20/03/20

koulourakia allo tsipouro


Pasqua e koulourakia sono praticamente dei sinonimi nella tradizione greca, così con l’avvicinarsi della festa più importante dell’Ortodossia, intensifico le ricerche per trovare nuove ricette da provare.

Questa volta come del resto accade spesso, ho avuto l’ispirazione dalla mia food blogger cretese di fiducia ( qui ) che per fortuna pubblica frequentemente  ricette di koulourakia.
Ne ha pubblicate  talmente tante finora, che mi sono perfino trovata in imbarazzo quale provare. A  scegliere questa rispetto ad altre, è stata la rakì. Lei essendo cretese verace non la sostituisce e non transige, ma io che cretese non sono e inoltre non ho la rakì ma lo tsipouro, l'ho sostituita con quest'ultimo riducendone la quantità suggerita.
Per chi non ha dimestichezza con i distillati greci, la rakì, tassativamente al femminile, è un distillato cretese da uve non destinate alla vinificazione. Lo tsipouro invece che ho utilizzato io, è sempre un distillato di uve, proveniente dalla Grecia continentale. A volte è aromatizzato con anice. La rakì invece mai.

La ricetta fotografata  dal  vecchio quaderno di ricette di una zia, è stata affidata alla blogger cretese da una sua lettrice. Proviene da Neapoli, cittadina dell’unità periferica di Lasithi, all’estremità orientale dell’isola. E’ una ricetta vecchia e autenticamente cretese. Nel quaderno viene chiamata “koulourakia methystà” (koulourakia ubriachi).
L’uso della liscivia (in greco alysiva) che prevede la ricetta originale, inizialmente mi ha scoraggiato ed ero sul punto di rinunciarvi, ma poi  ho letto nei commenti che può essere sostituita da succo o acqua. Ho sostituito quindi questa liscivia con del succo di arancia.
La faccio breve. Sono squisiti e mi sono ripromessa a rifarli al più presto.
Ingredienti: (per 15 koulourakia)
  • 350 gr. di farina 00 o 0
  • un pizzico di sale
  • 110 gr. di zucchero semolato
  • 65 ml di olio di oliva (optare per un olio leggero, in alternativa un olio di semi)
  • 25 ml di spremuta di arancia
  • 25 ml di succo di limone
  • 50 ml di tsipouro (non aromatizzato)  o rakì (in alternativa una grappa bianca)
  • 1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
Procedimento: (preparazione 30 min. – attesa 30 min. cottura 35 min.)
In un recipiente setacciare la farina.
Con la frusta a mano in un altro recipiente sbattere l’olio di oliva con lo zucchero finchè non si scioglie  lo zucchero.
Mettere in un bicchierone  i due succhi e scogliere dentro il bicarbonato. Versarli nel recipiente dell’olio. Aggiungere anche lo tsipouro e mescolare.

Versare  la farina poca alla volta e impastare fino ad avere un impasto morbido e liscio.  Formare una palla, coprire  e lasciare riposare per 30 minuti.

Accendere il forno a 180 gradi, modalità statica.
Rivestire la placca da forno con carta forno.

Dividere l’impasto a pezzi di 40 gr. cad. e plasmare  i koulourakia nella forma che si desidera.
Sistemarli sulla placca rivestita di carta forno e infornare nel ripiano di mezzo per circa 35 minuti.
Tenere presente che i koulourakia allo tsipouro non devono imbrunirsi, devono restare quasi pallidi.

Togliere dal forno, fare raffreddare e conservare in una scatola di latta. Si conservano perfettamente per 3 giorni; forse anche di più ma non lo so perché noi li abbiamo finiti in 3 giorni.




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