Le chilopites e il
trahanàs sono forse le uniche paste greche conosciute non dico ai
turisti che probabilmente nemmeno queste conoscono, ma anche alla
maggior parte dei greci stessi.
Per me valeva lo stesso
finchè non ho cominciato a esplorare sistematicamente la cucina
greca e scoperto che esistono diverse paste, alcune molto simili a
certe contadine italiane, come questa che si chiama “gkogkes”,
identica ai cavatelli ed è tradizionale della regione di Lakonia,
nel Peloponneso.
Si condisce molto
semplicemente, con del burro fuso e mizithra
grattugiata, ma io ho preferito condire con un sugo di peperoni e
feta.
Ingredienti:
Per la pasta:
- 150 gr. di farina 0
- 100 gr. di farina di semola rimacinata
- circa 140 ml di acqua
- un pizzico di sale
Per il sugo:
- 1 peperone rosso
- 1 cucchiaio di capperi dissalati
- 1 piccola cipolla bianca tritata
- 4 cucchiai di olio evo
- sale
- pepe
Per finire:
- feta sbriciolata
- pesto di basilico
Procedimento:
Gkogkes:
Mescolare le due farine, aggiungere il
sale e sulla spianatoia creare una fontana. Versare l'acqua poco
alla volta e impastare a lungo, fino a quando non si avrà un impasto
liscio e abbastanza morbido.
Formare una palla, coprire e lasciare
riposare per 30 minuti.
Prendere un pezzo di pasta alla volta e
formare dei tubi del diametro di circa 8 mm che andranno tagliati a
tubetti di 3 cm. Con l'indice e il medio della mano premere nel
centro dei tubetti facendoli scivolare verso di sé.
Man mano che saranno pronti sistemarli
su un vassoio leggermente infarinato.
Sugo:
Lavare il
peperone, asciugarlo, metterlo su una teglia e infornarlo a 200
gradi. Dopo circa 10 minuti, quando si sarà ammorbidito un poco,
bucarlo con una forchetta qua e la, girarlo e continuare la cottura
finchè non sarà morbidissimo. Mediamente ci vogliono una ventina di
minuti.
Una volta cotto
tirarlo fuori dal forno e metterlo subito in un sacchetto di carta.
Chiudere il sacchetto e lasciarlo per 10 minuti.
Togliere il
peperone dal sacchetto, tagliare il picciolo, togliere semi e
filamenti e spellarlo. Una volta spellato tagliarlo a filetti.
Versare l'olio in
una padella e far appassire a fiamma bassa la cipolla. Aggiungere i
filetti del peperone, i capperi, salare e macinare del pepe. Far
insaporire e ritirare dal fuoco.
Mettere nel
frullatore e frullare.
Far bollire la
pasta in acqua salata per il tempo necessario che può variare
secondo il tipo di farina, le dimensioni delle gkogkes etc, quindi
non sono in grado di indicare un tempo preciso; a me si sono voluti
10 minuti.
Scolare la pasta e
condire con il sugo di peperoni. Versare nei piatti, con un
cucchiaino far cadere un po' di pesto qua e là e finire cospargendo
della feta sbriciolata.
3 commenti:
Meno male che hai messo la ricetta per la pasta di sicuro pronta non esiste. Non sono brava a farla ma ci voglio provare mi attira.
Buon Natale a te e Famiglia un abbraccio.
è delizioso il sugo di peperoni e feta, grazie per avermi fatto conoscere questo formato di pasta, in Grecia non l'ho mai assaggiato ! Un bacione
Che interessante il sughetto di peperoni! Ho un ultimo vasetto di falde di peperoni arrostiti sott'olio..lo consumerò così.
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