23/03/14

garides mikrolimano / gamberi saganaki


Il Pireo è stata la prima città che ho conosciuto, camminato, esplorato. Ci sono nata d’altronde! E’ stata la prima meta di uscite con gli amici, i primi caffè in compagnia di amici li ho preso lì seduta in qualche dei suoi innumerevoli bar con tavolini fuori e vista mare, più tardi ci siamo allargati e siamo passati  agli “ouzerì” e alle taverne, di pesce soprattutto. Se vuoi mangiare del pesce, devi andare al Pireo, si diceva ed era vero. Perché il pesce di mare appena pescato va mangiato sul mare e con vista mare.  
E il pesce era appena pescato, cucinato con pochi fronzoli e ingredienti come si addice al pesce fresco e come la cucina greca detta.
I porticcioli e le marine erano le mete più frequenti. A Pasalimani e Mikrolimano pacificamente convivevano yacht e barche di pescatori  e a questi porticcioli veniva chi voleva mangiare pesce fresco con vista mare.
E’ cambiato tanto inesorabilmente ma io continuo ad amarlo e ad andarci almeno 2 volte all'anno con mia grande felicità!
Il porticciolo Mikrolimano, tanto bello che sembra di essere quasi in un’isola e non in  una grande città portuale dà il nome a questo piatto, conosciuto soprattutto come “garides saganaki” (gamberi al tegamino) che è uno dei  pochi piatti tradizionali della regione di Attica.
E' un ottimo piatto che può essere servito come mezès (stuzzicchino) oppure come piatto principale accompagnato da insalate crude. Equilibrato nei sapori, il dolce dei gamberi viene equilibrato dalla sapidità della feta.  I gamberi possono anche essere piccoli, ma meglio che siano da medi a grandi. Si sente di più la consistenza della loro carne sotto i denti.
 
 

Ingredienti: (per 2 - 3 persone)
  •           ½ kg di gamberi
  •           1 scatola di polpa di pomodoro - in alternativa 2 pomodori grandi e maturi   
  •           un pizzico abbondante di timo (fresco è meglio in tal caso 2 pizzicchi)
  •           1 spiccio di aglio tritato fine
  •           150 gr di feta sbriciolata
  •           4  cucchiai di olio evo
  •           1 peperoncino piccante tritato
  •           pochissimo sale
Procedimento: (preparazione 10 min. - cottura 20 min.)
Lavare i pomodori, incidere una croce sul fondo e tuffarli in acqua bollente per un minuto.
Scolarli e pelarli tirando via la pelle dai lembi dell'incisione. Tagliarli a dadini raccogliendo anche tutti i succhi che rilasciano.

Pulire i gamberi: staccare le zampette dall’addome, con un coltellino affilato  incidere il dorso e sfilare l’intestino aiutandosi con uno stuzzidadenti.  Lavarli sott’acqua corrente e asciugarli tamponandoli con carta assorbente. 
Scaldare 2 cucchiai di olio in una padella e friggerli per massimo 1 minuto da ciascun lato. Se i gamberi sono molto piccoli, friggerli per qualche secondo. Toglierli dalla padella e sistemarli in un piatto.

Ritirare la padella dal fuoco per far raffreddare un poco l'olio bollente e  versare il resto dell’olio. Aggiungere l’aglio e rimettere sul fuoco a fiamma bassa. Quando sarà leggermente imbiondito, vale a dire dopo qualche secondo, aggiungere il peperoncino e pomodori. . Cuocere a fiamma bassa per circa 15 minuti finchè i liquidi non saranno evaporati per buona parte lasciando la salsa di pomodoro un pò densa. 
Unire il timo, aggiungere i gamberi, mescolare attentamente per non romperli, spargere la feta sbriciolata e cuocere per un paio di minuti ancora. Pronto!







9 commenti:

nadia ha detto...


E' uno dei miei piatti greci preferito. :-) Grazie Irene

Chiara ha detto...

non sono mai stata al Pireo però li ho mangiati e me ne sono innamorata ! Buona domenica cara Irene, un bacione

Andrea ha detto...

Proprio vero, il pesce va mangiato sul mare in un locale con vista mare! I tuoi gamberi al tegame mi sembrano buonissimi, con la feta e il timo che mi piace tanto... mi sa che questa ricetta te la copio! Baci

ΕΛΕΝΑ ha detto...

Πραγματικά, άλλη νοστιμιά έχει το ψαράκι να το φας δίπλα στην θάλασσα!
Υπέροχος μεζές το φαγάκι σου Ειρήνη μου!
Φιλιά, καλή Κυριακή!!

virgikelian ha detto...

Peccato che io non mangio pesce !!!!! Piacerà sicuramente ai miei.....
Buona domenica.
Virginia

Marina Riccitelli ha detto...

sono stata una volta sola in Grecia ma ogni volta che leggo un tuo post mi viene voglia di partire immediatamente! Questo piatto è succulento! Un abbraccio

Sisina ha detto...

Nel 1979 mio marito e io in viaggio di nozze siamo stati al Mikrolimano (ma era in novembre!!!) e abbiamo gustato questo piatto squisito....no, squisitissimo!! Ce lo ricordiamo ancora a tanti anni di distanza. E spesso siamo tornati in Grecia e abbiamo trovato gli stessi odori e sapori di quel tempo, e gente che ci diceva (perdona la trascrizione...) "mia faza, mia raza". Lo abbiamo sempre interpretato come un segno di saluto e amichevole benvenuto.. e ancora torniamo in Grecia con amore e ammirazione. Ma quando ci hanno proposto questo piatto, lo hanno chiamato "Garides Jouvetzi" (lo scrivo come ricordo la pronuncia..). E' possibile? O mi ricordo male dopo tanti anni? Comunque si chiami, è sempre una bonta!! Grazie per il tuo blog che seguirò con affetto.

Irene ha detto...

@sisina
grazie a te! si, questo "mia fatsa mia ratsa" (lo scrivo come si scriverebbe in greco" è diciamo, un segno di vicinanza. gli italiani sono molto ben voluti dai greci.
per quanto riguarda il piatto, con "ghiouvetsi" tradizionalmente si intende un piatto di carne o pesce con la pastina (per la precisione i risoni" cucinato in un recipienti di coccio al forno. Per garides ghiouvetsi sono propensa a pensare che vi abbiano servito gamberi con i risoni.
prova a guardare qui:
http://mangiaregreco.blogspot.it/2011/05/pasta-con-gamberi-garides-ghiouvetsi.html
buona giornata
irene

Amelie ha detto...

buonissimi!
amelie

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