22/07/19

cozze fritte e skordalià di patate


“ouzomezès” e “tsipouromezès” sono tutte quelle preparazioni più o meno elaborate, servite per accompagnare l’ouzo o lo tsipouro.   I greci non amano bere senza mangiare e da qui l’esigenza di preparare sempre qualcosa da servire mentre si sorseggia un bicchierino di ouzo o di tsipouro. 
I migliori mezès per questi liquori sono indiscutibilmente preparati con prodotti di mare e tra questi spiccano le cozze fritte.
Le cozze per questo uso devono essere grandi. Assicuratevi che lo siano quando le comprate. La scelta migliore sarebbero le cozze fresche e quindi da pulire, ma se volete evitare la pulizia che richiede il suo tempo potete optare per quelle già pulite e sgusciate che in genere si trovano surgelate. In questo caso, leggete le indicazioni che sono scritte sulla confezione relativamente allo scongelamento.

In entrambi i casi, una volta avuti i molluschi pronti da cuocere, procedete con la frittura.
La pastella può essere più o meno densa. Se la preferite più densa, aumentate la farina di 20 grammi ma non di più. Lo strato di pastella non deve essere eccessivamente spesso altrimenti si perde il sapore della cozza. Alcuni si limitano a un’infarinatura e basta ma un sottile strato di pastella è da preferire. Leggermente croccanti all’esterno e succose all’interno.

E’ un ouzomezès o tsipouromezès con i controfiocchi che va servito rigorosamente con la skordalià di patate.

Ingredienti: (per 2 – 4 persone)
  • 1 kg. di cozze
  • 100 gr. di farina 00
  • un pizzico di sale
  • 200 ml di birra freddissima
  • olio per friggere
Per la skordalià di patate:
  • 500 gr. di patate
  • 3 spicchi di aglio
  • un cucchiaino da tè di aceto di mele
  • 100 ml di olio evo
  • sale
Procedimento:
Skordalià: (preparazione 15 min. – cottura 30 min)
Mettere le patate in una pentola, coprire abbondantemente con acqua fredda e lessare finchè non saranno morbide. Scolare e lasciare intiepidire. Sbucciarle e ridurle in purè con lo schiacciapatate. Mettere in un’insalatiera.
Spellare gli spicchi di aglio e tritarli finissimi al coltello. Se non avete paura dell’aglio aumentate pure la quantità. Non c’è un’indicazione precisa, va proprio a gusto personale. Unirli alle patate, salare, aggiungere l’aceto e mescolare. Aggiungere gradualmente l’olio e mescolare per amalgamare bene tutto quanto. Coprire e tenere da parte.

Cozze: (preparazione 30 min. – cottura 15 min.)
Se le cozze sono fresche e da pulire: Sciacquarle sott’acqua corrente. Scrostare con un coltellino i gusci togliendo eventuali incrostazioni. Togliere la barbetta tirandola energicamente. Sciacquarle di sott’acqua corrente.
Mettere le cozze in una casseruola larga e bassa senza aggiungere nulla. Accendere il fuoco e far scaldarei a fiamma bassa per circa 3 minuti. Quando le cozze si saranno aperte ritirare dal fuoco.
Staccare i molluschi dalle valve delicatamente, metterle in uno scolapasta appoggiato su un piatto, coprire e porre in frigorifero fino al momento di friggerle.

Pastella:
Mettere una ciotola la farina, aggiungere un pizzico di sale e mescolare.
Versare la birra, mescolare velocemente senza insistere troppo e mettere in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.

Frittura:
Scaldare abbondante olio per friggere in una padella. Per verificare la temperatura dell’olio, versare una goccia di pastella. Se va sul fondo e risale in superficie subito, è pronto.
Togliere le cozze e la pastella dal frigo. Tuffare le cozze nella pastella poche alla volta. 

Quando si saranno ricoperte di pastella buttarle nella padella e friggere da entrambi i lati per circa 1 minuto per lato. Forse servirà un po’ meno, dipende dalle dimensioni delle cozze. In ogni caso, quando la pastella sarà dorata togliere dalla padella e sistemare su un vassoio ricoperto di carta assorbente.
Servire come mezès insieme alla skordalià di patate, olive nere, qualche pomodoro.



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