Io di ricette non ne ho solamente
una, ne ho tante di cui alcune le ho proposte qui negli anni passati.
Quella però che mancava e che non deve mancare per cui provvedo
subito a colmare il vuoto, è la ricetta con l’ammoniaca.
Ingrediente che può stranire per chi non ha confidenza con un certo
tipo di preparazioni ma che una volta era molto usato nelle ricette
tradizionali.
Ingredienti: (per circa 20
koulourakia)
- 300 gr. di farina 00
- 125 gr. di burro
- 125 gr. di zucchero a velo
- 1 uovo
- 30 gr. di latte
- 1 cucchiaino da caffè di essenza di vaniglia
- ½ cucchiaino da caffè di baking powder
- ¼ cucchiaino da caffè di ammoniaca
Per la superficie:
- 1 tuorlo
- 2 cucchiai da minestra di acqua
- ½ cucchiaio da minestra di zucchero semolato
Procedimento: (preparazione 30 min.
– attesa 30 min. – cottura 25 min.)
Togliere il burro da frigorifero e
portarlo a temperatura ambiente. Fare lo stesso con l’uovo e il
latte.
Setacciare la farina con il baking
powder.
Nel mixer o con la frusta elettrica
sbattere il burro con lo zucchero a velo per 4 minuti finchè non
diventi cremoso e soffice. Aggiungere l’uovo, l’essenza di
vaniglia, il latte e l’ammoniaca.
Versare la farina, impastare
velocemente per amalgamare gli ingredienti, formare una palla e
lasciare riposare per 30 minuti.
Accendere il forno a 180 gradi,
modalità statica.
Rivestire una teglia con carta forno.
Prendere circa 50 gr. di impasto alla
volta, tirarlo con le mani a cordone e dargli la forma che più
piace. A treccia, a cerchio, a spirale etc. Man mano che i
koulourakia sono pronti sistemarli sulla teglia sufficientemente
distanziati tra di loro, dato che con la cottura si gonfieranno.
Per la superficie:
Mettere in un ciotolino il tuorlo,
l’acqua e lo zucchero e sbattere con una forchetta. Spennellare i
koulourakia 2 volte e lasciare che asciughino per 5 minuti.
Infornare nel ripiano di mezzo per
circa 25 minuti, finchè i koulourakia non prendano un bel colore
biondo.
Togliere dal forno, mettere sulla
gratella e lasciare raffreddare completamente.
Si conservano perfettamente per 3 – 4
giorni chiusi in una scatola di latta.
2 commenti:
anche noi a Trieste per la Pasqua abbiamo un dolcetto simile , si chiama Tìtola e in alto è infilato un uovo solo colorato, un'altra cosa che unisce la Grecia a Trieste, Buona Pasqua Irene, un abbraccio !
@Chiara
Buona Pasqua anche a te e alla famiglia.
un bacio
irene
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