Di
Farsala conosco poco, praticamente nulla, fatta eccezione per il suo
famoso dolce, il halvas Farsalon, chiamato anche “sapounè”
immagino perchè è liscio come il sapone.
La sua storia è molto lunga. Il memoriale del conquistatore turco della Tessaglia Turhan
Bei, nel 1446 cita il laboratorio di Halil a Larissa e gli artigiani
Isa, Siahis e Halilis. L'esistenza dei 4 artigiani di halvas a Larisa nel 1446
viene confermata anche dai turcologi N. Beldicenu e P. Nasturel in
una delle loro pubblicazione.
In
anni più recenti e precisamente nel 1817, Ioannis Oikonomou di
Larisa fa riferimento al halvas di Farsala e Al. Filadelfeus nel
1897 riferisce che la città è perlopiù conosciuta per il
buonissimo e dolcissimo halvas, senz'altro il migliore in tutta la
Grecia.
Le
versioni di halvas inizialmente erano tre: il “prinz”, il
“kommat” e il “sapounè” ma è quest'ultimo che
ha prevalso sugli altri due, dato che si conserva meglio ed è
decisamente più buono.
La
sua preparazione è molto semplice e gli ingredienti sostanzialmente due, ma
tanto è bastato perchè questo dolce sia diventato il marchio della
città di Farsala, al punto che gli artigiani del luogo in
collaborazione con il comune organizzano ogni anno la “sagra del
halvas” che attira migliaia di visitatori.
Ingredienti:
- 2 tazze da tè di maizena
- 3 tazze da tè di zucchero + 1 per il caramello
- 4 tazze da tè di acqua
- una tazzina da caffè di olio di semi di girasole o di mais
- 1 manciata generosa di mandorle sgusciate
Per la finitura:
- 2 cucchiai da minestra di zucchero semolato
- cannella in polvere
Procedimento:
Come si vede gli ingredienti non sono riportati a peso. L'unità di misura è una tazza normale da tè (180 ml) e una tazzina da caffè.
Come si vede gli ingredienti non sono riportati a peso. L'unità di misura è una tazza normale da tè (180 ml) e una tazzina da caffè.
Oliare una teglia
di 24 cm di diametro.
Tuffare le
mandorle in acqua bollente, lasciarle per un minuto, scolare e
sbucciarle. Tagliarle a metà e tostarle in una padella antiaderente
finchè non prendano un colore biondo.
In una ciotola
versare la maizena, le 3 tazze di zucchero, l'olio e l'acqua e
mescolare bene con una frusta.
Prendere una
pentola, metterla su fuoco basso e versare un terzo dello zucchero
destinato al caramello. Lasciare che sciolga e versare un altro
terzo. Quando anche questo sarà sciolto, versare il rimanente e
lasciare che prenda un bel colore biondo. A questo punto versare nel
caramello il composto della maizena con attenzione per evitare gli
schizzi. Inizialmente il caramello si rapprende subito e si indurisce
ma niente paura, si scioglie man mano che il composto si scalda.
Cuocere mescolando continuamente con un cucchiaio di legno per circa
10 minuti finchè il composto non si rapprende e si stacca dalle
pareti della pentola.
Infine aggiungere
le mandorle e mescolare. Versare il halvas nella teglia oliata e
livellare usando il dorso di un cucchiaio bagnato. Spargere sopra
due cucchiai da ministra di zucchero semolato e infornare per 8
minuti a 200 gradi in modalità grill.
Togliere dal forno
e lasciare che si raffreddi per almeno un paio di ore. Al momento di
servire cospargere di cannella.
credits: info
7 commenti:
Molto interessante,conoscevo solo gli altri halva.Ha un bellissimo aspetto translucente,grazie per la ricetta !
E' meraviglioso! grazie della ricetta ed anche della sua storia
Deve essere una bontà !!! Peccato che devo ridurre gli zuccheri e ultimamente devo fare poco i dolci.
Buona Pasqua.
Virginia
Mi attira molto, è - per me - particolare perché non conosco il
genere. C'è pure la fortuna di ingredienti comuni. Questo
significa che posso provare a farlo una volta smaltiti i dolci
pasquali.
Quanto mi piace questa tua ricerca delle particolarità greche!
vado da tanti anni in Grecia ma questo non l'ho mai assaggiato ! Buona Pasqua cara Irene, un bacione !
Me l'ha fatto assaggiare il nostro amico Jorgo della taverna e l' ho trovato buonissimo. Non sapevo fosse di farsala. Non finirò mai di imparare! E meno male!!!
Kalo pascha. Anche se te li rifaró settimana prossima!!!
amelie
Ωραίος ο χαλβάς και τρώγεται πάντα με βουλιμία!
Καλό Πάσχα Ειρήνη, εσύ θα το γιορτάσεις διπλό...
Ζ.
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