18/02/16

bakaliaros frikase / baccalà frikase


bakaliaros frikase
Non vorrei dirla grossa, ma a quanto mi ricordo, c'è stato un lungo periodo che quando si diceva insalata a foglia verde si intendeva esclusivamente il marouli che poi sarebbe la lattuga romana. L'arte stava nel tagliarla sottilissima, a capelli d'angelo se possibile e chi ci riusciva era considerato un'artista dell'insalata!!!
Oltre che in insalata, un altro modo molto popolare per mangiarla era ed è tutt'ora il frikasè, lattuga romana con un ingrediente principale che può essere a piacere pollo, funghi, capretto e agnello, coratella di agnello ma anche pesce come in questa ricetta che nella sua semplicità è un piatto delizioso che se accompagnato da un poco di riso oppure da una fetta di pane oltre che delizioso diventa anche un pasto completo.
La lattuga romana si presta bene per questa preparazione  rispetto ad altre lattughe che tenderei a escludere perchè troppo tenere per essere cotte abbastanza a lungo, ma si prestano bene anche erbette e i vari tipi di cicoria.
Il succo di limone può essere aumentato o diminuito secondo il gusto personale. Le uova invece no! possono essere diminuite di uno, ma sicuramente  non aumentate a meno che non aumenti di parecchio la quantità del pesce e della lattuga.
baccala e lattuga romana in salsa avgolemono

Ingredienti:
  • 1 filetto di baccalà di circa 500-600 gr.
  • 1 cespo grande di lattuga romana
  • 2 cipollotti (foglie verdi incluse)
  • 1 porro piccolo (solo la parte bianca)
  • aneto tritato
  • sale
  • pepe
  • olio evo
Per la salsa avgolemono:
  • 2 uova (tirarli fuori dal frigo 2 ore prima di utilizzarli)
  • il succo di un limone (a temperatura ambiente)
Procedimento:
Dissalare il filetto di baccalà: metterlo in una bacinella e ricoprirlo di acqua fredda. Lasciarlo in ammollo per almeno 12 ore, cambiando spesso l’acqua. Una volta dissalato, spellarlo e tagliarlo a porzioni regolari.

Pulire il porro e i cipollotti, lavarli, asciugarli e tagliarli a rondelle sottili. In una casseruola bassa e larga versare 4 – 5 cucchiai di olio evo e far stufare lentamente i porri con il cipollotti per una ventina di minuti.

Nel mentre lavare la lattuga, scolarla e spezzarla grossolanamente con le mani. Aggiungerla nella casseruola di porri e cipollotti e mescolando spesso farla appassire. Salare leggermente, macinare un poco di pepe, aggiungere una parte dell’aneto tritato, mescolare, coprire e cuocere a fiamma bassa per una ventina di minuti.

Trascorsi i 20 minuti, aggiungere i pezzi di baccalà, coprire  e cuocere per altri 15 minuti girandoli delicatamente una soltanto volta  a metà cottura. Se necessario, ma non dovrebbe, aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda. Un paio di minuti prima di fine cottura cospargere il resto dell’aneto tritato e coprire. 

Preparare  la salsa avgolemono:
Separare i tuorli dagli albumi. Sbattere gli albumi finchè non diventino spumosi e incorporare i tuorli sbattendo sempre con la frusta. Unire a filo il succo di limone. Prelevare una mestolata di liquido di cottura e unirlo alle uova continuando a sbattere. Ritirare la casseruola dal fuoco, versare la salsa,  prenderla dai 2 manici e scuoterla girandola ciclicamente affinchè  la salsa di distribuisca uniformemente. Dare un’ultima macinata di pepe nero e servire subito con del riso pilaf.

Per 2 - 3 persone.

baccalà frikasè




6 commenti:

Anonimo ha detto...

però... estremamente interessante. Che ne pensi della bieta al posto della lattuga?
stef@no

stef@no ha detto...

però... estremamente interessante. Che ne pensi della bieta al posto della lattuga?
stef@no

Chiara ha detto...

un'altra ricetta che non conoscevo...comincio a pensare che in Grecia vi siano due cucine, una turistica e una più segreta,voglio conoscere anche questa!Un bacione

Giulia Pignatelli ha detto...

Ecco, questo mi sembra proprio un piatto strano, ma mi piace molto Irene. Buona giornata!

Irene ha detto...

@stefano
in linea teorica si può fare con qualsiasi verdura a foglia verde. in linea pratica spinaci o cime di rapa non mi convincono molto ma la bieta penso ci stia.

@chiara
non sei lontana dalla verità!!! c'è anche da dire che andandoci d'estate ed essendo la cucina greca una cucina di stagione, resta sconosciuta quella invernale. autunnale e primaverile. detto questo, i ristoratori ci hanno ben messo del loro per offrire una cucina limitata ai turisti. fortunatamente le cose stanno cambiando, in parte il cambiamento lo si vede anche nelle località turistiche.
un bacio anche a te.

Irene ha detto...

@giulia
si, immagino possa sembrare strano a chi non ha dimestichezza con questi abbinamenti ma ti assicuro che è buonissimo!!!

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