Una componente importante dei poteri del cibo di cui si parla assai poco e quasi
sempre citando Proust, è il suo potere evocativo. A volte basta
soltanto pensare o pronunciare il nome di un alimento per far sorgere
sensazioni e sentimenti caduti in oblio, esattamente come accadde a
Proust con la sua madeleine. E se per Proust è servita una
madeleine inzuppata nel tè per farlo ripiombare nel suo passato da
fanciullo, io sortisco lo stesso effetto con una vongola!
Sono passati
tanti anni, ma anche solo la parola mi fa tornare immediatamente in
mente i nostri fine settimana al mare di Salamina, sulla spiaggia
sabbiosa, dove pescavamo le vongole, aperte con il coltellino sul
momento, goccia di limone e via con quel profumo e sapore inebriante
di mare, di iodio e di spensieratezza come solo i bambini e nessuno
mai più nella vita, appena inasprito dal limone e appena irruvidito
da qualche granellino di sabbia.
Era uno dei
pochi modi, forse un paio in tutto, in cui nella mia famiglia
mangiavamo le vongole. Successivamente e con la cucina italiana ne
ho scoperti tanti altri e capita ancora di scoprirne qualcuno come questa ricetta che ho fatto e mangiato con gran soddisfazione!
Per la pasta ho
optato per un formato che per quanto desueto in Italia, in Grecia si
usa ancora parecchio e l'ho cotta alla greca; a mio avviso il piatto
ne guadagna tantissimo.
Ingredienti:
- 150 gr fagioli cannellini già lessati
- 250 gr. di pasta corta
- 1 retina di vongole (circa 700 – 800 gr)
- 1 bicchiere di vino bianco
- 4 cucchiai di polpa di pomodoro
- 2 spicchi di aglio
- 1 peperoncino piccante tritato
- 1 bicchiere di vino bianco
- prezzemolo tritato
- sale
- olio evo
Procedimento:
Vongole:
Mettere a spurgare le vongole in acqua salata per 2 ore. Scolare e sciacquare. Se invece sono surgelate che in genere sono già spurgate (come nel mio caso) saltare il passaggio dello spurgo.
Mettere a spurgare le vongole in acqua salata per 2 ore. Scolare e sciacquare. Se invece sono surgelate che in genere sono già spurgate (come nel mio caso) saltare il passaggio dello spurgo.
Versare in una padella 2 cucchiai di
olio evo e far insaporire con 1 spicchio di aglio pelato e
schiacciato. Togliere lo spicchio di aglio prima che annerisca e
aggiungere le vongole. Versare il vino e cuocere per qualche minuto
finchè le vongole non siano aperte. Toglierle dalla padella con la
schiumarola e filtrare il liquido. Sgusciarle tenendo qualcuna con il guscio per la decorazione finale.
Cottura:
Cottura:
In una casseruola larga e bassa far
imbiondir in 3 cucchiai di olio evo e l'altro spicchio di aglio
tritato insieme al peperoncino. Aggiungere i fagioli e già lessati e farli insaporire. Unire la polpa di pomodoro, i
liquido filtrato delle vongole e cuocere a fiamma bassa per 5 minuti.
Aggiungere metà del prezzemolo tritato, unire la pasta e
mescolare. Salare leggermente e coprire a filo con acqua calda.
Cuocere fino ad assorbimento ma non completamente dei liquidi. Il
piatto deve restare all'onda. Se necessario aggiungere dell'acqua calda a
mestolate, come quando si fa un risotto. Verso fine cottura
testare il sale e nel caso, aggiustare.
Ritirare dal fuoco, lasciare riposare 3
minuti e servire con prezzemolo tritato e un giro di olio evo.
4 commenti:
Sto diventando una stalker del tuo blog.Amo la Grecia e per questo mi sono dedicata allo studio del greco classico in gioventù..ora è sopraggiunto un colpo di fulmine per la cucina greca e per il tuo blog che sto "stalkerando" da una settimana.Grazie mille per come proponi le tue ricette e per questo tuffo nel mondo ellenico
A presto
Monica
quando penso alla cucina greca, ai cibi che gusto quando sono in vacanza lì il pesce non mi viene in mente, a parte il polpo...Non perchè non sia buono ma perchè sulle isole ne ho sempre trovato pochissimo e caro, scelgo sempre altri sapori e non resta mai delusa, vongole ad esempio non ne ho mai viste, credo le esportino tutte, vedremo se quest'estate sarò più fortunata(devo ancora decidere la meta, sono ancora in fase "info a profusione, non so dove andare"...Un bacione
Buono io conosco e si usa sopra tutto in Campania pasta, fagioli e cozze ma con le vongole non ancora provata. La pasta che hai usato da noi si chiamano ditalini e si usa proprio nelle minestre. Ottimo voglio provare. Buona serata.
@monica
ma grazie!! mi fa un enorme piacere incontrare gente che apprezza la cucina greca. a presto
@chiara
vero. i molluschi sono assenti dalle tavole della grecia turistica, così come diversi tipi di pesce. molto presente il polpo come dici tu, spesso l'atherina, e poco più. per trovare certi piatti bisogna puntare o sul gourmet, ma mi rendo conto che chi vuole l'atmosfera greca la cerca altrove, oppure sulla cucina casalinga ma in casa greca!!!
@edvige
la provo senz'altro con le cozze che mi piacciono un sacco. i ditalini in greco si chiamano qualcosa tipo maccheroncini troncati! buona serata anche a te
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