04/07/16

atherinopita


atherinopita
Madame Sousoù è un personaggio creato  dalla penna arguta del commediografo, giornalista e autore teatrale Dimitris Psathàs. La tragicomica eroina vive in un' illusione totale . Non millanta soltanto di essere ricca ma anche di essere colta, istruita, di essere completamente diversa e superiore dal quartiere fangoso e dei suoi abitanti dell'Atene degli anni '40 dove il destino l'ha buttata. Snobba i suoi vicini di casa, snobba anche il marito pescivendolo.
Attraverso la sua servetta istruita a dovere, sparge la voce che a casa sua si mangiano aragoste, al massimo spigole e orate, non gli zerri e il latterino che il povero Panagiotakis porta a casa. Ma nessuno ci casca! Gli abitanti del  quartiere povero e fangoso prendono in giro la sciroccata a volte anche in modo crudele, il marito si dispera ma tant'è.... Le sputano addosso e lei pensa che piove....
Prenderà la sua dura lezione dalla vita stessa, dopo che per una serie di circostanze è riuscita a realizzare i suoi sogni, a vivere nel quartiere aristocratico di Kolonaki, a frequentare la ricca borghesia, a mangiare aragoste e bere champagne tutti i giorni.
Mi piace pensare che abbia alla fine capito come capì Proust dopo aver cercato e frequentato la nobiltà francese che i Guermantes sono i Verdurin e che finalmente abbia anche cominciato ad amare come amo io il pesce povero!

La atherinopita è un piatto dell'isola di Chios, molto semplice e gustoso. A piacere si possono aggiungere degli aromi.
atherinopita
Ingredienti:
  • 200 gr. di latterino
  • 2 cipolle ramate medie
  • 1 cucchiaio colmo di farina
  • sale
  • una macinata di pepe nero
  • olio di arachidi per friggere
Procedimento:
Tagliare a mezze rondelle le cipolle e metterle in una padella coprendole di acqua. Accendere il fuoco a fiamma media e lasciare che l'acqua evapori del tutto. In questo modo le cipolle si ammorbidiscono e non si rischia di sentire quel “croc” fastidiosissimo tra i denti!

Mentre le cipolle stanno sul fuoco, lavare il pesce, scolarlo e metterlo in una ciotola senza pulirlo. Non ce n'è bisogno dato che è un pesce piccolissimo. Versare nella stessa ciotole del pesce le cipolle ormai ammorbidite e salare. Macinare del pepe fresco, aggiungere il cucchiaio di farina e mescolare.

In una padella delle dimensioni che vi aggrada scaldare l'olio e versare il composto o parte di esso se usate una padella piccola, fino a coprire il fondo, come se doveste cuocere una frittata. Premere leggermente e friggere a fiamma media fino a cottura da un lato, (3 – 4 minuti) girare con molta attenzione e cuocere anche dall'altro. Ripetere fino a esaurimento del pesce.

Servire con spicchi di limone e facoltativo del prezzemolo tritato.

atherinopita



7 commenti:

Italians Do Eat Better ha detto...

Un piatto davvero delizioso! Buona giornata

Sonia Cerca ha detto...

Quanta bontà in una sola foto!

Simona Nania ha detto...

wow i pesciolini fritti a regola d'arte!!! che golosità. Ma cipolle ramate.. ehm.. quali sono? io ho l'orto e ne ho messe di tutti i tipi: bianche. dorate, rosse, di Tropea (anche se queste non vengono bene nel mio terreno) i cipollotti, i porri, ma ramate non le ho mai viste, sono curiosissima

Irene ha detto...

@simo
io ho usato quelle ramate di montoro ma ovviamente non sono quelle della ricetta originale.. in grecia normalmente quando si parla di cipolle si intende quelle dorate oppure le bianche. quindi.....

My Ricettarium ha detto...

Non conosco questo piatto... chissà che bontà!!!!!!!!!!!!!! :-* buon lunedì

Chiara ha detto...

adoro il pesce povero, molto bello questo post,ho apprezzato sia il racconto che la ricetta, un bacione Irene !

Μarion, ha detto...

Πολύ ωραία..τώρα το καλοκαίρι είναι ότι πρέπει η αθερίνα..

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