31/08/11

mastiha di chios e carlo cracco


Di questa resina mi sono già occupata qualche tempo fa. Torno a farlo, perchè ho trovato un bel blog che riporta in un pdf l'uso che ne fa Carlo Cracco nella sua cucina.
Non credo di dover dire qualcosa di Cracco. Immagino chi si occupi di cucina lo conosca. Quanto meno di fama.
Devo ammettere che sono molto felice che i prodotti della mia terra siano apprezzati e usati da chef di questo calibro.
La “mastiha di Chios” è una resina che si estrae dal tronco e dai rami del “mastihodendro”, (pistacia lentiscus var. chia).
E’un arbusto di 2- 3 metri che cresce lentamente. La sua dimensione finale la raggiunge dopo circa 50 anni, mentre la produzione della resina comincia dal quinto anno di vita dell’arbusto.
Arbusti della stessa famiglia fanno parte della macchia mediterranea in tutti i paesi del mediterraneo, ma soltanto all'isola di Chios,(isola dell'Egeo orientale) da cui prende anche il nome, in una magica combinazione di clima e flora si ha questo prodotto.
Si ottiene incidendo l’arbusto con un attrezzo tagliente. La masticha si presenta come una lacrima al punto dell’incisione e lentamente scivola verso terra.
La sua consistenza inizialmente è gommosa. Si cristallizza in forme asimmetriche dopo circa 15 giorni dalla sua estrazione.
Il suo sapore all’inizio è amarognolo, ma scompare velocemente, per lasciare spazio al profumo inebriante che la caratterizza.
Si produce esclusivamente nell’isola di Chios ed è un prodotto DOP dal 1997.

Come è naturale, la mastiha ha dato il nome ai villaggi del sud dell’isola, che si chiamano mastihochoria. (chorio in greco è il villaggio). L’arbusto si trova esclusivamente in questa parte dell’isola, la cui lavorazione è l’occupazione principale degli abitanti.
La costruzione di questi villaggi risale al periodo bizantino, ma prendono la loro forma definitiva durante il periodo della repubblica marinara genovese (1346 – 1566), allo scopo preciso di sfruttare in modo sistematico la produzione della masticha.
Perché fossero protetti dalla pirateria dell’epoca, i villaggi erano invisibili dal mare e la loro disposizione costituiva una forma di fortificazione.
Oggigiorno, la masticha viene prodotta in 24 villaggi, che sono stati dichiarati tradizionali dal Ministero della Cultura greco.

La mastiha, dai tempi antichi è conosciuta per il suo profumo particolare e le sue proprietà terapeutiche.
E’ in assoluto il primo “chewing gum”, visto che veniva usata dagli antichi per la pulizia dei denti e per profumare l’alito. Veniva usata pure nella cosmetica, per la pulizia del viso e del corpo.
Moderne ricerche confermano ampiamente le sue proprietà sia cosmetiche che terapeutiche.
E’ indicata per l’igiene orale, problemi digestivi, ha proprietà antinfiammatorie e antibiotiche, contribuisce alla cicatrizzazione e ricostruzione della pelle.
Le sue proprietà terapeutiche e il suo profumo unico, hanno contribuito a far amare questo prodotto a tutti i paesi del mediterraneo dell’est.
Attualmente si esporta in tutto il mondo.
Trova ampio uso in cucina, in pasticceria, nei liquori, nel thè, nei prodotti d’igiene orale, nella cosmesi.

Notizie prese da questo sito.
Foto dal web.

Note autobiografiche:
Quando ero bambina, e parlo di diversi decenni fa, l’unico chewing gum che masticavo era proprio questo. Mastiha zuccherata. Veniva venduta in forma di confetti .
Non uso più il chewing gum, in compenso i cosmetici che uso sono a base di mastiha.


 Ringrazio di cuore Jasmine.


1 commento:

Unknown ha detto...

Bellissima descrizione.
Adoro la Masticha al punto di aver piantato nel mio giardino il lentisco.
Ho anche portato dalla Grecia il liquore di mastica che è fantastico
Spero di andare presto a visitare Chios.
Un abbraccio.

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