03/05/14

garidomakaronada / pasta con i gamberi


Con la sola eccezione dell’alta cucina (qualsiasi cosa voglia dire la definizione),  a volte  autoreferenziale, tutte le altre  creano e vivono di atmosfere ed è  proprio questa la magia della cucina, dove all’esperienza sensoriale si affianca quella evocativa. 
Proprio per il  suo potere evocativo la prima cucina che abbiamo provato resta quella del cuore e  nessun’altra è in grado di soppiantare. Poco importa se raffinata o grezza, ricca o povera. Razionalmente possiamo anche decidere che un’altra cucina sia migliore della nostra, più ricca, più elaborata, ma questo resta un giudizio che coinvolge si i sensi, ma mancandogli  la componente evocativa e quindi emozionale,  diventa  un giudizio mentale.

E’ proprio per questo che i piatti che si mangiano in una vacanza diventa impossibile replicarli  identici in casa o anche nel miglior ristorante etnico della città.  Anche se gli ingredienti  e le tecniche sono quelli giusti, manca l’atmosfera,  l’atmosfera che ti fa bere l’ouzo in Grecia ma in Italia no. E quando decidi di berlo cerchi di replicare un’atmosfera greca, immaginando di essere in un ouzerì o una taverna da qualche parte in Grecia.

Ci vuole tempo,  adattamenti  e aggiustamenti perché un piatto di un certo paese possa diventarne  parte integrante della cucina di un altro. E io da molto tempo ho smesso di redarguire i miei connazionali quando nella carbonara  ci mettono la panna o quando sbattono il formaggio sugli spaghetti con il tonno,  avendo finalmente capito che l’originale è solo uno. Tutto il resto è una replica da interpretare a soggetto.

La ricetta era  molto in voga negli anni 80-90, gli anni delle vacche grasse, insieme all’ astakomakaronada (spaghetti all’astice). 

Ingredienti: (per 2)

  •           100 gr. di gamberetti
  •           4 – 5  o più gamberi grandi
  •           1 cipolla tritata
  •           mezzo peperone giallo tagliato a dadini piccoli
  •           1 scatola di pomodori pelati
  •           una tazzina da caffè di ouzo
  •           4 cucchiai di olio evo
  •           sale
  •           peperoncino piccante a piacere
  •           prezzemolo tritato
  •           160 gr. di linguine o altra pasta a lunga piacimento
Procedimento:
Lavare gamberi e gamberetti, asciugarli e staccare a tutti la testa. Dai gamberetti staccare il carapace e la coda e tenere da parte teste e carapace. 
Versare l’olio in una padella e quando si sarà scaldato friggere per un minuto per lato i gamberi. Toglierli dalla padella e friggere per un  minuto in totale i gamberetti. Togliere anche questi dalla padella e sistemare tutti in un piatto.

Abbassare la fiamma e nella stessa padella soffriggere la cipolla. Quando sarà appassita aggiungere il peperone e il peperoncino e cuocere per qualche minuto,  finchè non ammorbidisca. Unire i gamberi e dopo un paio di minuti sfumare con l’ouzo. Dopo qualche minuto,  versare i pelati schiacciati con la forchetta e il prezzemolo e cuocere a fiamma bassa per una quindicina di minuti  e comunque finchè  i liquidi non evaporino quasi del tutto. 

Prendere le teste e i carapaci dei gamberi e metterli in un sacchetto di garza. Versare abbondante acqua nella pentola dove si andrà a lessare la pasta e buttare dentro il sacchetto di garza. Quando l’acqua comincia a bollire, salare e lasciare che bolla per dieci minuti. Togliere il sacchetto e buttare la pasta. Lessarla e toglierla con il forchettone un minuto prima del completamento. Buttarla nella padella con la salsa a finire la cottura girando delicatamente. Spargere sopra un poco di prezzemolo tritato e servire.

Per creare qualche spigolo a un piatto rotondo, se ho dei limoni verdi, grattugio SOLO nel mio piatto un poco di scorza ma questo è un mio vezzo. I miei commensali  puntualmente rabbrividiscono!




9 commenti:

edvige ha detto...

Interessante questo piatto da provare deve essere squisito. Grazie e buona domenica.

Marina Riccitelli ha detto...

è vero un piatto non è mai buono come quando lo gusti nel luogo più appropriato. Provi a rifarlo ma non sempre ci riesci. Questo piatto mi piace moltissimo! Anch'io ci gratterei la scorza dei limoni verdi, ma perchè rabbrividire? Io trovo che l'aroma di limone ci stia benissimo!! baci

Chiara ha detto...

i primi di pesce sono i miei preferiti,buona settimana cara Irene, un bacione !

kiki ha detto...

Χρόνια πολλά!

Ειρήνη Ε. ha detto...

Πολύχρονη Ειρήνη για την ονομαστική σου εορτή! Να είσαι γερή και ευτυχισμένη!
Αγαπημένο φαγητό η γαριδομακαρονάδα! Θυμίζει καλοκαίρι Ελληνικό και λαμπερό ήλιο!
Καλή σου ημέρα.

Irene ha detto...

Κικη και Ειρηνη
ευχαριστω πολυ για τις ευχες.
Και σε εσενα Ειρηνη χρονια πολλα!

Unknown ha detto...

Mi piace un sacco il peperone in questo sughetto!!!
Pasta strepitosa...mi hai fatto venire fame anche se è ora di andarsene a letto ;-)
Come stai???
Spero tutto ok :-D era un po' che non passavo da te..il tempo ultimamente mi manca, ci vorrebbero giornate di 48 ore...
Un abbraccio! Roby

Unknown ha detto...

Mi piace un sacco il peperone in questo sughetto!!!
Pasta strepitosa...mi hai fatto venire fame anche se è ora di andarsene a letto ;-)
Come stai???
Spero tutto ok :-D era un po' che non passavo da te..il tempo ultimamente mi manca, ci vorrebbero giornate di 48 ore...
Un abbraccio! Roby

Irene ha detto...

@roberta
grazie! sto bene anche se in questo momento con una leggera influenza!
poco tempo, ecco ho detto tutto, cosa d'altronde che accomuna tanti.
un bacio, buona giornata e grazie!

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