12/11/12

polispori



Tante cose che conosco della cucina cretese le ho imparate da questo blog, che è diventato il mio punto di riferimento per questa cucina, universalmente riconosciuta come eccellenza  di cucina salutare, equilibrata e bilanciata, e dal quale ho scovato questa ricetta  che propongo con qualche piccola variazione rispetto al condimento.
Un piatto che arriva direttamente dalla Grecia antica e  che  ci ricorda la “panspermia”; parola che significa "tutti i semi" e che veniva offerta agli dei, Apollo, Ermes Psicopompos (che porta  le anime nell'oltretomba),  ma anche ai morti. Si prepara con vari legumi e del grano.
Nella tradizione delle comunità rurali esprimeva l’incertezza e la conseguente  preoccupazione per la produzione agricola e assumeva  la valenza di rito propiziatorio.  A Creta sopravvive da migliaia di anni fino ai nostri giorni. 
Tradizionalmente si prepara il 5 di gennaio, alla vigilia festa dell’Epifania.  Non soltanto la famiglia intera mangiava questo piatto; veniva dato anche agli animali con i quali gli agricoltori cretesi aravano il terreno; tutt’oggi in alcune località si usa spargerne sul terrazzo di casa per gli uccelli. Quel giorno, umani e animali mangiano il cibo dello stesso pentolone.
E' o meglio era un piatto molto usato durante i periodi di digiuno religioso, soprattutto nei giorni di astensione pure dall'olio, visto che spesso si prepara senza olio, condendolo soltanto con del sale e limone, ma ormai a parte qualche persona anziana come mia mamma chi bada ai digiuni religiosi. Si consuma quindi come un piatto salutare, proteico e vegan.

Prendiamo una manciata di legumi che abbiamo normalmente nella dispensa (fave, fagioli dell’occhio, ceci, lenticchie, piselli secchi)  e dei chicchi di grano. Mettiamo a mollo in acqua fredda dalla notte precedente i ceci e le fave (separatamente). La mattina successiva scoliamo e mettiamo in una pentola  e in acqua fredda a lessare  prima i ceci per circa mezz’ora. Successivamente uniamo il resto dei legumi e ci regoliamo rispetto al grano, seguendo le indicazioni di cottura riportate sulla confezione.
Quando saranno ammorbiditi, ritiriamo dal fuoco,  lasciamo un poco intiepidire e condiamo con una vinaigrette di pomodoro come segue:  incidiamo una croce su 2 pomodori polposi e li scottiamo per 2 minuti in acqua bollente; togliamo la buccia e frulliamo la polpa. Facciamo sciogliere un poco di sale in un cucchiaio di aceto balsamico, aggiungiamo 3 cucchiai di olio evo e il pomodoro frullato. Mescoliamo bene e versiamo sui legumi. Spargiamo sopra sia la parte bianca che  verde di cipollotti tagliati fini, se vogliamo del prezzemolo o dell’aneto tritato.
Nota: a nostro gusto, lo rendiamo  più o meno brodoso. 






10 commenti:

Chiara ha detto...

un piatto molto sano e nutriente che, condito con dell'ottimo olio extravergine di Creta(che ho), sarà perfetto ! Buona settimana, un abbraccio !

annaferna ha detto...

ciao Irene
questo piatto è fantastico!!!! adoro le ricette legate alla tradizione dei paesi mediterranei e amo molto i legumi quindi non posso che salvare la ricetta!! ^_^
baci e buona settimana

Unknown ha detto...

Ciao!!
Le foto sono molto belle e che dirti..io adoro i legumi, tutti. Quindi mi copio questa ricetta e la faccio!
Un Bacione, buon inizio settimana! Roberta

ΕΛΕΝΑ ha detto...

Και τι δεν περιέχει αυτό το πιάτο Ειρήνη μου!
Νόστιμο και πολύ πολύ υγιεινό!
Φιλιά!

Manu ha detto...

Fantástico... me encanta!!! I'll try!

Chrisi ha detto...

Πολύ νόστιμο θα είναι σίγουρα αυτο το πιάτο,πολλα υλικά και ωραίες γεύσεις,μου αρέσει καλο βράδυ Ειρήνη μου.

Ornella ha detto...

Che bella tradizione..mi piace che per un giorno uomini e animali mangino dallo stesso pentolone! La tua versione è fantastica, adoro i legumi e misti così devono essere speciali! Un bacione cara Irene

Edith Pilaff ha detto...

Molto interessante,mi ricorda un pochino la mesciua spezzina.
Mi dispiace tanto che oggigiorno piatti super-sani vengano considerati quasi un "sacrificio"(questo soprattutto dalle mie parti ,in Italia ho visto che tenete duro!).
Mi segno la ricetta.
Un salutone

Irene ha detto...

@chiara
davvero hai dell'olio cretese? hai fatto bene a comprarlo. è buono, non c'è bisogno di dirlo, del resto è famoso come tutto l'olio greco. grazie cara.

@annaferna
grazie mille. anche io amo i legumi. questo è un piatto veramente arcaico, ma non difetta di sapore.

@roberta
i legumi piacciono tanto anche a me ma a dir il vero non mi ero mai sognata di mischiarli finchè non ho scoperto questo piatto. e la diversa consistenza e dimensione dei vari legumi nello stesso piatto è intrigante! :)

@elena
ακριβως ετσι ελενα. ουτε που το ηξερα. το ειδα στο μπλογκ της βιτα και δεν με απογοητευσε.
φιλακια

@manu
grazie!!!!!!!

@neli
σε ευχαριστω. το πιατο ειναι πολυ λιτο, αλλα δεν απογοητευει καθολου. ειναι και πολυ θρεπτικο!
φιλακια

@ornella
guarda anche a me ha affascinato l'idea che si mangia la stessa cosa sia uomini che animali un determinato giorno. questo post mi ha fatto molto pensare sul come era dura e precaria la vita nel passato.
un bacio cara

@edith
ora vado a vedere cosa è questa mesciua spezzina che non conosco. rispetto ai piatti sani, che dirti, ho un certo rigore nella alimentazione, che mi impongo di mantenere perchè se è vero che il cibo è piacere questo piacere deve permetterci di vivere bene e non il contrario.
vero anche che i paese mediterranei hanno una materia prima ricca e buona e sicuramente anche per questo si possono permettere piatti poco elaborati.
grazie edith.

Irene ha detto...

@edith
ho visto; è uguale!!!

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