11/04/13

nistevoume



Cioè mangiamo di magro. I termini “nistevo”, e “nistisimo” sta a significare che si mangia di magro, rigorosamente riferiti ai dettami religiosi in fatto di alimentazione.
La chiesa ortodossa prevede diversi periodi di magro, e oltre i canonici 2 giorni alla settimana, prevede la quaresima pasquale, 40 giorni nel periodo prima di Natale, 15 giorni nel periodo prima di ferragosto, oltre ad altri che non me li ricordo.
Sto ultimamente scoprendo (riscoprendo) la saggezza di questi dettami, che scaturiscono da conoscenza ed esperienza  e che allenano lo spirito e la forza di volontà, atti a formare caratteri rigorosi e stabili.
Vero che tutte le religioni prevedono astensione da determinati cibi in determinati periodi ma io essendo di religione greco ortodossa non vado a cercare altrove, non in altre religioni o in altre discipline, mi tengo le mie origini e le mie radici, e così attraverso vari periodi nell’anno rigorosamente vegan, con tutto guadagno dello spirito e della linea!
Ho quindi  preparato questo piatto semplice e delizioso, che a quanto ho letto è un piatto egiziano di uso praticamente quotidiano.


Mettiamo dunque in ammollo in acqua fredda delle fave secche  (con il guscio) per almeno una notte. Il giorno dopo le mettiamo a lessare. Quando saranno ben cotte, togliamo una parte, le schiacciamo con una forchetta e versiamo questo purè in un piatto insieme alle altre fave che abbiamo lasciato intere. Condiamo con sale, cumino, uno spicchio di aglio tritato, un poco di succo di limone e se vogliamo un peperoncino piccante tritato. Uniamo una cipolla tritata grossolanamente, prezzemolo tritato, olio evo, mescoliamo e serviamo con del pane pita.
Il piatto si chiama ful medames.



9 commenti:

annaferna ha detto...

ciao Irene
quanto hai ragione!! fa davvero bene allo spirito e alla salute osservare periodi di magro! Ma questa ricetta la trovo strepitosa!!
ne prendo nota ...subito!
baci cara

Chiara ha detto...

non lo conoscevo e mi sembra un piatto da provare appena trovo le fave..ma le olive ?Un abbraccio e buon we....

Irene ha detto...

@annaferna
grazie cara! salutami la tua bella terra.

@chiara
le olive le ho messe perchè non mancano da nessuna tavola greca quando si mangia di magro! non c'entrano con il piatto.
un bacio

Unknown ha detto...

che meraviglia!!!!!

edvige ha detto...

Grazie cara preso nota ma posso chiedere se si possono usare le fave fresche surgelate????? Durante il periodo di guerra e dopo i piselli e face erano due cose che trovavi e quindi per me oltre ad essere un brutto ricordo non mi piacevano per niente. Comunque se vanno solo le secche ci provo chissà che non mi torni a piacere cosi ben condito..... Buona fine settimana

Irene ha detto...

@simona
grazie! :)
buon fine settimana

@edvige
posso capirti. una delle volte che mia mamma è venuta a trovarmi, ho fatto la polenta che mia mamma non ha voluto nemmeno vedere perchè le ricordava una preparazione "bobota"la chiamavano, che si faceva con la farina di mais durante la guerra e lei che allora una bimba non poteva sopportare!
a mio parere fave fresche condite così non vanno bene. se fresche, meglio con pecorino! :)
un abbraccio

irene

Gambetto ha detto...

Periodi di magro. Quando non sono per costrizione hanno un potere benefico interessante che non è assolutamente solo fisico quanto anche psicologico per il semplice motivo che restituiscono un nuovo modo di apprezzare quanto di "grasso" offre la vita nascondendolo a volte sotto strati di abitudine che non lo fanno risaltare.
Non amo le fave...ma lo spirito con il quale sei in cucina si :)

mosaicology ha detto...

Να σαι καλά! Καλή δύναμη.

Irene ha detto...

@gambetto
esattamente come dici!
ps. io le fave le adoro! :)

@magda
σε ευχαριστω πολυ.
καλο σαββατοκυριακο

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