Nell’epoca classica però le cose cambiano radicalmente. Il mare
continua ad essere pieno di pericoli ma l’uomo ha imparato a valutarli
attentamente. Il pesce ha ormai un ruolo importante nell’alimentazione dei
greci. Il mestiere del pescatore comunque è sinonimo di povertà, dato che l’esito
dipende dal tempo e dalla fortuna. Sono gli dei in realtà a benedire le reti dei pescatori, così i
corfiati hanno devoluto parte del guadagno di un ottimo pescato per dedicare un
toro di rame al tempio di Delfi, come testimonia Pausania.
Nell’Atene del 4 e 5 secolo a.C, la maggioranza dei cittadini
che non apparteneva alle classi ricche, consumava abbondanti quantità di pesci
piccoli, come sarde e papaline che erano considerati un alimento primario. Si ritiene
che il loro prezzo fosse calmierato per
ragioni politiche. I marinai si nutrivano fondamentalmente di pesce conservato sotto sale.
Dai produttori di pesce sotto sale ha cominciato a svilupparsi
una regolare “industria di pesce in conserva” che trovò la sua massima
espansione durante il periodo dell’impero
romano. All’interno di questa industria
si può collocare anche la produzione del garum, a Pompei.
Nella parte opposta della scala dei prezzi, si trovano i
pesci pregiati, non accessibili all’ateniese medio, rivolti esclusivamente ai
consumatori ricchi. Nelle commedie di Aristofane si trovano diversi riferimenti.
Ingredienti:
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2 orate
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2 patate grandi
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5/6 pomodorini
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abbondante prezzemolo tritato
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sale
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pepe nero macinato fresco
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1 tazzina da caffè scarsa di olio evo
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pecorino stagionato grattugiato
Procedimento:
Lavare le patate e metterle a lessare in acqua fredda per 10 minuti contando da quando stacca il bollore. Lavare i pomodorini e asciugarli. Pulire
e squamare il pesci, lavare sott’acqua corrente e tamponare con carta
assorbente per asciugarli. Spalmare un po’ di sale e pepe nero all’interno
della pancia.
Sbucciare le patate e tagliare a rondelle. Versare 3
cucchiai di olio evo in una teglia da forno e spargere 1/3 del prezzemolo
tritato. Coprire il fondo della teglia
con uno strato di patate, spargere del pecorino grattugiato e appoggiare sopra
i pesci. Versare un terzo di prezzemolo, un poco di sale e pepe e coprire con
il resto delle patate. Finire con il resto del prezzemolo e del pecorino
grattugiato. Sistemare qua e à i pomodorini e versare sopra il resto
dell’olio.
Infornare per 30 minuti a 180 gradi.
3 commenti:
ma sai che l'orata era proprio nella lista della spesa di stamattina? e l'idea di metterci il pecorino mi piace parecchio! Ha veramente un bell'aspetto! Baci e buon weekend!
Che bel piatto! :)
@marina
in effetti il pecorino ci sta benissimo. grazie marina, buon fine settimana anche a te.
@miky
grazie!!!
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