08/08/12

zuppa fredda di choriatiki



Diciamolo pure. Le zuppe fredde nella cucina greca erano  terra incognita prima della globalizzazione e dei viaggi che anche i greci in massa scoprirono a un certo punto.  Non è retorica, era così fino a circa 3 decenni fa. Pochi privilegiati potevano viaggiare. Il turismo di massa non esisteva, non per i greci comunque, i quali per la maggior parte trascorrevano le vacanze alle isole o ai paesi che avevano abbandonato per cercare vita migliore ad Atene. Pochi viaggi per alcuni, parecchi per pochissimi e via.
La choriatiki quindi tale era e tale è rimasta fino a qualche anno fa senza contaminazioni o variazioni di sorta. Per la verità un grande cambiamento lo subì nei decenni '60-70. In quell’epoca alcuni piatti serviti alle taverne,  considerati di base, avevano prezzi calmierati. Il souvlaki era uno di questi, la choriatiki un altro.
Fu in quel periodo che si aggiunse la feta. Poichè l’insalata a prezzo calmierato era codificata come insalata di pomodoro, cetriolo, olive, erbe aromatiche, olio, qualcuno che ci vedeva lungo e pure bene, aggiunse un pezzo di feta e il resto si capisce. Era libero di applicare un  altro prezzo ma grazie a questo espediente quest’insalata divenne la bandiera della nostra cucina.
Il che alla fine  mi fa pensare che se non ci muoviamo noi si muovono gli altri e i cambiamenti arrivano inevitabilmente!
Questa versione liquida la propongo senza la feta, la quale se desideriamo la aggiungiamo alla fine, sbriciolata con le mani, oppure schiacciata con la forchetta.


Prendiamo qualche pomodoro maturo, 1 peperone rosso, 1 cetriolo e una cipolla rossa. Laviamo pomodori e peperone, sbucciamo la cipolla, tagliamo in due i pomodori, a strisce grosse il peperone e tritiamo la cipolla. Mettiamo pomodori e peperone al forno, saliamo, versiamo un poco di olio extravergine di oliva e cuociamo per circa 20 minuti a 170 gradi. Togliamo dal forno e quando si saranno un po’ raffreddati li spelliamo e li tagliamo a pezzetti. Tagliamo pure il cetriolo a pezzetti e mettiamo tutto nel frullatore  aggiungendo la cipolla e un bicchiere di acqua. Frulliamo e versiamo in una zuppiera o dove vogliamo. Io ho aggiunto pure un poco di harissa (pasta tunisina piccante), se piace il piccante e un poco di origano. Aggiustiamo di sale se serve e mettiamo in frigo fino a  una decina di minuti prima di portare a tavola. Facciamo un giro di olio e accompagniamo con dei dakos spezzettati. E se vogliamo a tutti i costi la feta, la sbricioliamo sopra o la serviamo a parte.



12 commenti:

matematicaecucina ha detto...

sono espedienti internazionali, anche da noi la pizza con la mozzarella di bufala, costa molto di più di quella con la semplice mozzarella vaccina
:(((
mi piace questa zuppa, semplice e nutriente

Irene ha detto...

e si... tutto il mondo è paese.
buona giornata

donkey and the carrot ha detto...

beautiful idea!!!!!!!!!!!

Irene ha detto...

thanks fivi!

ΕΛΕΝΑ ha detto...

Η πιο δροσερή σούπα που έχω δει!!
Απίθανη ιδέα!
Φιλιά!

Irene ha detto...

ελενακι, η χωριατικη μας οπως και αν την φιαξεις ειναι ενα θαυμα!
φιλακια και καλο σου βραδυ.

mm_skg ha detto...

Να την πιεις στο ποτηρι!
Μπραβο Ειρηνη, υπεροχη ιδεα!

Annarita Rossi ha detto...

Questa zuppa deve essere buonissima, il colore è invitante. Brava come sempre..ciao

Chrisi ha detto...

Καλησπέρα κι εδώ Ειρήνη,ωραία φαίνεται να είναι η σούπα αν και με τη μετάφραση μου τα έβγαζε λίγο παραποιημένα,πάντως μέσες άκρες κατάλαβα και μου φάνηκε νόστιμη...φιλιά ....

Kitchen Stories ha detto...

Σούπα με χαρακτήρα!

xo
Z.

Chiara ha detto...

si, si, con la feta per me ! ottima ricetta, adatta a questi giorni!

marinella ha detto...

Si tratta della versione greca del gazpacho, mi piace l'idea di scottare peperone e pomodoro, ci provo sicuramente.

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