Dopo 60 anni di onorata carriera mia madre ha deciso: ha
appeso al chiodo mestoli e padelle, ha afferrato pennelli e tele e si è data alla pittura! “Quel che ho
cucinato ho cucinato” dichiarò un giorno, “adesso basta”. Ma la sua decisione non è arrivata all’improvviso. Già negli ultimi anni aveva cominciato a
mandare segnali di insofferenza, di stanchezza, di un certo disinteresse per il
cibo che è stato l'asse sul quale ha
ruotato la sua vita, privata e lavorativa.
Ma siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio, a volte
decide di fare qualcosa di particolare; spesso si tratta di una qualche pita
oppure dei souvlaki. “Non mangiate fuori” mi sento dire, “stasera preparo dei
souvlaki”. Quello che mi trovo nel
piatto non ha nulla a che vedere con quello che mi trovavo fino a qualche anno
fa. Lo tzatziki ormai no, non si può
andare in giro sapendo di aglio, per carità!!! La salsa no, ma tutte quelle
calorie, no, no!!!! Cipolla? Nemmeno a parlarne….
Ormai il suo souvlaki è fatto di piadina, carne, spicchi di
pomodoro e yogurt al naturale!!!
Io ci sono cascata 2 volte. Dalla terza in poi, non volendola
offendere, al temuto annuncio “stasera faccio i souvlaki”, passo prima da
qualche baracchino per mangiarne uno come Dio comanda, con dentro
tutto!!!
Pelare dei cetrioli e tagliarli con il tagliaverdure a
julienne. Preparare la salsa con dello
yogurt naturale a volontà condito con succo di lime, sale, un filo di olio e
mentuccia tritata. Volendo, anche uno spicchio di aglio tritato. Mescolare e
versare qualche cucchiaio sui cetrioli.
Versare il resto a
delle ciotoline individuali e servire con degli straccetti di carne appena
scottati.
3 commenti:
si può fare!!
Ciao Irene,
ho provato la minestra di trachanas: spettacolare!
l'ho pubblicata oggi sul mio blog, citando ovviamente la tua fonte. spero non ti dispiaccia!
grazie per i tuoi preziosi consigli
amelie
@amelie
ma figurati!!! anzi, ti ringrazio.
pensa che io da piccola odiavo questa minestra, ora la adoro!!!
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