In questa ricetta invece ho fatto delle
piccole modifiche per avvicinarlo alla cucina italiana, senza per
questo stravolgere e tradire l’essenza del piatto stesso.
Innanzitutto ho omesso l’onnipresente
cannella e arricchito il soffritto di sola cipolla come si usa in
Grecia, con l’aggiunta di sedano e carota; un battuto all’italiana
per intenderci.
Fino a un po’ di anni fa non mi
ponevo la questione delle proporzioni degli ortaggi per il soffritto
e quando leggevo 1 carota, 1 cipolla e un gambo di sedano,
pedissequamente prendevo 1 carota, 1 cipolla e un gambo di sedano
incurante delle dimensioni.
Ora, da parecchio tempo ho capito che le
proporzioni sono importanti. Le carote sono dolci, le cipolle hanno
un sapore e odore pungente ma tendono ad addolcirsi con la cottura,
mentre il sedano ha sapore e odore intenso, equilibrante. Per questo
vanno calibrati affinchè il battuto non risulti dolce più del
necessario e i sapori siano ben amalgamati. Salvo preparazioni
particolari quindi, seguo i le proporzioni classiche, 2:1:1. 2 di
cipolla, 1 di carota e una di sedano.
La seconda
modifica riguarda le dimensioni della carne. Lo spezzatino classico
si intende con carne tagliata a cubetti più o meno grandi. Io sono
partita dai canonici cubetti per arrivare allo sfilacciamento della
carne una volta cotta. Il risultato finale è veramente ottimo. Il
piatto è ben amalgamato e i bocconi praticamente omogenei salvo
qualche pezzo di carne più grande qua e là che crea un gradevole
movimento in bocca.
Ingredienti: (per 4 persone)
- 280 gr. di pasta lunga
Spezzatino:
- 500 gr. di carne di vitello (reale, girello, pesce)
- 1/2 carota piccola
- 1/2 costa di sedano
- 1 cipolla piccola
- 1 spicchio di aglio
- 1 bicchiere di vino rosso
- 250 gr. di polpa di pomodoro
- 1 foglia di alloro
- olio extra vergine di oliva
- una noce di burro
- sale
- pepe nero macinato fresco
Finitura:
- abbondante pecorino romano grattugiato
Procedimento: (preparazione 30 min.
– attesa 1 ora - cottura 150 min.)
Togliere la carne dal frigorifero 1 ora
prima di cominciare a cucinare e portarla a temperatura ambiente.
Tamponarla con carta assorbente per
asciugarla e tagliarla a cubetti piccoli di eguali dimensioni,
eliminando eventuali filamenti.
Pulire e pelare la carota, pulire e
togliere eventuali filamenti dal sedano, sbucciare la cipolla.
Lavare, asciugare gli ortaggi e tritarli molto fini al coltello.
Sbucciare lo spicchio di aglio e schiacciarlo.
Se avete una casseruola di coccio usate
questa. Altrimenti prendete la pentola dal fondo più spesso che
avete.
Mettere la noce di burro e 3-4 cucchiai
di olio evo nella casseruola e quando il burro si sarà sciolto
aggiungere lo spicchio di aglio. Quando sarà rosolato scartarlo e
versare il battuto di verdure. Far stufare a fiamma molto bassa per
20 – 30 minuti. Se vedete che i liquidi cominciano a scarseggiare
aggiungete qualche cucchiaio di acqua calda.
Nel mentre, versate un poco di olio evo
in una padella e quando sarà molto caldo, rosolate i cubetti di
carne. Mettete a rosolare pochi pezzi alla volta, per non rischiare
di far abbassare troppo la temperatura dell’olio. In quel caso la
carne con i succhi che rilascia anziché rosolarsi praticamente si
lesserà ma noi non vogliamo questo. Vogliamo che avvenga la reazione
di Maillard e cosa sia e come ottenerla almeno sul lato pratico ormai
lo sappiamo tutti!!!
Rosolare ben bene i cubetti di carne
da tutti i lati e man mano che sono pronti trasferiteli in un piatto.
Quando saranno tutti pronti e
trasferiti nel piatto, lasciando la padella sul fuoco sfumare con il
vino. Grattare il fondo con una spatola di legno per staccare la
carne attaccata e cuocere fino a ridurre i liquidi di circa la metà.
A questo punto versare il contenuto
della padella nella pentola con il soffritto, aggiungere la carne con
i succhi che avrà rilasciato e mescolare.
Versare la polpa di pomodoro, unire la
foglia di alloro, salare moderatamente e macinare del pepe.
Chiudere con il coperchio e lasciare
cuocere finchè la carne non diventi molto tenera. Mediamente 1 ora e
mezza, al più due ore sono sufficienti. Mentre la carne sta cuocendo
tenete dell’acqua calda a portata di mano e quando vedete che
asciughi troppo, aggiungete un mestolo alla volta. Non cadete nella
tentazione di aggiungere tutta l’acqua all’inizio cottura. Il
sugo che vogliamo ottenere deve essere un poco denso per poter
condire adeguatamente la pasta senza che questa risulti acquosa.
Quando la carne sarà tenerissima,
assaggiare ed eventualmente correggere di sale tenendo però presente
che il formaggio che andremo ad aggiungere è molto sapido.
Scartare la foglia di alloro e
sfilacciare la carne; per farlo avete due alternative. O farlo con le
mani, oppure fare come ho fatto io, schiacciandola con una forchetta
dentro la pentola. La carne ormai è molto tenera e si disfa
facilmente. Questa ultima modalità ha due vantaggi. Si evita di
sporcarsi e di scottarsi e poi si ottengono pezzi di carne
sfilacciata si, ma di dimensioni diverse per un risultato finale tra
i denti molto intrigante.
A questo punto si passa a cuocere la
pasta. Calarla in una pentola con abbondante acqua salata e lessarla
per il tempo indicato sulla confezione. Poco prima del tempo indicato
assaggiare e se è quasi pronta, praticamente deve essere parecchio
al dente, scolarla tenendo un poco dell’acqua dove è stata
lessata.
Versare la pasta nella pentola con il
sugo e mescolare. Ultimare la cottura aggiungendo se serve un poco
dall’acqua tenuta da parte. Spargere abbondante pecorino
grattugiato e mescolare.
Servire come piatto unico accompagnato
da verdure di stagione cotte e crude.
2 commenti:
l'immagine dice tutto: molto invitante ed appetitoso il tuo piatto! :-) (p.s. nel titolo hai scritto spezzatino con 3 ZETA..)
@grazie Simona
corretto il titolo!!! :)
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