Dopo qualche tentativo non propriamente
coronato di successo, ce l'ho fatta!!!!
Dei loukoumia e della loro storia ho
parlato abbastanza in dettaglio qui quindi non sto a tediarvi
ripetendo le stesse cose: stavolta mi limito a descrivere la
preparazione.
Non sono molti i bloggers che
propongono i loukoumia, sarà perchè è un dolce retrò, sarà
perchè si trova ovunque e costa poco, sarà perchè non so
perchè.... ma le dita di una mano bastano per contarli! Anyway, ho
letto un po' tutti e questa volta mi sono basata su questa descrizione.
La preparazione base prevede tre
ingredienti: amido di mais, zucchero e acqua. Sono gli stessi
ingredienti che si usano per il halvas Farsalon, ma con risultati di
texture e consistenza diversi. I loukoumia sono dei piccoli
bocconcini morbidi e leggermente gommosi, colorati e profumati a
piacere. Generalmente si usano colori artificiali da pasticceria ma
l'uso della frutta fresca che serve sia per colorare, profumare e
dare sapore è un'idea eccellente che intendo approfondire provando
anche con altra frutta, e mi vengono in mente le pesche gialle, i
mirtilli, oppure altra idea, far bollire qualche bastoncino di
cannella e usare quell'acqua, chissà cosa succede con lo zenzero,
ecc. ecc.....
Usando comunque le fragole ho proceduto
in questo modo: ho tolto il picciolo a 6 medie fragole mature, le ho
lavate, frullate e tenute da parte.
Per gli ingredienti base ho seguito
questa proporzione: 1:5:5.
Una parte di amido di mais, 5 parti di
zucchero semolato e 5 parti di acqua.
Ho versato quindi tutti gli ingredienti
in una pentola insieme al succo di mezzo limone e ho acceso. Dopo
circa 5 minuti, mescolando spesso, il composto diventa una massa
trasparente e gli ingredienti cominciano a legarsi tra di loro. Ho
abbassato il fuoco e sempre mescolando spesso, ho continuato la
cottura per altri 20 minuti. A questo punto ho aggiunto le fragole
frullate e proseguito per altri 35 minuti.
Il risultato che avevo quando ho
ritirato dal fuoco era questo.
A quel punto ho sparso abbondante amido di mais in una pirofila di 25 x 15 cm e ho versato la mass,
livellando bene. Ho sparso sopra ancora dell'amido di mais e ho
lasciato per tutta una notte.
La mattina dopo, ho capovolto sul
tagliere la massa solidificata e con un coltello che infarinavo
spesso con l'amido di mais, ho tagliato strisce di 3,5 di larghezza.
Ho poi tagliato le strisce a cubetti di 3,5 cm. Ho versato in un
piatto abbondante zucchero a velo e ho rotolato i miei loukoumia. Ho
preso una scatola di latta, ho sparso dello zucchero a velo sul fondo
e ho sistemato i loukoumia a strati, con abbondante zucchero a velo
tra uno strato e l'altro.
Ne sono venuti una trentina di pezzi
che abbiamo offerto agli amici, quindi sono durati un paio di giorni.
Considerazioni: la texture era
quella giusta, un poco più morbidi dei loukoumia
industriali, ma mi sono piaciuti di più. La prossima volta voglio
provare le proporzioni degli ingredienti base 1:4:4, per ridurre
sia la quantità di zucchero che i tempi di cottura. Stay tuned!!!
10 commenti:
sarò sincera, ho comperato quelli industriali e non mi sono piaciuti per niente ma questi tuoi con le fragole fresche mi attirano molto, voglio dare ai loukoumia una seconda chance ! Buon fine settimana cara Irene, un abbraccio !
@chiara
si, ti do ragione; non tutti quegli industriali sono buoni. spesso sanno soltanto di zucchero. ma questi casalinghi meritano veramente.
un bacio
Grazie!!! mi farò venire i thontia ghià loukumia a forza di farli. Provo subito con 1:4:4 - ti faccio sapere.
@silvia
proprio per questo li offerti agli amici!!! :)
si, fammi sapere con queste proporzioni.
grazie
Complimenti Irene, sei stata bravissima !!!!
@virginia
grazie!!!! :) è che ho trovato la ricetta giusta!
Tu li chiami loukoumia , ma dalla foto e dalla consistenza che
racconti , mi ricordano i dolci che mi portava uno zio quando
ero ragazzina. Era Comandante del LLoyd Triestino e dai suoi
viaggi mi portava tante bellissime cose ( anche un vero sari
indiano ), tra cui questi dolci che lui però chiamava- e qua
scrivo la pronuncia che ricordo - rahàt lokùm . Pensi che possa
essere il loro nome, magari turco ?
Aspetto le fragole dell'orto e li provo ( 1-4-4 ) per tornare ragazzina.
Grazie per avermi fatto tornare indietro nel tempo.
@ruli
che bello!!immagino che gioia quando arrivava lo zio con regali esotici!!!
si, il rahat lokom e lo scrivi bene, è il nome turco, questo dolcetto è nato da pasticcere turco in turchia e perciò gli anglosassoni lo chiamano "turkish delight". se leggi il mio post "vintage" vedi una breve storia del dolcetto.
un abbraccio e buon fine settimana
ps. se provi 1:4:4 fammi sapere per favore
Mamma che buoni irene!! Ogni tanto dico che li devo fare, perché ho un paio di ricette attendibili, poi desisto. I tuoi sono fantastici! Mi sa mi sa....
@giulia
la difficoltà più che altro sta nel capire quando la massa ha la consistenza giusta per ritirarla dal fuoco e avere la pazienza per aspettare almeno 6 ore perchè solidifichi.
io ho provato qualche volta ma un pò per l'impazienza, un pò perchè non avevo l'occhio ho fallito.
ma una volta capito, ti si apre un mondo!!!! :)
buona domenica
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