20/02/12

kurdoblo - una pita di Rumeli


La Grecia centrale è nota anche con il nome di Rumeli. Nome  affascinante e misterioso, che deriva dal turco “Rumelia” terra dei  rum, dei  Romani,  riferito ai Greci bizantini.
Il nome che  in passato includeva tutta la Grecia del nord, attualmente esprime la area della Grecia centrale, chiamata ufficialmente con il nome di “stereà ellas”.

E’ una zona molto bella, delle più montuose di tutta la Grecia, attraversata dal monte PIndos e bagnata sia dal mar Egeo che dallo ionio.
Il nome affascinò colui che è considerato l’archetipo del viaggiatore, grande amico di Bruce Chatwin, Patrick Leigh Fermor, che chiamò così il suo libro di viaggi attraverso la Grecia del Nord.
Posso fare un appello alla casa editrice Adelphi?
Per favore, traducetelo! Non è da meno di “Mani”, (altra regione bellissima, nel Peloponneso, cui lo stesso autore viaggiatore dedicò l’omonimo libro, già tradotto)!

La mia ricetta di oggi l’ho presa dal bellissimo blog “cretan gastronomy” della cara Vita, che per una volta ha lasciato la cucina cretese per proporre una pita di Rumeli.
A sua volta ha preso la ricetta da un  libro che le è stato inviato, con racconti, usi, costumi  e ricette della zona.
Devo ammettere che le invidio il libro!!!!!

Ingredienti:

  •           2 e mezzo  tazze di farina per tutti gli usi
  •           1 cucchiaio di olio
  •           un pizzico di sale
  •           15 gr. di lievito di birra fresco
  •           200 gr. di feta
  •           100 gr. di ricotta

Procedimento:
Sciogliamo in poca acqua tiepida il lievito, aggiungiamo la farina e il pizzico di sale.
Aggiungiamo quanta acqua basta (a me una tazzina abbondante da caffè) per ottenere un impasto morbido, che lasciamo lievitare per circa 1 ora.
Dividiamo in 6 pezzi e stendiamo  ogni pezzo con  le mani nelle dimensioni di un piatto piano circa.
Sbricioliamo la feta con le mani e mescoliamo con la ricotta.
Prendiamo un pezzo di pasta alla volta, spargiamo sopra circa 3 cucchiai di formaggio, un filo di olio e proseguiamo finche non finiamo gli ingredienti.
L’ultimo strato è di pasta.

A questo punto arrotoliamo la pita, la strizziamo molto leggermente facendo il movimento di quando strizziamo un panno lavato a mano, appoggiamo un’estremità su una teglia oleata, e lasciamo cadere il resto aiutandoci con le mani.
Stendiamo con le mani su tutta la teglia con movimenti leggeri. Lasciamo riposare per 1 ora e cuociamo a 180 gradi per circa 45 minuti.


13 commenti:

ΕΛΕΝΑ ha detto...

Θυμίζει πολύ ένα λαχταριστό τυρόψωμο!
Καλή βδομάδα Ειρήνη μου!

nadia ha detto...

Irene, c'è sempre qualcosa da imparare sul tuo blog, complimenti.
Questa ricetta è favolosa, se ho capito bene il serpentone va posato nella teglia a mò di chiocciola, giusto?
Bravissima, un abbraccio

Gambetto ha detto...

Il Nord della Grecia centrale con le sue immense coltivazioni delle migliori pesche mai coltivate in europa...ecco leggendo il tuo post cosa mi è venuto in mente...o la magnifica tomba di Filippo II il Macedone proprio al confine con la Macedonia. Detto ciò...non riesco a capire la stesura...in pratica bisogna formare una sorta di cilindro arrotolato/strizzato leggermente su se stesso e poi steso come una chiocciola nel ruoto?

Μarion, ha detto...

Οι φωτογραφίες σου τα λένε όλα Ειρήνη
Το τελευταίο κομμάτι το λιγουρεύομαι.
Πραγματικά ειναι μια πολύ ωραία συνταγη που έδωσε η Vita, κι εσύ εβαλες την δική σου πινελιά.
Πολυ ωραία :)

Irene ha detto...

@elena
ναι, κατι σαν τυροψωμο. καλη εβδομαδα και σε εσενα.

@nadia
grazie. sei molto carina!
dunque teoricamente poggiando un'estremità sulla teglia e lasciando cadere pian piano dovrebbe allargarsi e coprire tutta la teglia.
in pratica, io ho dovuto aiutare con le mani, perchè non si allargava in modo da coprirla tutta.
io non riesco a fare foto mentre preparo il cibo, ma se guardi le foto di cretan gastronomy che ha fatto passo passo, lo vedi.
un abbraccio

@gambetto
hai ragione per le pesche e a essere sincera secondo me la frutta e la verdura ha un sapore più intenso di quelle italiane....
per la forma guarda la risposta a nadia!
evidentemente non ho spiegato bene!!! :(

@marion
μα σε ευχαριστω πολυ. η συνταγη της βιτα αξιζει και για εμενα που ψαχνω παραδοσιακες συνταγες ηταν ο,τι πρεπει!

ειρηνη

Vita ha detto...

Νομίζω ότι την πέτυχες καλύτερα από μένα. Είναι πράγματι σαν τυρόψωμο παρά τυρόπιτα. Σας άρεσε; Εγώ σίγουρα θα την ξαναφτιάξω!
Ευχαριστώ για την αναφορά και το link

Irene ha detto...

@vita
την καταβροχθισαμε! :)

εγω σε ευχαριστω που μου την εμαθες!

ειρηνη

simonetta ha detto...

grazie per la tua disponibilità a collaborare alla mia iniziativa e alle informazioni sulla Pasqua greco-ortodossa.

Irene ha detto...

@simonetta
questo blog è nato per far conoscere qualcosa di più della grecia, oltre agli stereotipi di mare, souvlaki, moussakas e syrtaki.
grazie a te per darmi l'occasione per dire qualcosa di più.

irene

Lenia ha detto...

Sembra buonissima questa pita!Un bacione k kali evdomada,Eirini mou!

nadia ha detto...

Grazie Irene, vado a vedere

Unknown ha detto...

la DEVO provare!!!
filakia

Irene ha detto...

@lenia
bacione a te

@nadia
se decidessi di farla postala ti prego, in alternativa mandami una foto che la posto io!

@ petite cuisine
vale quanto detto a nadia
filakia se esena

irene

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