09/06/13

bobota


La farina di mais  fino ai tardi anni ’40 e forse anche qualche anno dopo era la farina, considerato che la farina di grano era costosa e non tutti se la potevano permettere. Soprattutto nel nord del paese era molto usata.
Pane e pites venivano fatti spesso con questa farina che i greci  che hanno successivamente cominciato a conoscere un relativo benessere e hanno potuto permettersi la farina di grano  l'hanno rimossa  dalla memoria per poi riscoprirla  recentemente e ricominciare a usarla con il nome di polenta!!!
Non posso non comprenderli. La bobota, fatta solo con farina di mais e acqua, come la polenta del resto, senza nessun tipo di condimento o arricchimento, era un piatto che sfamava durante il terribile periodo dell’occupazione italiana e tedesca.
Quando andava bene, si poteva mettere un poco di olio o qualche uvetta,  e cara grazia.
Non so francamente se la gente che la mangiava durante gli anni della fame  ha piacere di mangiarla anche ora, ma io ho visto mia madre rifiutare un succosissimo piatto di polenta  condita con braciole al sugo, per un palese quanto dichiarato percorso di memoria.

La bobota che propongo qui, nulla ha a che fare con quella che ha segnato i gusti culinari di mia madre. E' ricca, pur restando sempre coerente con i principi della cucina greca, ossia  saporita e poco elaborata. 
Ingredienti: (per uno stampo da plumcake)

  •          mezzo litro di acqua
  •          150 ml di latte
  •           400 gr. di farina di mais (fioretto)
  •           2 uova
  •           200 gr. di feta
  •           olive verdi  o nere  tritate al coltello
  •           un peperoncino piccante tritato (facoltativo)
  •           sale
  •           pangrattato
  •           riccioli di burro
Procedimento:
Sbriciolare la feta con le mani o con una forchetta.
Imburrare uno stampo da plumcake o una tortiera e cospargere del pangrattato.

Scaldare  l’acqua e quando stacca il bollore salare e ritirare dal fuoco.
Versare a pioggia la farina di mais  mescolando con un cucchiaio di legno  o con la frusta a mano stando attenti a non formare dei grumi.
Scaldare leggermente il latte e versarlo al composto di farina/acqua mescolando con la frusta a mano.

Sbattere leggermente le uova,  unire  la feta e il peperoncino tritato se lo usate.
Versare le uova con la feta al composto della farina/acqua/latte.
Mescolare bene e versare  nello stampo.  
Livellare, cospargere del pangrattato  e qualche ricciolo di burro sulla superficie.

Accendere il forno a 180 gradi e quando dopo 10 minuti sarà caldo infornare.
Cuocere per circa per 45 minuti.

Togliere dal forno, lasciare intiepidire e capovolgere su un vassoio.
Tagliare a fette e servire a  colazione se vi piace quella salata, come spuntino o anche per accompagnare piatti di verdure in umido.

Note:  io ho usato la feta per restare in tema greco, ma ovviamente possiamo usare qualsiasi formaggio, dei salumi e volendo possiamo fare pure  una versione dolce con zucchero, uvette, canditi, costituire il latte con succo di arancia etc. a fantasia!



5 commenti:

Edith Pilaff ha detto...

Molto interessante.In particolare mi intriga la versione dolce a cui accenni alla fine del post.
Faccio gia' una torta di polenta ed e' assai golosa,ma e' una torta "all'inglese",con quantita' spropositate di burro e cercavo proprio qualcosa di piu' "povero" e sobrio.
Grazie,un abbraccio

ΕΛΕΝΑ ha detto...

Τι νόστιμο που δείχνει!
Καλή βδομάδα Ειρήνη μου, φιλιά!

kiki ha detto...

Νομίζω ότι δεν έχω φτιάξει ποτέ!

Giulia Pignatelli ha detto...

bello questo pane, ma non è lui :D comunque dev'essere ottimo, grazie!

Irene ha detto...

@giulia
allora non saprei. ma se ti capita di ritrovarlo fammi sapere.

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