Questi minuscoli esercizi commerciali sono nati per
risolvere la questione delle pensioni degli invalidi di guerra, dopo quella
greco-turca del 1897. Soldi non ce n’erano e anziché inventarsi qualche nuova
tassa (non alludo… eh no…..), lo stato greco l’ha risolta installando i chioschi e dandoli in concessione agli aventi diritto insieme alla licenza di vendere giornali, sigarette
sfuse, caramelle (le famosissime e ormai vintage charleston). L’evento fu
salutato con grande entusiasmo non solo da chi ne godette, ma da tutti gli ateniesi,
tanto che il poeta e giornalista Sotiris Skipis
nell’ edizione del giornale “Skript” del 20 ottobre 1919, si congratula
con il sindaco per la lungimiranza e si augura che la loro diffusione contribuisca
al progresso e alla cultura del paese, rendendo la lettura dei giornali accessibile a
tutti. E difatti i giornali si
appendevano aperti lungo le pareti così
che chi si fermava potesse leggerli, usanza che sopravvive fino a oggi.
Le sigarette sfuse
costituivano la loro entrata maggiore; in un’epoca di estreme difficoltà
economiche, ci si andava e si comprava
qualche sigaretta che costava 20 centesimi di dracma. Verso la fine degli anni 40 si sono aggiunte
le prime ghiacciaie e così sono apparse le limonate e le gazzose. Le guerre
erano ormai alle spalle, il paese si stava sviluppando e arricchendo e lo spazio dei chioschi aumentava proporzionalmente al progressivo
aumento consumistico degli ateniesi ed ecco che si aggiungono i cioccolati e i chewing gum di marca, il tutto reclamizzato con insegne pubblicitarie: i primi segnali del
marketing come lo conosciamo attualmente erano apparsi.
Altri articoli si sono aggiunti con gli anni e con l’autorizzazione
di vendere latticini, (ma non prodotti caseari) si sono aggiunti i gelati, e poi i sandwich, e poi le macedonie di frutta….
e così i lillipuziani esercizi commerciali
sono diventati quasi dei mini
market dove si trova praticamente di tutto!
I periptero ormai si trovano in tutto il paese, ma sono nati ad Atene. Così se ci andate e vi fermate a qualche periptero per comprare dai giornali agli occhiali da sole, saprete la loro storia!
Il pollo alla milanese era un piatto molto in auge nelle case della borghesia ateniese intorno agli anni ’70 e ora purtroppo a rischio estinzione. Peccato, perchè è un gran piatto. Richiede il suo tempo ma ne vale la pena. Perché poi si chiami così non è dato da sapere, ma probabilmente per un motivo analogo all’insalata russa che si chiama così in Italia ma anche in Grecia, mentre in Russia si chiama insalata italiana, o al riso alla greca che con mia sorpresa ho sentito per la prima volta in Italia.
I periptero ormai si trovano in tutto il paese, ma sono nati ad Atene. Così se ci andate e vi fermate a qualche periptero per comprare dai giornali agli occhiali da sole, saprete la loro storia!
Il pollo alla milanese era un piatto molto in auge nelle case della borghesia ateniese intorno agli anni ’70 e ora purtroppo a rischio estinzione. Peccato, perchè è un gran piatto. Richiede il suo tempo ma ne vale la pena. Perché poi si chiami così non è dato da sapere, ma probabilmente per un motivo analogo all’insalata russa che si chiama così in Italia ma anche in Grecia, mentre in Russia si chiama insalata italiana, o al riso alla greca che con mia sorpresa ho sentito per la prima volta in Italia.
Per il brodo:
-
1 pollo di circa 1 kg
-
1 carota
-
1 gambo di sedano
-
1 cipolla bionda steccata con 2 chiodi di garofano
-
qualche grano di pepe nero
-
sale grosso
Per il riso pilaf:
-
una noce di burro
-
mezzo bicchiere di vino bianco
-
1 tazza e mezzo da thè abbondante di riso
parboiled
-
2 tazze di brodo di pollo
Per la salsa:
-
50 gr. di burro
-
50 gr. di farina 00
-
mezzo litro di brodo di pollo
Per la finitura:
Un ciuffo di prezzemolo tritato
Procedimento:
Brodo:
Brodo:
Far bollire due liltri di acqua poco salata in una grande pentola e
appena stacca il bollore immergere il pollo insieme alle verdure e ai grani di
pepe e far bollire per un’ora abbondante.
Togliere il pollo e le verdure dal brodo, filtrarlo da un
colino fitto e tenerlo caldo da parte. Il brodo servirà per il riso.
Quando il pollo si sarà un poco raffreddato, cioè quando si potrà maneggiarlo con le mani, pulirlo da pelle e ossa e sfilacciare le carni con le mani. Tenere da parti le carni di pollo.
Riso:
Quando il pollo si sarà un poco raffreddato, cioè quando si potrà maneggiarlo con le mani, pulirlo da pelle e ossa e sfilacciare le carni con le mani. Tenere da parti le carni di pollo.
Riso:
Preparare il riso: far sciogliere la noce di burro in una
pentola e tostare il riso. Sfumare con il vino e quando sarà evaporato,
prendere 2 tazze di brodo caldo e versarlo sul riso. Sostanzialmente il rapporto di riso liquido è di uno a due: una parte di riso-due parti di liquido. Salare leggermente e
coprire la pentola. Cuocere per circa 20 minuti e comunque quando il brodo sarà
evaporato lasciando il riso asciutto. Coprire con un canovaccio da cucina,
posizionare il coperchio della pentola sopra e lasciare che riposi.
Besciamella con brodo di pollo:
Preparare la salsa che si prepara esattamente come la
besciamella classica, ma anziché del latte usiamo il brodo di pollo. In un pentolino
preparare un roux chiaro con la farina e il burro e versare il brodo di pollo. Mescolare
in continuazione con la frusta finchè non si ottenga una salsa abbastanza
densa.
Prelevare una tazzina da caffè dalla besciamella e versarla nel
riso. Mescolare.
Composizione:
Per la composizione ci serve uno stampo per budino,
tassativamente con il buco in mezzo. Stendere un terzo del riso livellando e
compattando, distribuire sopra metà del pollo, ripetere un altro terzo del
riso, il pollo rimanente, e finire con il riso. Livellare, compattare e
lasciare che riposi per mezz'ora.
Capovolgere sul piatto di portata, versare la salsa calda e
decorare con qualche fogliolina di prezzemolo tritata.
8 commenti:
Ξέρεις πόσο καιρό τώρα ο γιος μου μου λέει ότι έχει πεθυμήσει κοτόπουλο μιλανέζα???
Νομίζω ήρθε η ώρα να του κάνω το χατήρι ;-)
Φιλιά Ειρήνη μου, καλό μεσημέρι!
Davvero molto interssante. mai speritentato. Appena arrivo "a casa" chiederò a Jorgo della taverna se me lo prepara. però intanto mi segno la ricetta, così ci provo anche io! Senti ma...se usassi un bel petto di pollo anziché quello intero, dici che rimane troppo asciutto?
υπεροχο!
@amelie
ma si, sicuramente va benissimo anche il petto di pollo. solo che il brodo non verrà così saporito. è più una questione di brodo che di carne!
non l'avevo mai sentita questa ricetta, da te imparo sempre qualcosa di nuovo Irene, buon weekend, un abbraccio
Questa ricetta l'ho conosciuta grazie alla mamma della mia amica Eftichia. Quando veniva a trovarla in Italis, preparava anche il pollo alla milanesa, oltre a un sacco di altre cose buonissime... Grazie per quest'altra buonissima ricetta, che mi ha fatto tornare indietro di tanti anni :)
Faceva un piatto molto simile a questo mia suocera napoletana. Lo chiamava "insalata di riso" e sostituiva alla bechamel una maionese molto morbida. Non ho mai visto come lo preparasse, ma c'era riso, pollo e salsa. La serviva in estate, disponeno il riso in una grande ciotola che veniva tenuta in fresco prima di servire. Era per lei un piatto estivo rielaborazione di un piatto di sua madre.
@ale
che bel nome eftichia! significa felicità.
@renata
si, molto simile ma non mi stupisce. abbiamo parecchi piatti in comune (greci e italiani intendo) seppur con delle varianti.
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