Un altro modo meno famoso tra i turisti ma altrettanto squisito è il polpo con la pasta.
La
cucina greca prevede un unico formato di pasta per questo piatto; i
tubetti. Se preferite però utilizzare un altro tipo di pasta fatelo
tranquillamente anche se a mio avviso i tubetti sono la scelta più
felice. La pasta si mescola e si amalgama perfettamente con i
tocchetti di polpo avendo pressochè le stesse dimensioni e sapori e
consistenze restano legati a ogni boccone.
Polpo
fresco o surgelato? Fate voi! Io a volte lo compro fresco al mercato.
In questo caso con il batticarne batto i tentacoli qualche volta per
rompere le fibre e non rischiare di trovarlo duro e gommoso una volta
cotto. Comprandolo surgelato questo rischio non esiste. Il freddo ha
già rotto le fibre, quindi basta scongelarlo e procedere con la
pulizia e la cottura.
Il polpo
surgelato generalmente è pulito, basta soltanto togliere il becco e
gli occhi e sciacquarlo sott'acqua corrente rivoltando la sacca per
eliminare eventuali residui di interiora.
Se
invece è fresco, occorre sciacquarlo sott'acqua corrente, rivoltare
la sacca ed estrarre le interiora. Togliere il becco e gli occhi,
batterlo con il batticarne oppure anche con il pestello del mortaio e
sciacquarlo di nuovo molto bene sott'acqua corrente.
C'è chi
si fa intimidire da questo mollusco considerandolo difficile da
cucinare.
Vi
assicuro che è in realtà molto semplice, basta seguire gli
accorgimenti che ho dato. Stregonerie tipo tappi di sughero non
hanno ragione di esistere, perchè mai un tappo di sughero renderebbe
morbido il polpo?
Provate
con un polpo surgelato la prima volta, vedrete che non sbaglierete.
Se poi
vorrete provare la ricetta che segue, ne sarei proprio felice e voi
anche!!!!
Ingredienti:
(per 4 persone)
- 1 polpo di circa mezzo kilo o poco più
- 160 gr. di pasta (tubetti)
- 1 pomodoro grande
- 3 cucchiai di passata di pomodoro
- 1 piccola cipolla tritata
- 1 bicchiere di vino bianco
- sale
- pepe macinato fresco
- 1 peperoncino piccante (facoltativo)
- prezzemolo tritato
- 2 foglie di alloro
- 3 grani di pimento
- 4 cucchiai di olio evo
Procedimento:
Il polpo
normalmente cuoce nella sua di acqua senza ulteriori aggiunte perché
ne contiene a sufficienza. Il questo caso però facciamo
un’eccezione e facciamo lessare il polpo in acqua perché ci
servirà il suo brodo nella fase successiva.
Mettere
quindi il polpo in 700 ml di acqua con le foglie di alloro e i grani
di pimento e far lessare a pentola coperta per circa 30 minuti da
quando stacca il bollore.
Provate
a bucarlo con una forchetta. Se è abbastanza tenero, ritirate dal
fuoco e lasciate che raffreddi nel suo brodo.
Una
volta raffreddato, toglierlo dal brodo, filtrare quest’ultimo e
tenere da parte.
Mettere
il polpo sul tagliere e tagliarlo a tocchetti di 3 -4 cm.
Tagliare
a dadini il pomodoro.
Versare
l’olio in una casseruola bassa e larga (se ne avete una che possa
andare in forno usate quella) e aggiungere la cipolla tritata.
Far
appassire la cipolla a fiamma bassa per dieci minuti. Appena sarà
diventata morbida e traslucida aggiungere il peperoncino se avete
deciso di metterlo e il polpo tagliato a tocchetti.
Mescolare
con un cucchiaio e far insaporire per due minuti.
Sfumare
con il vino e lasciare che evapori per una buona parte.
Unire i
dadini del pomodoro insieme alla passata, versare un mestolo del
brodo di polpo e salare leggerissimamente. Ricordarsi che il polpo di
per sé è parecchio salato, quindi non esagerate. Il sale si può
sempre aggiungere ma togliere è un pò più complicato....
Macinare
un poco di pepe nero, coprire la casseruola e cuocere a fiamma bassa
per 30 minuti. Controllate un paio di volte i liquidi. Se dovessero
scarseggiare aggiungetene un mestolo di brodo di polpo.
Accendere
il forno a 180 gradi.
Scaldare
il brodo di polpo.
Ritirare
la casseruola con il polpo dal fuoco e versare la pasta. Mescolare,
aggiungere metà del prezzemolo tritato e versare tanto brodo fino a
coprire a filo polpo e pasta.
Se la
vostra casseruola non può andare nel forno, trasferite tutto in una
teglia.
Versare
prima il polpo con la salsa, poi la pasta e infine il brodo.
Infornare
e cuocere per circa 30 minuti ancora. A 15 minuti di cottura al
forno, provate il sale e se serve salate ancora un poco. Mescolate e
infornate di nuovo.
Trascorsi
20 – 25 minuti controllate la cottura della pasta e i liquidi.
Tenete presente che a fine cottura la preparazione deve restare con
un poco di liquidi. Non deve assolutamente essere troppo asciutta
perché si rischia che diventi un piatto colloso.
Quando
la pasta è pronta che vuol dire al dente, togliere dal forno, spargere un pò di prezzemolo tritato e
lasciare riposare per 5 minuti coperto.
Piatto
unico e sublime da accompagnare con verdure crude e olive.
11 commenti:
Idea insolita ma brillante.
Lo proverò domani.
Grazie.
Cristiana
@cristiana
grazie a te! fammi sapere cosa ne pensi.
irene
Mamma mia che buono. Polpi freschi qui no comunque anche in pescheria trovi i surgelati a questo punto preferisco acquistare e scongelarlo io. Preso nota di tutto lo devo fare. Grazie e buona serata. Un abbraccio
@edvige
grazie a te cara. vedrai che ti piacerà.
un saluto e buona serata
irene
tutte le volte che gusto un polpo penso alla mia amata e lontana Grecia, purtroppo nemmeno quest'anno potrò andarci, impegni nuovi mi terranno ancorata a Trieste quest'estate, più avanti ti racconterò ! Un abbraccio
@chiara
la Grecia è sempre lì che ti aspetta. Pazienza... vuol dire che i tuoi progetti vanno bene e questo è al primo posto delle priorità!!!
un bacio
Che piatto gustoso! Al primo polpo, degno di tal nome, che trovo..sarà mio. Grazie per la ricetta.
Le tue ricette io le adoro! hanno sempre un intingolo lussurioso che fanno venire voglia di mangiare un piatto come questo anche a merenda.
Squisito e apprezzato da tutti. ho escluso l'alloro che non mi piace, e abbondato col peperoncino.
Ti ho nominata per un MEME, perché lo ritengo utile per farsi conoscere e per conoscere nuovi blog.
Vieni a vedere, se ti va.
Cristiana
@cristiana
grazie mille. veramente di cuore.
sono felice che la ricetta vi sia piaciuta. mi dispiace sempre vedere la cucina greca ridotta a pochi piatti a uso e consumo di turisti frettolosi e a volte superficiali.
Anche da noi in Calabria lo facciamo così. Si vede proprio che era una colonia Greca in anni passati e che le loro buone usanze sono state tramandate di generazione in generazione.
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