I ghemistà (traduzione letterale “ripieni”) è uno dei nostri piatti estivi più conosciuti e amati e a ragion veduta. Nessuno vi rinuncia a mangiarlo e nonostante sia relativamente laborioso e richiede una lunga cottura al forno non manca dalla tavola di nessuna famiglia. Il gran caldo non è un deterrente, anzi diciamolo, a noi il gran caldo ci fa un baffo!!!
Pomodori
e peperoni sono i sine qua non, ma anche zucchine e melanzane,
perfino patate, vengono svuotati e farciti di riso e profumi vari per
fornire uno dei piatti più strepitosi della cucina greca. Il riso in
realtà come ingrediente quotidiano è relativamente nuovo. Fino agli
anni ’50 la maggior parte della gente usava il bulgur o il
trachanàs per farcire le verdure e il riso che veniva coltivato in
quantità limitate sin dal XIX secolo era considerato un alimento di
lusso. E’ proprio per questo motivo che lo incontriamo in molte
ricette di festa. Il tacchino farcito di riso di Natale e il
gamopilafo cretese (riso bollito in brodo di carne che si offre ai
matrimoni) ne sono due esempi.
A partire dagli anni ’60 invece il riso è entrato nella cucina di tutti i giorni e gradualmente ha sostituito del tutto bulgur e trachanàs nella farcitura delle verdure.
I
ghemistà, che i più li preferiscono senza carne anche se alcuni
soprattutto nel nord del paese la aggiungono, sono uno dei migliori
esempi della nostra cucina estiva, basata perlopiù su ortaggi e
abbondante olio di oliva che come in tutte le migliori ricette greche
non va lesinato.
Scegliete
pomodori maturi e sodi e peperoni rigorosamente verdi e a polpa
sottile. La varietà corno è la migliore per questa ricetta. Non
considerate quelli rossi, arancioni e gialli, troppo dolci e troppo
carnosi che sovrastano e coprono qualsiasi altro sapore. Vanno bene
per la peperonata ma sicuramente non per i ghemistà.
La proporzione di pomodori/peperoni è assolutamente soggettiva. Potete fare una teglia di soli pomodori o di soli peperoni, oppure metà e metà, oppure più pomodori rispetto ai peperoni o al contrario, in poche parole, piena libertà. Personalmente faccio sempre metà e metà per un senso di simmetria e per non scontentare e non privilegiare nessuno!
La proporzione di pomodori/peperoni è assolutamente soggettiva. Potete fare una teglia di soli pomodori o di soli peperoni, oppure metà e metà, oppure più pomodori rispetto ai peperoni o al contrario, in poche parole, piena libertà. Personalmente faccio sempre metà e metà per un senso di simmetria e per non scontentare e non privilegiare nessuno!
Scegliete
un riso a chicco lungo che rilascia poco amido e chicchi sgranati
come il carnaroli o l’arborio. Anche il parboiled va bene.
Calcolate mediamente 1 cucchiaio da minestra per ogni ortaggio da
farcire. Se a occhio vi sembra poco (a me capita puntualmente e
altrettanto puntualmente mi ritrovo con della farcitura avanzata)
mettete un poco di più, se avanza lo verserete sul fondo della
teglia prima di infornare.
L’aggiunta
di uvetta nera e pinoli come la grande tradizione kostantinopolita
detta è il tocco in più che trasforma un piatto altrimenti apparentemente semplice
a un piatto di grande effetto, per veri intenditori.
Da
veri intenditori poi, lasciate che passi almeno un’ora dopo che
avete tolto la teglia dal forno prima di servire. Il piatto va
mangiato tiepido, se riuscite a far passare anche 2 o 3 ore è ancora
meglio. Se poi avanzasse qualcosa, ma dubito, niente paura. Mettete
in un recipiente a chiusura ermetica e sistemate in frigo. Il giorno
dopo scaldate appena in forno e servite. Meglio del giorno prima.
Credetemi sulla parola. Spesso faccio di più per averne anche per il
giorno dopo.
Ingredienti:
(per 3-4 persone)
- 4 pomodori maturi
- 4 peperoni verdi varietà corno
Farcitura:
- 10 cucchiai da minestra colmi di riso
- 1 media cipolla bianca
- 1 ½ cucchiaio da minestra di uvetta nera
- 1 ½ cucchiaio da minestra di pinoli
- 7- 8 foglioline di menta fresca tritata
- un pizzico abbondante di menta secca
- 2 cucchiai da minestra di prezzemolo tritato
- sale
- pepe
- la polpa e i succhi dei pomodori svuotati
- olio evo
- una manciata abbondante di formaggio grattugiato dai fori grossi della grattugia (casera, caciocavallo, fontina, asiago, provolone etc. sceglietevene voi uno che vi piace)
Riempimento,
assemblaggio e cottura:
- 2 patate medie
- 1 lattina di polpa di pomodoro
- sale
- pan grattato
- una tazzina da caffè olio evo
Procedimento:
Preparazione
degli ortaggi:
Pomodori
e peperoni vanno scelti per quanto possibile della stessa dimensione
per avere una cottura uniforme. Non è difficile, tanto ormai le
verdure vengono classificate oltre in base alla varietà anche in
base al calibro, quindi una volta scelta la varietà il gioco è
fatto!
I
pomodori, quelli che vengono definiti a grappolo vanno benissimo per
questa ricetta, importante però che siano maturi e sodi. Nel caso
non lo fossero, lasciare che maturino (fuori dal frigorifero) prima
di utilizzarli. Prendete quelli di circa 8 cm. di diametro.
I
peperoni invece, per quanto mi riguarda almeno, sono categorica:
peperoni gialli, rossi, arancioni, che sono tutti carnosissimi e
dolcissimi sarebbero da vietare per legge. Non sono assolutamente
adatti per i ghemistà. Dato però che anche i peperoni verdi che si
trovano qui sono carnosi ergo per questa ricetta non vanno bene,
cercate peperoni verdi della varietà corno. Posso confermare senza
ombra di dubbio che dopo diversi esperimenti, sono arrivata alla
conclusione che sono quelli più idonei per avere un risultato finale
che può eguagliare l’originale greco. Sceglieteli dritti, senza
curvature e di circa 10-12 cm. di lunghezza.
Prendete
quindi pomodori e peperoni e sistemateli nella teglia dove andrete a
cucinarli. Così saprete quanti vi servono. La teglia va riempita,
lasciando però qualche piccolo spazio qua e là che andrà colmato
con le patate.
Una
volta visto quindi di quanti ortaggi avete bisogno, lavarli,
asciugarli e cominciare a svuotarli.
Prendere
i pomodori, tagliare una calotta dalla parte del picciolo, e con un
cucchiaino svuotarli con attenzione per non romperli. Svuotarli senza
lasciare troppa polpa attaccata alle pareti ma nemmeno ridurli a
carta velina. E’ tutto un gioco di equilibri e con un poco di
esperienza imparerete a calibrare. Troppa polpa sovrasta il ripieno,
troppo poca viene sovrastata dal ripieno. Polpa e succhi vanno
raccolti in una ciotola.
Tagliare
una calotta anche ai peperoni e pulirli da eventuali semi e
filamenti.
Farcitura:
Mettere
in ammollo in acqua fredda l’uvetta per 10 minuti.
Tritare
la polpa dei pomodori che sono stati svuotati e raccolti nella
bacinella insieme ai succhi.
Tostare
a secco i pinoli per 2 minuti in una padella antiaderente.
Tritare
la cipolla.
In
una padella antiaderente, versare abbondante olio evo e aggiungere la
cipolla tritata. Stufarla a fiamma bassa per 5-6 minuti. Aggiungere i
pinoli e procedere con la cottura per ancora 2 minuti.
Unire
il riso e insaporire girando spesso per 2 minuti. A questo punto
versare la polpa dei pomodori che sono stati svuotati insieme ai
succhi raccolti, salare, macinare del pepe e unire l’uvetta
scolata, il prezzemolo, la menta fresca e quella secca. Mescolare e
cuocere finchè non venga assorbita la maggior parte dei liquidi,
lasciando il riso all’onda. In genere 5 – 6 minuti sono
sufficienti.
Ritirare
dal fuoco e aggiungere il formaggio. Mescolare bene, assaggiare e nel
caso aggiustare di sale.
Farcitura,
assemblaggio e cottura:
Tagliare
le patate a spicchi e salarle leggermente.
Con
un cucchiaio riempire le verdure fino a tre quarti, senza pigiare la
farcitura. Il riso si gonfierà ulteriormente durante la cottura e
deve avere lo spazio necessario per non rischiare di strabordare.
A
questo punto accendere il forno a 180 gradi.
Una
volta farcite tutte le verdure coprirle con la loro calotta e
sistemarle nella teglia. I pomodori vanno messi in piedi mentre i
peperoni essendo lunghi e stretti vanno sistemati sdraiati.
Attenzione quindi a metterli con la calotta verso le pareti della
teglia per non rischiare che si sposti durante la cottura.
Sistemare
gli spicchi di patate negli interstizi.
Allungare
la polpa di pomodoro nella scatola con 150 ml di acqua e versare
tutto nella teglia.
Spargere
un poco di sale su tutte le verdure.
Versare
del pangrattato sulla calotta dei pomodori.
Fare
un abbondante giro di olio evo, diciamo una tazzina da caffè va
benissimo, coprire con della carta stagnola e infornare per 50 minuti
irrorando con il sughetto del fondo dopo 25 minuti.
Trascorsi
i 50 minuti, togliere la carta stagnola, irrorare di nuovo e
continuare la cottura per altri 45 minuti, irrorando dopo 20 minuti.
Ultimata
la cottura togliere dal forno e aspettare almeno un’ora prima di
servire. Le verdure hanno bisogno di riposare per amalgamare e esaltare tutti i sapori.
Servite 1 peperone e 1 pomodoro a testa. Accompagnate con della feta, come tutti questi piatti richiedono, anzi reclamano a voce alta.
Servite 1 peperone e 1 pomodoro a testa. Accompagnate con della feta, come tutti questi piatti richiedono, anzi reclamano a voce alta.
10 commenti:
Li conosco molto bene e li amo da impazzire... Qui in casa ho riproposto solo la versione con pomodoro perchè al mio compagno i peperoni non piacciono.. mamma mia che si perde!!!!! :-*** buon lunedì
un piatto che mangio sempre quando vado in Grecia, che voglia mi fa vederlo !
mi ricordano tanto i pomodori ripieni alla romana e i peperoni ripieni che faceva mamma,amando tutto ciò che posti non posso che appuntarmi questa ricetta che sarà presto replicata!
bacio grande
Carissima.. che piatto meraviglioso! Siederei con entusiasmo alla tua tavola 👏
@ claudia
sono d'accordo con te. che si perde!!! ma è soggettivo. io preferisco i peperoni di gran lunga, mia figlia in assoluto i pomodori. meno male! non litighiamo!!!!! :)
@chiara
ma ci credo che lo mangi sempre! nessun amante della cucina greca ci rinuncia!
@anna
grazie anna. questo è un nostro grande classico che faccio tutti gli anni e più volte all'anno ma magari una volta li faccio anche io alla romana!
@simo
grazie!!! considerati invitata!
Strepitosi! Però aspetto i miei pomodori per farli. Avrò anche quei peperoni a cornetto che chiamano friggitelli, ma saranno pronti troppo in là. Dovrò comprarne di adatti.
@ruli
grazie! con i tuoi pomodori d'orto verranno ancora meglio. i friggitelli forse sono un pò piccoli anche se nulla vieta di usarli.
Cercavo una ricetta originale per usare la trachanàs che ho portato da Samos e direi che l'ho trovata! Grazie, adoro i ghemistà quando sono fatti bene (e a Samos ho avuto parcechie delusioni) e vediamo come vengono nella versione "antica", prima degli anni 50. Grazie
E se volessi usare anche la melanzana? Come si prepara?
@pia
le svuoti e le tratti esattamente come gli altri ortaggi. se vuoi (io lo faccio sempre) aggiungi un pò della polpa delle melanzane nella farcitura.
Posta un commento