24/04/15

loukoumia


λουκουμια με φρεσκες φραουλες
Dopo qualche tentativo non propriamente coronato di successo, ce l'ho fatta!!!!
Dei loukoumia e della loro storia ho parlato abbastanza in dettaglio qui quindi non sto a tediarvi ripetendo le stesse cose: stavolta mi limito a descrivere la preparazione.
Non sono molti i bloggers che propongono i loukoumia, sarà perchè è un dolce retrò, sarà perchè si trova ovunque e costa poco, sarà perchè non so perchè.... ma le dita di una mano bastano per contarli! Anyway, ho letto un po' tutti e questa volta mi sono basata su questa descrizione.


La preparazione base prevede tre ingredienti: amido di mais, zucchero e acqua. Sono gli stessi ingredienti che si usano per il halvas Farsalon, ma con risultati di texture e consistenza diversi. I loukoumia sono dei piccoli bocconcini morbidi e leggermente gommosi, colorati e profumati a piacere. Generalmente si usano colori artificiali da pasticceria ma l'uso della frutta fresca che serve sia per colorare, profumare e dare sapore è un'idea eccellente che intendo approfondire provando anche con altra frutta, e mi vengono in mente le pesche gialle, i mirtilli, oppure altra idea, far bollire qualche bastoncino di cannella e usare quell'acqua, chissà cosa succede con lo zenzero, ecc. ecc.....

Usando comunque le fragole ho proceduto in questo modo: ho tolto il picciolo a 6 medie fragole mature, le ho lavate, frullate e tenute da parte.
Per gli ingredienti base ho seguito questa proporzione: 1:5:5.
Una parte di amido di mais, 5 parti di zucchero semolato e 5 parti di acqua.
Ho versato quindi tutti gli ingredienti in una pentola insieme al succo di mezzo limone e ho acceso. Dopo circa 5 minuti, mescolando spesso, il composto diventa una massa trasparente e gli ingredienti cominciano a legarsi tra di loro. Ho abbassato il fuoco e sempre mescolando spesso, ho continuato la cottura per altri 20 minuti. A questo punto ho aggiunto le fragole frullate e proseguito per altri 35 minuti.
Il risultato che avevo quando ho ritirato dal fuoco era questo.


A quel punto ho sparso abbondante  amido di mais in una pirofila di 25 x 15 cm e ho versato la mass, livellando bene. Ho sparso sopra ancora dell'amido di mais e ho lasciato per tutta una notte.

La mattina dopo, ho capovolto sul tagliere la massa solidificata e con un coltello che infarinavo spesso con l'amido di mais, ho tagliato strisce di 3,5 di larghezza. Ho poi tagliato le strisce a cubetti di 3,5 cm. Ho versato in un piatto abbondante zucchero a velo e ho rotolato i miei loukoumia. Ho preso una scatola di latta, ho sparso dello zucchero a velo sul fondo e ho sistemato i loukoumia a strati, con abbondante zucchero a velo tra uno strato e l'altro.
Ne sono venuti una trentina di pezzi che abbiamo offerto agli amici, quindi sono durati un paio di giorni.

Considerazioni: la texture era quella giusta,  un poco più morbidi dei loukoumia industriali, ma mi sono piaciuti di più. La prossima volta voglio provare le proporzioni degli ingredienti base 1:4:4, per ridurre sia la quantità di zucchero che i tempi di cottura. Stay tuned!!!

loukoumia alla fragola



10 commenti:

Chiara ha detto...

sarò sincera, ho comperato quelli industriali e non mi sono piaciuti per niente ma questi tuoi con le fragole fresche mi attirano molto, voglio dare ai loukoumia una seconda chance ! Buon fine settimana cara Irene, un abbraccio !

Irene ha detto...

@chiara
si, ti do ragione; non tutti quegli industriali sono buoni. spesso sanno soltanto di zucchero. ma questi casalinghi meritano veramente.
un bacio

Silvia M. ha detto...

Grazie!!! mi farò venire i thontia ghià loukumia a forza di farli. Provo subito con 1:4:4 - ti faccio sapere.

Irene ha detto...

@silvia
proprio per questo li offerti agli amici!!! :)
si, fammi sapere con queste proporzioni.
grazie

virgikelian ha detto...

Complimenti Irene, sei stata bravissima !!!!

Irene ha detto...

@virginia
grazie!!!! :) è che ho trovato la ricetta giusta!

Ruli ha detto...

Tu li chiami loukoumia , ma dalla foto e dalla consistenza che
racconti , mi ricordano i dolci che mi portava uno zio quando
ero ragazzina. Era Comandante del LLoyd Triestino e dai suoi
viaggi mi portava tante bellissime cose ( anche un vero sari
indiano ), tra cui questi dolci che lui però chiamava- e qua
scrivo la pronuncia che ricordo - rahàt lokùm . Pensi che possa
essere il loro nome, magari turco ?
Aspetto le fragole dell'orto e li provo ( 1-4-4 ) per tornare ragazzina.
Grazie per avermi fatto tornare indietro nel tempo.

Irene ha detto...

@ruli
che bello!!immagino che gioia quando arrivava lo zio con regali esotici!!!
si, il rahat lokom e lo scrivi bene, è il nome turco, questo dolcetto è nato da pasticcere turco in turchia e perciò gli anglosassoni lo chiamano "turkish delight". se leggi il mio post "vintage" vedi una breve storia del dolcetto.
un abbraccio e buon fine settimana

ps. se provi 1:4:4 fammi sapere per favore

Giulia Pignatelli ha detto...

Mamma che buoni irene!! Ogni tanto dico che li devo fare, perché ho un paio di ricette attendibili, poi desisto. I tuoi sono fantastici! Mi sa mi sa....

Irene ha detto...

@giulia
la difficoltà più che altro sta nel capire quando la massa ha la consistenza giusta per ritirarla dal fuoco e avere la pazienza per aspettare almeno 6 ore perchè solidifichi.
io ho provato qualche volta ma un pò per l'impazienza, un pò perchè non avevo l'occhio ho fallito.
ma una volta capito, ti si apre un mondo!!!! :)
buona domenica

Posta un commento