si sta ordinando.
Fenomeno nuovo? Mica tanto, anche se sono in molti a esserne convinti.
Basta leggere la commedia di Aristofane “le donne in parlamento” (Ἐκκλησιάζουσαι) per constatare che il primo a descrivere un banchetto con un nome lunghissimo, composto da ben 7 versi senza punteggiature e senza soluzioni di continuità è stato proprio lui.
La commedia fu presentata ad Atene nel 391 a.C; un Aristofane ormai avanti con gli anni ma capace ancora di verbalismi pirotecnici, fa governare la città dalle donne che prendono il potere con l’inganno e instaurano il comunismo integrale. La commedia è godibilissima nonostante un linguaggio a tratti scurrile ma sempre efficace.
Il banchetto conclusivo che chiude l'opera dove partecipano tutti, viene descritto in sette versi senza punteggiatura e senza soluzione di continuità. Indubbiamente richiedeva dagli attori che recitavano grandi abilità verbali e dizione perfetta per riuscire a pronunciarlo correttamente.
A me ora resta il dubbio: lo cucino o lo pronuncio?
λοπαδοτεμαχοσελαχογαλεο-
κρανιολειψανοδριμυποτριμματο- σιλφιοκαραβομελιτοκατακεχυμενο- κιχλεπικοσσυφοφαττοπεριστερα- λεκτρυονοπτοκεφαλλιοκιγκλοπε- λειολαγῳοσιραιοβαφητραγα- νοπτερύγων
credits: foto
Traduzione italiana del banchetto: Corriere della Sera collana "I classici del pensiero libero"
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pasticciodiostrichepesci-
conigliosalsapestosilfio-
formaggiomiele-
tordimerlicolombi-
piccionipollicefaliarrosto-
palombicutrettolelepri-
mostardaalucce
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2 commenti:
Che meraviglia Aristofane!!! E hai fatto bene a mettere in evidenza quelle parole 😂
@giulia
grazie!!!
un abbraccio
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