Intere generazioni di greci sono cresciute con il trachanas, che ha prodotto degli appassionati sostenitori oppure dei nemici feroci. O lo si ama o lo si odia. Non ci sono mezze misure.
Io appartengo a quelli che l’hanno ferocemente odiato da piccola e mi ci sono appassionata da grande.
Prendiamo dei piccoli pezzi dell’impasto, li schiacciamo un po’ a mo di schiacciatina e li stendiamo su un bel lenzuolo pulito in un luogo aerato per un paio di giorni per farli seccare. Copriamo con del tulle, per evitare che ci vadano sopra insetti etc.
Ogni tanto giriamo i pezzetti per farli seccare da tutt’e due i lati.
Quando si sono seccati, li tritiamo su un apposito attrezzo che somiglia a un settaccio, per sbriciolarli e ridurli a pezzetti che sono irregolari e delle dimensioni pressappoco di un chicco di riso.
Mettiamo di nuovo a seccare e voilà!!!! Pronto!!!!
Ovviamente si fanno quantità ingenti, che devono durare tutto l’inverno.
Conserviamo in sacchetti di tela.
Allo stesso modo si prepara il trachanas dolce. Solo che in questo caso usiamo il latte fresco non inacidito.
Come si mangia??? A me ora piace come lo faceva mia mamma. In zuppa densa, olio evo, menta secca, pepe nero e una sbriciolata di feta!!!
Io appartengo a quelli che l’hanno ferocemente odiato da piccola e mi ci sono appassionata da grande.
Che cos’è il trachanas dunque?
Sostanzialmente si tratta di farina di grano impastata con del latte.Tutte le donne in Grecia fino a un po’ di decenni fa, lo preparavano in casa. Diciamo più o meno tutte le donne nei paesi, perché mia mamma, ateniese sin dalla nascita, non l’ha mai preparato.
Intanto, bisogna armarsi di molta pazienza, di tempo libero, e di uno spazio grande e vuoto.Dunque: In primis va specificato che ci sono due tipi di trachanas. Dolce e acido. Per il trachanas dolce usiamo latte fresco, per il trachanas acido usiamo latte inacidito.
Rispetto alla farina, possiamo usare farina di grano tenero, di grano duro, mischiate, o anche mischiate con del semolino.Per preparare il trachanas acido, mettiamo del latte fresco e intero in contenitori di vetro, fuori dal frigo e lo lasciamo per qualche giorno, mescolando ogni giorno con un cucchiaio di legno. In questo modo otteniamo latte acido. In alternativa al latte acido possiamo usare dello yogurt.
Mescoliamo con la farina e prepariamo un bel impasto.Prendiamo dei piccoli pezzi dell’impasto, li schiacciamo un po’ a mo di schiacciatina e li stendiamo su un bel lenzuolo pulito in un luogo aerato per un paio di giorni per farli seccare. Copriamo con del tulle, per evitare che ci vadano sopra insetti etc.
Ogni tanto giriamo i pezzetti per farli seccare da tutt’e due i lati.
Quando si sono seccati, li tritiamo su un apposito attrezzo che somiglia a un settaccio, per sbriciolarli e ridurli a pezzetti che sono irregolari e delle dimensioni pressappoco di un chicco di riso.
Mettiamo di nuovo a seccare e voilà!!!! Pronto!!!!
Ovviamente si fanno quantità ingenti, che devono durare tutto l’inverno.
Conserviamo in sacchetti di tela.
Allo stesso modo si prepara il trachanas dolce. Solo che in questo caso usiamo il latte fresco non inacidito.
Come si mangia??? A me ora piace come lo faceva mia mamma. In zuppa densa, olio evo, menta secca, pepe nero e una sbriciolata di feta!!!
Il trachanas delle foto è quello che mi ha dato mia mamma che ha fatto una sua amica nel paese! Acido! Le volte che non ci sono amiche disponibili, lo compro. Perchè lo si trova praticamente ovunque. Ultimamente si trovano anche versioni arricchite con verdure, spezie, erbe aromatiche.
Nota: Questo post è soltanto informativo. Non vuol essere una guida per preparare il trachanas non avendolo io mai preparato.
10 commenti:
ora ti ho apprezzato ancora di piu! grazie mille! mi auguro che piu donne greche in italia ma sopratutto in grecia sappiano apprezzare la cucina greca. un grande bacio dalla e.romagna!
grazie delle belle parole. me lo auguro anche io!
un abbraccio
Penso che si potrebbe usare anche per la colazione mattutina, in sostituzione dei corn flakes.
Sono molto invitanti.
Mi chiedo il perché dell'ultima tua NOTA
Cara Irene non sapevo che il trachanas si faceva in casa.
È bello vedere come le donne di un tempo vivevano.
Sono tradizioni che ci servono a riflettere molto su come stiamo vivendo ora.
Sarebbe bello raccogliere in qualche modo queste usanze per tenerle ben strette nel tempo.
Grazie un abbraccio.
@annamaria
hai ragione. tanto è perduto o si sta perdendo!
@anna
in effetti si usa e si presta anche per la colazione. per chi ama la colazione salata.
la nota l'ho messa perchè non voleva essere un post su come preparare il trachanas (io non l'ho mai fatto) ma su cosa è.
No oí hablar nunca de este alimento. Gracias por mostrarlo. Besinos.
Sul tuo blog c'è sempre qualcosa da imparare, io non conoscevo questa preparazione!
Ciao...hai ragione,è molto simile alla fregola sarda,cambia il modo di lavorazione e l'aggiunta del latte al posto dell'acqua...ma la forma è uguale!!E sono onorata per aver ricevuto questa tua informazione...il bello del blog è anche questo!!Buona giornata cara!!
letto :)
non mi sembra diffcile
bacio
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