21/11/14

manestra bourou bourou



La manestra è una minestra!  Corfiata naturalmente, dato che questa cucina abbonda di termini  italiani dovuti a 400 anni e qualche spicciolo di dominazione veneziana.  Perché invece  si chiami bourou bourou e cosa significhi  lo ignoro.
 Nello slang greco “bourou bourou”  è   un chiacchiericcio ininterrotto, bla bla, bla, ma non credo proprio che c’entri qualcosa.
Non credo nemmeno c’entri qualcosa la “bouroù”  (charonia tritonis),  una conchiglia  grande che veniva  pescata, limata a un estremità e utilizzata  come tromba dai  piccoli pescherecci.
In attesa dunque  che qualche corfiata mi illumini, riporto la ricetta così come l’ho interpretata  io, avendo trovato soltanto descrizioni sommarie: “piatto contadino fatto con cipolle, patate, salsa di pomodoro fresco.  spaghetti spezzettati con le mani  e abbondante pepe rosso . Si fa sia brodosa che asciutta”.

Neanche Ettore Botrini che sta rivisitando la cucina isolana  dice qualcosa in merito, anzi faccio un appello. Ettore, mi illumini???


Ingredienti:
  •           1 cipolla bianca
  •           2 patate medie
  •           3 cucchiai di olio evo
  •           1 tazza da tè di passata di pomodoro
  •           80  gr. di spaghetti spezzati a mano
  •           sale
  •           pepe rosso dolce
  •          750 ml di brodo vegetale
  •           2 cucchiai di ricotta di capra
Procedimento:
Sbucciare la cipolla e tagliarla a filetti. Sbucciare le patate, lavarle, asciugarle e tagliarle a dadini. Far appassire la cipolla in una casseruola con l’olio evo.  Prendere una tazza dal totale del brodo vegetale e diluire la passata di pomodoro. Versare  nella casseruola  con la cipolla, mescolare e  unire  le patate.  Salare leggermente tenendo presente che il brodo in genere è salato , mescolare e cuocere per circa 10 minuti o comunque finchè le patate non  diventino  morbide. Se serve aggiungere ancora  un po’ di brodo. Frullare con il frullatore a immersione e versare il resto del brodo tenuto caldo. Quando bolle, buttare gli spaghetti e far cuocere per il tempo necessario.

Servire con abbondante pepe rosso e un cucchiaio di ricotta.
Per 2.




12 commenti:

Graal77 ha detto...

E' una minestra deliziosa...ma non posso aiutarti per il significato del nome....complimenti e buona cucina!

Alessandra ha detto...

ho solo cipolle rosse.... poteri provare lo stesso. Mi ispira moltissimo e poi con questo raffreddore è proprio quello che mi ci vuole!

cristiana marzocchi ha detto...

Gustosa! Farolla senza dubbio.
Cristiana

Irene ha detto...

@Graal77
grazie! in quanto al nome nemmeno i greci (come me) lo sanno! :) figurati....

@Alessandra
Guarda, la cipolla bianca l'ho messa io perchè mi sembra che si addica meglio a questo piatto ma secondo me anche la rossa ci va tranquillamente.
grazie

@cristiana2011
Si. Pur molto semplice è gustosa e leggera.
Grazie

irene

Amelie ha detto...

mi piace il nome e il gusto! me la appunto.
amelie
PS (noi domani...si va!)

Chiara ha detto...

non sto a scervellarmi sul significato del nome, l'importante è mangiarla, sembra ottima come comfort food ! Buon fine settimana Irene, un bacione

Ειρήνη Ε. ha detto...

Η ζεστή σου σουπίτσα με την μανέστρα Ειρήνη, είναι ένα από τα καλυτερα φαγάκια για τον χειμώνα! Δυναμωτική και νόστιμη!
Καλό απόγευμα.

Irene ha detto...

@amelie
salutami il patrio suolo!!!! rosico! :)

@chiara
no, nemmeno io mi sono scervellata, anche se mi sarebbe piaciuto sapere l'origine del nome.
un bacio

@ειρηνη
ακριβως ετσι Ειρηνη μου. Καλο βραδυ

irene

virgikelian ha detto...

Una minestra che farò certamente, dai sapori di mio gradimento .
Un saluto.

Azzurra ha detto...

sarei curiosa anche io, ma nell'attesa me la immagino fumante alla mia tavola in questo inverno che sta per arrivare! Ciao

Unknown ha detto...

Bella, buona, colorata e golosa! complimentiiiii
Ti abbraccio
ciaooo
http://pentoleevecchimerletti.blogspot.it

Mila ha detto...

Booooh!!! Mi sembra però molto invitante!!!

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