Le azioni di chi è a caccia di prestigio sociale salgono
vertiginosamente se viene visto nei ristoranti giusti, quelli che contano,
diventati ormai la borsa dello status sociale. I più raffinati ordinano cernie, orate e dentici.
Aragoste e scampi fanno sempre il
loro bel effetto ma in genere vengono lasciati ai parvenue. I veri intenditori ordinano altro.
Così, se prima si
andava in banca a chiedere un mutuo per
la casa o un finanziamento per la macchina o per le vacanze, tra un po’
ci si andrà per chiedere un finanziamento per investire nella “borsa della gastronomia” e cominciare così la scalata sociale.
Si sa che le banche di questi tempi hanno il braccino corto,
ma se ce la fate a ottenere il finanziamento o se avete di vostro dei soldi da
investire, la visita a un ristorante di lusso per esibire la vostra cultura ittica è un must oltre che una mossa intelligente. Per l'occasione ecco alcuni suggerimenti per non
sembrare dei dilettanti allo sbaraglio:
- curare l’outfit; è indispensabile per sentirvi parte del “gruppo”
- ordinare i pesci più cari;
in fondo il finanziamento l’avete
ottenuto
- evitare i crostacei (voi
siete raffinati)
- non chiedere di farvi
pulire il pesce; un fine intenditore sa come pulirlo e ci gode a farlo
- voi sapete quale vino si
abbina con il pesce ordinato. Chiedete la lista dei vini ma scegliete voi.
- chiedete sempre
informazioni, più che potete, sul pesce che vi interessa ma MAI se è pescato; è pleonastico e voi sarete guardati con sospetto: "ma dove crede di essere entrato!!!"
Eh si, la vita è complicata!!!!
La ricetta che segue, molto semplice da fare ma lussuriosa, era in voga negli anni ’60 e ’70, ora quasi dimenticata. Faceva parte di quella che veniva definita "cucina borghese" che tentava di prendere le distanze dalla cucina contadina con l'utilizzo di salse come la maionese e la besciamella che le davano un'aria come dire..... francese!
Ingredienti:
- 1 pesce da 1 kg di carne bianca da far bollito (cernia, merluzzo, nasello)
- 2 patate
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla
- qualche grano di pepe nero
- sale
- 3 – 4 cetriolini sott’aceto
- 2 cucchiai di capperi sott’aceto
- maionese (fatta in casa)
Procedimento:
Per prima cosa preparare la maionese. Io uso ormai il metodo
del “barattolo”. Un uovo freddo da frigo, 230 gr. di olio di semi freddo da
frigo, 2 cucchiai di aceto bianco, un
pizzico di sale, mezzo cucchiaio di senape. Mettere in questo ordine gli ingredienti in un barattolo di vetro munito di tappo (così non bisogna travasare) e
immergere il nimipimer che deve toccare il fondo del barattolo. Accendere e restare fermi per alcuni secondi.
Sollevare e muovere su e giù finchè non si ottenga la maionese. Metodo
infallibile!
Pulire il pesce e lavarlo. Pelare le patate e la carota, sbucciare la cipolla, lavare tutte le verdure e metterle a bollire con i grani del pepe in acqua
abbondante leggermente salata. Dopo 20 minuti aggiungere il pesce intero o
tagliato a metà e far bollire per 20 minuti indicativamente, ma ovviamente
dipende dal tipo di pesce e dalla grandezza.
Ritirare dal fuoco, togliere il pesce, sistemarlo in un
piatto e lasciar raffreddare. Togliere
anche le verdure. Tagliare a dadini la
carota e le patate. Quando il pesce si sarà raffreddato e si potrà maneggiarlo
con le mani, pulirlo da pelle e spine molto scrupolosamente e tagliarlo a pezzi
piccoli.
Sciacquare e asciugare bene i capperi. Tagliare a dadini
qualche cetriolino. Mescolare il pesce con le verdure, i cetriolini e i
capperi. Aggiungere un quarto della maionese e mescolare bene.
Sistemare il pesce sul piatto di portata coprendolo di
maionese e decorando con pezzetti di carota, cetriolini e capperi.
6 commenti:
Ciao!!! Come stai???
Ti ho pensata in questi giorni sai??...eh si perché ho prenotato le vacanze estive...Greciaaaaaaa!!!!
Bellissima la presentazione di questo pesce, ...effettivamente fa molto 70ies ;-)
Ti mando un abbraccione!!!! roby
ciao cara
mi hai fatto sorridere sul mutuo necessario per poter accedere in un ristorante e gustare del buon pesce! e mi rendo conto di quanto io sia fortunata!!
intrigante il tuo metodo per la maionese! lo proverò! per il resto la ricetta mostra interessante alternativa per gustare il pesce anche se io preferisco più semplicità
bacio
sono poco presente nei commenti ma leggo ogni singolo post. Questa la devo provare di corsa. Ed anch'io sono rimasto folgorato dalla maionese. L'ultima volta che l'ho fatta ho usato solo olio d'oliva ed è venuta un pò "aggressiva". Ma dato che mi piace, in che percentuale suggeriresti di sostituire l'olio di oliva con l'oilio di semi? Un terzo e due terzi, per esempio?
@roberta
la amerai la Grecia. A meno che tu la conosca già. Dove vai?
@anna
tu sei privilegiata per dove vivi e per i rifornimenti del capitano!! :)
ti dirò, anche io i pesci li preferisco semplici ma anche questa guarda, è deliziosa.
buona giornata
@stefano
grazie stefano. io proverei con un olio leggero e farei un 50% e 50%.
ora sono un poco di corsa, ma la sera ti scrivo un modo per la maionese poco ortodosso ma interessante che fa lo chef tano simonato.
@stefano
ecco qui.
maionese di albumi
3 uova, 50 gr. di olio evo leggero, brodo vegetale, sale, un pizzico di zucchero e pepe macinato fresco
Rassodare le uova, prendere gli albumi e frullarmi con 2 cucchiai di aceto bianco, il succo di 1/4 di limone l'olio, il sale e il pizzico di zucchero. Alla fine aggiungere un poco di brodo per raggiungere la densità voluta.
L'ho fatta qualche volta, è buona e delicata.
impressionante...
grazie infinite. Ti farò certamente sapere.
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