09/06/15

sfakianopites


sfakianopites
Delle sfakianopites ho sentito parlare per la prima volta qui e non avrebbe potuto essere diversamente dato che la loro origine è cretese, evidentemente dell'area di Sfakià, regione famigerata per essere abitata da gente indomita, dura, inflessibile e ribelle.
Se come si dice la cucina riflette esattamente il carattere dei popoli, questa preparazione è indubbiamente un grande esempio di un'essenzialità esemplare, quasi commovente , che non lascia spazio alcuno a fronzoli, nulla in più di quello che serve esattamente, con rigore millimetrico!!!

Data la sua frugalità, ingredienti di buona qualità e mano abile sono elementi imprescindibili. La mia difficoltà più grande dopo aver superato l'abilità nel tirarle, è stata quella di trovare un formaggio adatto a questo scopo che deve essere asciutto abbastanza per non inumidire l'impasto, non filante, non molle etc. etc.
Tra i tanti formaggi cretesi è facile sceglierne uno adatto, nella tradizione c'è per forza equilibrio!
Alla fine e dopo averne provati di diversi, dalla ricotta (che poi tecnicamente formaggio non è) in poi ho approdato alla solita !!! feta che con qualche piccolo accorgimento ben si adatta!

Tradizionalmente le sfakianopites vengono cosparse di miele e così ho fatto; feta e miele si abbinano perfettamente. Le ho mangiate però anche senza, accompagnate da un bicchierino di tsikoudià e sono squisite ugualmente!

sfakianopites
Ingredienti:
  • 1 mattoncino di feta
  • 1 tazza di farina
  • ¼ di tazza di acqua
  • 2 cucchiaii da minestra di grappa o altro liquore distillato (io ho messo la tsikoudià cretese)
  • 2 cucchiaii da minestra di olio evo
  • un pizzico di sale
  • miele (di acacia per me)
sfakianopites

Procedimento:

Versare la farina in una ciotola, aggiungere il sale, la grappa e l'olio. Versare poco alla volta l'acqua e impastare fino a ottenere un impasto elastico che non si appiccica alle mani. Coprire e lasciare riposare per mezz'ora.

Sbriciolare la feta con una forchetta, appallottolarla nelle mani e stringerla per far perdere il liquido di conservazione; dopodichè dividerla in porzioni di circa 35 gr. cad e formare delle palline. Vengono 5 – 6 palline.

Dividere l'impasto in altrettanti parti  di circa 50 gr. cadauno.
Prendere un pezzo alla volta, formare una pallina, aprirla con le mani in un disco e metterci dentro una pallina di feta. Chiudere bene a fagotto e posizionarlo sul piano da lavoro leggermente infarinato.
Cominciare a premere pian piano con le mani con delicatezza perchè l'impasto non si deve rompere. Una volta appiattito un poco, continuare con il mattarello fino a ottenere un disco più sottile possibile che si riesca. L'arte della sfakianopita sta proprio in questo. Avere dei dischi sottili senza rotture che farebbero fuoriuscire il formaggio. Continuare allo stesso modo con tutti i pezzi di impasto e di feta.

Prendere una padella antiaderente, ungerla leggermente con dell'olio e metterla su fuoco. Quando la padella sarà calda versare con attenzione dentro un disco. Cuocere  fino a doratura girandolo  2 -3 volte, far scivolare su un piatto e continuare con gli altri dischi.

Versare del miele oppure no e gustare!

sfakianopites



10 commenti:

Paola Mademoiselle Canelle ha detto...

Queste le provo sicuramente! A casa mia la feta non manca mai e neanche il miele. Ti farò sapere come vengono :D

nadia ha detto...

Che meraviglia di ricetta, non la conoscevo, pur essendo stata un paio di volte a Creta. La preparerò sicuramente, appena torna a casa mio figlio in vacanza. Intanto da domani mi farò una scorpacciata di prelibatezze greche, vado a Rodi, nella mia amata Grecia, l'appuntamente annuale non può mancare.
Grazie Irene, un abbraccio

Annarita Rossi ha detto...

uh non vedo l'ora di prepararle...somigliano alle m'semen marocchine ma lì non c'è formaggio. Hanno un aspetto davvero invitante.

Ruli ha detto...

Che belle queste ricette così tradizionali ed essenziali! E se io
provassi a cuocere i dischi nel testo per le piadine ? Un tempo
a Creta non avevano di sicuro le padelle antiaderenti...
Mi compiaccio con te per questa tua continua ricerca di cose
vecchie e genuine. Sai scovare delle vere chicche.

Miri ha detto...

Ciao Irene questa specialità è strepitosa...con il miele mi ricorderebbe, molto probabilmente, il sapore delle seadas.
Cari saluti

Letiziando ha detto...

ricetta sicuramente schietta e nella sua essenzialità divina.... bravissima tu a tirare la pasta con feta all'interno senza strapparla o sbucherellarla. Non sò se sarò alla tua altezza ma ci provo, troppo la voglia di assaporarle :)

buon pomeriggio

Irene ha detto...

@paola
si!!! fammi sapere!!!

@nadia
anche io sono stata diverse volte a creta ma la sfakianopita l'ho conosciuta dal blog di cucina cretese!!! :) buonissima vacanza!!!

@annarita
grazie! non conosco le m'semen ma sono sicura saranno buone. d'altronde quale cibo della tradizione non è buono????

@ruli
grazie! sei molto cara! ti direi proprio di provare anche perchè giustamente come dici tu mica i cretesi avevano le padelle antiaderenti. fammi sapere.

@miri
ecco! le seadas sono una delle cose cui voglio applicarmi a breve. magari ci somigliano!

@letizia
le prime volte mi venivano piene di buchi che rattoppavo con dei ritagli di pasta......
ci vuole solo un poco di allenamento ma il risultato ripaga!
grazie

Chiara ha detto...

non le ho mai mangiate durante i miei viaggi in Grecia, proverò a farle, mi incuriosisce l'uso del miele con la feta...Buona settimana Irene, un bacione

Ruli ha detto...

Sono al dunque, ho in programma di farle, ma... per deformazione professionale ;( il dato " una tazza "
mi mette in imbarazzo: che tazza ? Piena come ? Insomma... avrei bisogno di un peso! Almeno circa...
( ero abituata a pesare fino alla quarta cifra decimale, ma DOPO il grammo...)

Irene ha detto...

@ruli
quello che dico tazza corrisponde a una tazza normalissima (non la cup americana insomma) da thè che contiene 100 gr. di farina. ragionando in termini di volume, 1 misura per la farina e 1/4 per l'acqua anche se parlando di impasti le varianti ci sono ma insomma in linea di massima questa è la proporzione.
un abbraccio

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