I capperi sono tra i prodotti più caratteristici delle isole cicladiche. Il terreno arido e roccioso ben si adatta a questa pianta che cresce spontanea tra le rocce o sui muri di pietra.
Gli isolani li conservano “alla santoriniota” ossia essicandoli al sole che fanno rinvenire ammollendoli in acqua, ma anche in salamoia oppure sotto sale. Non solo i capperi però. Anche le foglie trovano un loro utilizzo conservati in salamoia. Entrano a pieno titolo nella lista di prodotti che compro immancabilmente quando vado in Grecia. Leggermente coriacei, tanto quanto basta per sentire la loro consistenza sotti i denti, con un retrogusto amaro tipico del cappero, ben bilanciato dal liquido di conservazione.
Si usano molto per arricchire varie insalate, pesci lessati o arrostiti.
Nella mia ricetta le ho utilizzate per un’insalata di patate con pomodori freschi e secchi.
Facile e veloce se si trovano le foglie. Se preferite aggiungete i pomodorini crudi anziché farli appassire nel forno. Personalmente se avessi a disposizione i pomodorini in anidrocoltura di Santorini non avrei esitato e li avrei utilizzati crudi. Piccoli come ciliegie e dolci come nessun altro, non hanno bisogno di passaggi dal forno che toglierebbe anziché aggiungere.
Essendo un'insalata la fantasia è libera e si possono togliere o aggiungere ingredienti a piacere. Se volete quindi potete aggiungere olive, sostituire il basilico con foglioline di timo fresco.
Se non trovate le foglie ma avete in programma una vacanza in Grecia cercatele. Io l’ultima volta che ci sono stata le ho comprate all’aeroporto di Atene e sono di Santorini.
Ingredienti: (per 2- 3 persone)
- 4 patate medie
- 4 – 5 pomodorini
- 1 pizzico di zucchero
- 1 pomodoro secco sott’olio
- una manciatina di capperi sotto sale
- 6-7 di foglie di cappero in salamoia
- qualche fogliolina di basilico spezzettata a mano
- mezza cipolla bionda tagliata a filetti
Dressing:
- 50 ml di olio evo
- 1 cucchiaio da minestra di succo di limone
- un pizzico di origano
- ½ cucchiaino da tè di senape
- sale
Lavare
i pomodorini, tagliare il picciolo e dividerli a metà. Sistemarli
sulla leccarda rivestita di carta forno con la parte tagliata verso
l’alto. Salare, cospargere un poco di zucchero, versare un poco
di olio e infornare a 150 gradi per 30 minuti. Togliere dal forno e
tenere da parte.
Dissalare
i capperi. Metterli in una ciotola e coprirli di acqua fredda.
Lasciarli in ammollo per 1 ora, cambiando l’acqua 2 – 3 volte.
Scolare e tenere da parte.
Tritare
grossolanamente al coltello i pomodori secchi e tenere da parte.
Sciacquare
sott’acqua corrente le foglie del cappero.
Spazzolare
sott’acqua corrente le patate e metterle in una pentola con
abbondante acqua fredda.
Far
bollire per circa 20 minuti e in ogni caso finchè non diventino
morbide ma non sul punto di disfarsi. Insomma, devono tenere un po’.
Sbucciarle
non appena si riescono a tenere tra le mani e tagliarli a spicchi o
dadini, come preferite.
Mettere
le patate in un’insalatiera, aggiungere i pomodori secchi, i
capperi, le foglie di cappero, il basilico tritato, la cipolla e i pomodorini.
Mescolare.
Dressing:
Prendere
un barattolo vuoto e mettere dentro tutti gli ingredienti del
dressing. Agitare energicamente per emulsionare il tutto e versare
sull’insalata di patate.
Servire
tiepida come contorno a carni o pesci arrostiti, ma va benissimo
anche come piatto unico per una cena leggera.
10 commenti:
Caspita, anche se ho vissuto quasi dieci anni in Grecia, questa mi è nuova! Non sapevo che si potevano mangiare le foglie dei capperi! Non si finisce mai d'imparare..Li cercherò sicuramente quando torneremo a casa per le ferie in agosto :-)Un abbraccio
@ornella
male cara ornellina, male!!! :)
cercali, ne vale davvero la pena.
un bacio grande
non ricordo di averle mai viste, sarei curiosissima di acquistarle e assaggiarle !Un abbraccio
Ma che bella idea, peccato che credo da queste parti che nn si trovino!!!
Buonissima, mi ricorda Pantelleria, anche lì famosa per i capperi e l'insalata pantesca!
Ma si possono usare anche fresche le foglie di cappero?
non credo. sicuramente vanno trattate prima ma non so dirti come.
Ho un sacco di piante a casa a Pantelleria. Le foglie vanno messe in ammollo per due giorni in acqua pulita e fresca, in modo da addolcirle. Poi vanno sciacquate e messe in salamoia. Dopo un giorno, si possono scolare quelle che si consumano, lavarle e condirle con olio d’oliva. E voilà, croccanti e gustosissime. Me ne porterò un sacchetto pieno in valigia (di foglie) quando torno al nord e faccio tutta la procedura. Gnamm
@tizzi
grazie mille commento.
se ti avanza qualcuna io ci sono!!!!
Ho avuto occasione di mangiarle recentemente sui dakos e al posto dei capperi, a Symi, Tilos, Nisyros e Rodi. Molto gustose.
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